Massimo De Giovanni – Memoriale temporaneo
Memoriale temporaneo è un progetto di Massimo De Giovanni per il Quadraro, quartiere in cui opera la realtà di Spazio Y. In effetti il progetto dell’artista ripensa lo spazio espositivo come uno spazio permeabile e permeato dalla vita del quartiere.
Comunicato stampa
Memoriale temporaneo è un progetto di Massimo De Giovanni per il Quadraro, quartiere in cui opera la realtà di Spazio Y. In effetti il progetto dell'artista ripensa lo spazio espositivo come uno spazio permeabile e permeato dalla vita del quartiere.
Il progetto si articola in due fasi, la prima espositiva con una mostra all'interno dello Spazio Y e, a seguire, con l'avvio di una fase di ricerca e di realizzazione di una serie di interventi negli spazi pubblici del Quadraro che verrà inaugurato a Febbraio.
Partendo, infatti, dall'idea di rendere omaggio proprio all'identità popolare del quartiere, l'artista realizza un itinerario di ascolto e trascrizione di microstorie comuni tra i residenti del Quadraro.
Ma alla dimensione retorica della monumentalistica tradizionale, preferisce un piano labile, temporaneo e parziale in grado di interpretare la fugacità dei pensieri e dei ricordi raccolti nel suo percorso. Di questi frammenti discorsivi, nostalgie o leggende, De Giovanni ne realizza delle targhe incise su pietra. Memorie rubate, segreti o aneddoti vengono trasferiti dall’artista dal piano orale alla pietra in maniera arbitraria, di fatto cambiandone il significato, facendoli diventare moniti involontari o inciampi di senso per il passante ordinario.
L'artista attua quindi un rovesciamento semantico del materiale adottato, la pietra, destinandolo ad ospitare significati transitori e frammentari.
Come spesso accade nella ricerca dell'artista, il progetto parte dallo studio di un materiale specifico che conduce De Giovanni a realizzare un lavoro in cui significato e materia si congiungono. Un memoriale collettivo e temporaneo che parte da un'installazione, all'interno dello spazio della galleria, in cui De Giovanni presenta una distesa di schegge, cippi e materiale lapideo che invade l’ambiente.
Un progetto per un'archeologia della quotidianità in cui ricreare una dimensione di ascolto e attenzione alle storie minime, una collezione di ricordi ancora da scrivere.