Massimo Giannoni – Four Triptychs
Massimo Giannoni per questa importante antologica romana, propone nuovi lavori, tutti eseguiti nel corso del 2011; 4 nuovi trittici opere olio su tela di grandi dimensioni (circa 6 metri di lunghezza ciascuno), che sviluppano e declinano appieno i tratti fondamentali della sua ricerca artistica.
Comunicato stampa
Si inaugura il 20 gennaio 2012 alle ore 18.00 nel prestigioso Spazio Fontana del Palazzo delle Esposizioni di Roma,
la mostra Massimo Giannoni. Four Triptychs, curata da Marco Tonelli, con il Patrocinio dell'Assessorato alle Politiche
Culturali e Centro Storico.
Massimo Giannoni per questa importante antologica romana, propone nuovi lavori, tutti eseguiti nel corso del 2011; 4
nuovi trittici opere olio su tela di grandi dimensioni (circa 6 metri di lunghezza ciascuno), che sviluppano e declinano
appieno i tratti fondamentali della sua ricerca artistica. Temi di attualità tipici del nostro tempo e del nostro
immaginario che in sé portano contrasti e contraddizioni e che per tale motivo inducono alla riflessione. Frenetiche e
concitate borse d'affari dialogano con il tempo immobile di librerie e biblioteche, simboli del sapere contenuto in modo
stabile in libri e scaffali. A luci e ombre di grandi vedute sulle città - emblemi della vita civica - si affianca il composto
rigore dei luoghi della spiritualità, che invita al rispetto e all'introspezione. Il silenzio interiore si oppone al caos
contemporaneo: un attualissimo confronto tra la velocità della comunicazione odierna e la bellezza intramontabile di
quei luoghi da sempre regno della cultura passata, presente e futura. E se un’iconografia riconoscibile
contraddistingue l’opera di Giannoni, è la distanza nella fruizione dell’opera a fare la differenza: la visione ravvicinata
dei suoi dipinti trasforma il soggetto raffigurato in un magma materico e spesso di pittura ad olio, al limite dell’astratto.
Autore di opere di grande impatto e formato, Giannoni si pone come artista della tradizione ma anche come
osservatore della contemporaneità. "Massimo Giannoni vive e lascia vivere la contemporaneità dell’opera, attraverso
trasalimenti percettivi che, non bastassero le irregolarità pittoriche e plastiche a ricordarcelo, sono lì a dirci della
differenza tra vivere e formare, esperienza e rappresentazione" (M. Tonelli). La sua opera mette d’accordo chi ama la
pittura di figura e quella informale, la storia e la cronaca, il passaggio del tempo e il suo permanere. Potremmo
definire l’opera di Giannoni come una cerniera che collega la pittura di storia all’attualità. La mostra è accompagnata
dall’elegante catalogo in italiano e inglese edito da Palombi Editori (Roma).
Con la collaborazione della Galleria Russo.