Massimo Gurnari – Easy Money Easy Life
La mente corre subito agli Easy money cantati da Bruce Sprngsteen ed alle sue atmosfere borderline, venate di un sapore a metà tra il noir degli anni Quaranta ed le 44 magnum che tanto piacevano all’ispettore Callaghan….
Comunicato stampa
Avantgarden Gallery, galleria milanese che da sempre ospita collettive e personali di artisti radicati nell'ambito dell'arte urbana presenta una nuova puntata della fantasiosa, ed a tratti surreale, epopea del poliedrico artista Massimo Gurnari.
Dopo Live fast Get Rich, per questa nuova esposizione Massimo ha scelto il suggestivo titolo di Easy Money Easy Life.
La mente corre subito agli Easy money cantati da Bruce Sprngsteen ed alle sue atmosfere borderline, venate di un sapore a metà tra il noir degli anni Quaranta ed le 44 magnum che tanto piacevano all’ispettore Callaghan.
Tutto si mischia, si ibrida e si confonde in puro stile post moderno, dove il confine tra le arti si confonde, e Gurnari mette in scena una umanità avvelenata dal denaro, una umanità che perde i suoi valori per vendersi al migliore offerente.
Come sempre Gurnari non è un inflessibile Catone Censore, ma sorride di quello che lo circonda venando tutto con ampie iniezioni di ironia e di una surreale inventiva.
La sua cifra stilistica che, deve moltissimo tanto alla tradizione della pop americana, quanto a tutta quella cultura popolare che è linfa vitale per la cartellonistica e l’illustrazione degli anni 50, 60 e 70, si fonde con le suggestioni della sua esperienza di tatuatore, creando un inedito e travolgente mix.
Le mostre di Massimo Gurnari non sono solo semplici esposizioni di opere realizzate attraverso una ricerca che tocca vari e differenti media, ma sono delle vere e proprie esperienze partecipative al limite della perfomance , dove il pubblico è trascinato in un’altra dimensione e dove la quotidianità si mostra nella sua dimensione più grottesca.
Gurnari, artista che emerge nel panorama artistico contemporaneo per la sua originalità, ben interpreta il credo di Avantgarden Gallery, volto ad individuare artisti capaci di rappresentare la cultura underground attraverso nuovi codici espressivi.