Materiali per un museo progressivo
La mostra, a cura di Paola Mura e Ugo Ugo, fa rivivere oggi, a cinquant’anni di distanza, il paesaggio artistico e culturale della città, riproponendo al pubblico le innovative esperienze che, fra gli anni ’60 e ’70, resero possibile costituire a Cagliari una tra le più complete collezioni d’arte contemporanea in Italia.
Comunicato stampa
Giovedì 2 agosto alle ore 19, al Palazzo di Città, inaugura la mostra '68 - MATERIALI PER UN MUSEO PROGRESSIVO, un nuovo progetto dei Musei Civici di Cagliari, nell'ambito del festival CagliariPaesaggio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari, realizzata in collaborazione con la Fondazione di Sardegna.
La mostra, a cura di Paola Mura e Ugo Ugo, fa rivivere oggi, a cinquant'anni di distanza, il paesaggio artistico e culturale della città, riproponendo al pubblico le innovative esperienze che, fra gli anni '60 e '70, resero possibile costituire a Cagliari una tra le più complete collezioni d'arte contemporanea in Italia.
Si celebra così, a 50 anni dal “Maggio Francese”, un movimento che innovò profondamente la società e i cui effetti nel campo dell’arte, della cultura e nella politica, influenzarono profondamente l’ultima parte del Novecento.
’68 - MATERIALI PER UN MUSEO PROGRESSIVO, esporrà oltre 50 opere fra pitture, grafica, sculture, installazioni, raccolte a partire dal 1968 dall’allora direttore dei Musei Civici Ugo Ugo, evidenziando il valore di sperimentazione e ricerca condotto in quegli anni dai Musei Civici.
L’esposizione arriva a completare la civica Collezione d’arte contemporanea allestita presso la Galleria Comunale nella sala Ugo Ugo, nell’estate 2017, avvio di un meticoloso progetto di ricerca e espositivo della collezione Contemporanea nel suo complesso, esposta nelle diverse dei Musei Civici.
Il progetto ha coinvolto i protagonisti della vicenda legata alla raccolta della collezione, in primis lo stesso Ugo Ugo, che oggi affianca nella curatela e con lo stesso entusiasmo di un tempo, l’attuale direttrice l’arch. Paola Mura.
Ma nondimeno importane è stato il contributo di tutti coloro, artisti, storici dell'arte, curatori, che dal 1968 ad oggi, hanno tenuto vivo l'interessati per questo importante periodo di ricerca artistica.
La collezione venne raccolta con l'obiettivo di creare un ponte tra la Sardegna e le esperienze più avanzate di quegli anni: Paolini, Uncini, Agnetti, Adami, Castellani, Giò Pomodoro, Gilardi, Griffa, Bonalumi, Nespolo, per citarne alcuni, selezionati dall'allora direttore e da un team di critici tra i più noti della scena artistica italiana dell'epoca.
Nelle sale del Palazzo di Città, gli allestimenti presentano un allestimento delle sale ispirato a quella proposto da Ugo alla Galleria Comunale nel 1975, all'inaugurazione dell'allora mostra “Materiali per un centro pubblico d'arte contemporanea”. Le sale sono allestite per mantenere l'immediatezza e il sorprendente impatto sul visitatore allora proposte, accompagnate da un apparato didascalico “la fascia didattica” che, senza intrusioni visive con le opere, offre una lettura didascalica “doppia”: quelle del momento di raccolta della collezione e l'attuale.
Per permettere al visitatore di immergersi nello spirito dei movimenti collettivi del '68 che integravano arte e politica , la mostra è arricchita da documenti che testimoniano il processo di costituzione della collezione, testimoniato nei carteggi intercorsi tra il direttore e gli artisti nel momento dell'acquisizione delle opere, da cui si evince l'adesione entusiastica al progetto rivoluzionario.
Il materiale fotografico e la rassegna stampa dell'epoca, evidenzia il dibattito e l' attenzione che l'esperienza innovativa di Cagliari, sede apparentemente periferica, suscitò a livello nazionale, tanto da essere proposta come una punta d'avanguardia il cui esito fu la collezioni d'arte contemporanea della Galleria Comunale, una fra più interessanti e complete d'Italia.
I Musei civici festeggiano il 1968 con una serie di appuntamenti, di cui '68 - MATERIALI PER UN MUSEO PROGRESSIVO non è che l'inizio, riprendendo lo slogan del Maggio francese che recita ce n'est qu'un debut!
Al CArteC, anticamente cave per l'estrazione di materiale da costruzione in epoca medievale, utilizzate come rifugio anti aerei durante il secondo conflitto mondiale, oggi estensione della Galleria Comunale convertite in biglietteria, book shop e spazio espositivo, un allestimento di "materiali sonori" sperimentali, ispirato alle opere esposte, coinvolgerà il pubblico a partire dal 9 di agosto. Con Space memory, installazione sonora interattiva, a cura dell'Associazione SpazioMusica, si completa il progetto che già negli anni '70 prevedeva l'unione dell'arte visiva con le sperimentazioni sonore.
La fine dell'Estate 2018 vedrà un ulteriore omaggio ai movimenti artistici di rottura con un'esposizione dedicata al Gruppo Transazionale, costituito nel 1966 dagli artisti Ermanno Leinardi, Tonino Casula, Italo Utzeri e Ugo Ugo.
Bisognerà aspettare il mese di ottobre per affrontare i temi politici, con la mostra che verrà ospitata sempre al CArteC, dal titolo Vietato Vietare. Curata da Melania Gazzotti, ripercorre attraverso una costellazione di materiali a stampa – manifesti, libri, riviste, volantini e fotografie raccolti dal collezionista Enzo Longo, le vicende storiche e i cambiamenti socio-culturali che hanno interessato tutto il Paese dal 1968 al 1977.
La collezione d'arte contemporanea dei Musei Civici, frutto di ricerca, di grande tessitura di relazioni, di opportunità e di scambi, costruisce adesso le basi per nuovi e attuali progetti. La sezione della collezione dedicata all'arte cinetica e optical, confluirà in una mostra itinerante dal titolo “I cinetici. Dino Gavina e il centro Duchamp” che coinvolgerà importanti sedi museali italiane e che vedrà la collaborazione fra le città di Matera, Livorno, Caserta, per concludersi a Cagliari nell'estate 2019.