Mathelda Balatresi – La passione necessaria

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Informazioni Evento

Luogo
DISTURB
Corso Nazionale 131 ( primo piano), 84018 , Scafati, Italia
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Date
Dal al

ore 11.30 - 13.00/18.00 - 22.00. Chiuso il lunedì.

Vernissage
03/06/2012

ore 19

Artisti
Mathelda Balatresi
Curatori
Elvira Procaccini
Generi
arte contemporanea, personale

Mathelda Balatresi, la ”signora dell’arte” a Napoli, espone una quadreria di opere su carta nello spazio Disturb del circolo Ferro3, a Scafati.

Comunicato stampa

Mathelda Balatresi, la ”signora dell’arte” a Napoli, espone una quadreria di opere su carta nello spazio Disturb del circolo Ferro3, a Scafati. L’artista nata a Carcare in Liguria, nell'infanzia ha vissuto in Toscana. Trasferitasi a Napoli, ha frequentato il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti. Fin dagli anni sessanta rappresenta una poetica intensità della presenza femminile dell’arte.
Ha partecipato a mostre di gran rilievo e a Napoli una sua installazione di immagini è alla stazione Materdei della "Metropolitana dell'arte" e un’opera è nel Museo del Novecento di Castel Sant’Elmo. La mostra a Scafati è evento rilevante sul piano storico e culturale che, nel ciclo espositivo dello spazio Disturb di Ferro3, fa presente la singolarità di un’artista “fedele” alla pittura come pratica delle passioni e degli "incontri col mondo". Fuori di ogni retorica della rappresentazione, Balatresi insinua nelle sue opere la cifra dell’enigma e del segreto, in una paradossale aperta chiarezza figurale, in cromatismi che sembrano in ascolto della grande pittura rinascimentale. Restìa a facili espressionismi, la sua “volontà d’arte” percorre i sentieri difficili e solitari della “poesia pensante” della pittura. La materia di luce delle sue figure, nelle opere su carta, sembra anelare alla assoluta trasparenza, oppure, a volte, si adombra e si drammatizza in immagini di forte contrasto tonale. Scrive Elvira Procaccini, nel testo che presenta la mostra: “Tra i miei ricordi più cari, una serie di grafiche risalenti a poco più di dieci anni fa: fiori curatissimi dai petali perfetti; eppure, dignitosamente soli come anime distaccate, racchiudono mine pronte ad esplodere. E’ così anche per le tele, dove niente sembra lasciato al caso: lei studia il tema, lo approfondisce, lo fa suo e gli dà corpo ancor prima di concepirlo. Un corpo etereo che non conosce la materia e che scomparirà nella pittura per riapparire ad opera compiuta. Soltanto allora le immagini vivacemente colorate emergeranno e si astrarranno, pronte a volar via dai toni meno accesi dei fondi. Più il colore s’impone più le forme si astraggono, come se il caso, a cui l’artista non vuole lasciar niente, eludesse la sua mano, s’infiltrasse di nascosto nelle trame della pittura e trascinasse le opere verso una libertà tutta loro.”

Di.st.urb. (Distretto di studi e relazioni urbane/in tempo di crisi), spazio dedicato alle arti visive annesso al circolo culturale Ferro3, si pone l’obbiettivo di attirare ed aggregare un ampio e diversificato gruppo, costantemente in fieri, di artisti, di critici e curatori, nonché di intellettuali afferenti ad altri ambiti e discipline interessati al confronto con i linguaggi dell’arte, adottando una prospettiva globale, ma prestando la massima attenzione anche al territorio. Prima ancora che area espositiva, funzione che pure gli è assolutamente propria, esso va dunque inteso come un cantiere in cui soggettività differenti per formazione e vocazione concorrono nell’articolazione di un discorso sempre suscettibile di nuovi apporti e sconfinamenti, ma anche costantemente fedele a due linee-guida ben definite. Esse sono sintetizzabili nei termini di un’arte come esercizio di strenua messa in questione della sua stessa natura, nonché come pratica votata al continuo confronto con la dimensione socio-politica, il che, allo stato attuale, si traduce inevitabilmente nell’intreccio con i nodi costituiti dai molteplici volti - economico, ecologico, politico, sociale – della crisi mondiale in corso, che è in definitiva crisi irreversibile dei paradigmi sui quali da oltre due secoli si fonda la civiltà occidentale.