Matteo Attruia – Qui è altrove
Altrove store+studio presenta Experience 11# QUI È ALTROVE site specific artwork di Matteo Attruia.
Comunicato stampa
Altrove store+studio presenta Experience 11#
QUI È ALTROVE
site specific artwork
di Matteo Attruia
Inaugurazione 30 Settembre ore 18
Aperto al pubblico dal 1 al 29 Ottobre 2016
Qui è altrove esiste due volte senza soluzione di continuità.
Qui è altrove è esistito nel 2009 quando fu il titolo della prima esposizione personale
di rilievo di Matteo Attruia. Le opere esposte hanno in comune tra loro l’evidenza
dell’approccio ironico e dissacrante che lascia il pubblico spaesato e in bilico tra ciò
che è vero e ciò che non lo è.
L’artista ha messo in mostra quindi l’occupazione di uno spazio, di una posizione,
di un ruolo che vuole fare proprio, ma gli è negato. Una mostra che oltre essere un qui fu
anche un ora ovvero un ritaglio di tempo e di spazio in cui Matteo Attruia fu un artista.
Qui è altrove esiste per la seconda volta nel 2016 e rivela un percorso che ha portato
Attruia a restringere la gamma delle tecniche concentrandosi sulle scritte al neon e su
azioni come prese di posizione del suo essere artista.
L’Altrove a cui mirava nel 2009 è un qui che nel 2016 si realizza in ogni ora ovvero in
ogni idea, progetto, in ogni esposizione al pubblico.
In mostra quindi espone una raccolta di taccuini con i segni di ogni singolo giorno della
sua vita fino all’inaugurazione della mostra.
Il singolo giorno per arrivare Altrove.
I taccuini ritornano spesso nel lavoro di Attruia: sono il lavoro stesso dell’artista dove,
come pratica giornaliera, annota da anni i suoi progetti; sono quindi segno del suo essere.
Segno che diventa susseguirsi di segni. Da qui l’idea che ha inizialmente presentato nel
2012 per Temps Étrangers di Parigi, collettiva sul concetto di tempo.
Nel 2016 però l’artista evidenzia una porzione temporale in cui pare individuare l’Altrove
come una presa di coscienza dell’esistenza di questo spazio.
Una riflessione non più solo sul passare del tempo, sul ricordo e sulla memoria,
ma anche sullo spazio: Qui Attruia è artista e manipola il pubblico sul ruolo di sé
nel mondo, ma allo stesso tempo è manipolato dal pubblico in quanto quest’ultimo
diventa specchio e determinazione del sé.
L’Altrove è un ritaglio di tempo e spazio sempre presente su cui è impossibile parlare
o scrivere con una consecutio temporum apparentemente corretta.
— Anna Romanzin
EXPERINECE 11#
QUI È ALTROVE
site specific artwork
di Matteo Attruia
Altrove store + studio
San Polo 2659/A — Calle Moro
Venezia
inaugurazione
30 Settembre 2016
ore 18
Esposizione aperta al pubblico
dal 1 — 29 Ottobre 2016
Matteo Attruia
Matteo Attruia
Nato ad un certo punto, vive e lavora ovunque.
www.matteoattruia.com
Altrove. I am somewhere else
Nasce dall’esperienza maturata dalle due fondatrici Miriam Nonino e Alessandra Milan
in ambiti contigui a quello della moda/design. Entrambe hanno un background di studi
radicati nel mondo dell’arte. Naturalmente queste influenze vivono all’interno del marchio
e sono fondamentali per il suo sviluppo. Altrove ha sviluppato un approccio “atipico”
nel sistema moda. La strategia è quella propria del design. Ogni capo d’abbigliamento
nasce dall’incontro di una forma (disegno) e di un materiale (lana, cotone, lino ecc.)
ed è progettato per durare nel tempo, per non subire i ritmi dettati dala tendenza
e dalle stagioni, per entrare a far parte in maniera stabile del guardaroba di chi lo indossa.
“Il nostro approccio al capo d’abbigliamento è più vicino al design che alla moda.
Molto spesso ci chiamano stiliste, ma non ci riconosciamo in questa definizione”.
Abiti che vanno oltre la moda e non si curano dell’alternarsi delle stagioni:
questa è la ricetta di Altrove.
In un mondo dove tutto va veloce, Altrove prende il suo tempo: le sue radici sono veneziane
ed il nome stesso nasce dalla sensazione di sentirsi da qualche altra parte - sia nel tempo
che nello spazio. Le collezioni donna e uomo sono composte da un numero ristretto di capi,
e caratterizzate da un’accurata ricerca di forme.
Lo sviluppo della forma è al centro del processo creativo di Altrove, i tessuti diventano
“strumenti”, il mezzo attraverso cui essa si esprime. Nella ricerca della purezza dello stile,
le applicazioni e le decorazioni sono eliminate conferendo ai capi una sofisticata essenzialità.
Scelte costruttive quali la destrutturazione, dettagli come il taglio vivo, sono punti fermi
nella proposta di Altrove. Gli abiti sono definiti dalla modularità: offrire la possibilità
a chi li indossa di poter intervenire direttamente su di essi, invertendo il davanti col dietro,
modificando un’abbottonatura... il capo viene interpretato, si sceglie come portarlo,
lo si adatta al proprio modo di sentire. Sono abiti in movimento, una caratteristica
che consente di creare nuove geometrie e volumi inediti, conferendo unicità a chi li indossa.
Altrove è una storia di gusto non di moda.
www.iosonoaltrove.com
Experience. contenitore di racconti
Come ci si sente ad essere altrove? Altrove vive e sviluppa racconti, attraverso l’esperienza
di chi indossa i suoi abiti. Fotografia, musica, video, design, illustrazione, performance:
tanti linguaggi per raccontare l’idea di Altrove. Experience è il loro contenitore.
In questo contesto il flagship store + studio a Venezia (zona Frari) divenata per qualche
giorno uno spazio per dare continuità e fisicità agli incontri artistici, un luogo dove accogliere
i visitatori e condividere con loro l’atmosfera veneziana contaminata da forme espressive
contemporanee, un’occasione per approfondire la filosofia del brand.
L’esperienza poi continua a vivere online
Altrove
Nasce dall’esperienza maturata dalle due fondatrici in ambiti contigui a quello della moda/
design. Entrambe hanno un background di studi radicati nel mondo dell’arte. Naturalmente
queste influenze vivono all’interno del marchio e sono fondamentali per il suo sviluppo.
Altrove ha sviluppato un approccio “atipico” nel sistema moda. La strategia è quela propria
del design. Ogni capo d’abbigliamento nasce dall’incontro di una forma (disegno) e di un
materiale (lana, cotone, lino ecc.) ed è progettato per durare nel tempo, per non subire
i ritmi dettati dalla tendenza e dalle stagioni, per entrare a far parte in maniera stabile
del guardaroba del cliente.
“Il nostro approccio al capo d’abbigliamento è più vicino al design che alla moda.
Molto spesso ci chiamano stiliste, ma non ci riconosciamo in questa definizione”.
Abiti che vanno oltre la moda e non si curano dell’alternarsi delle stagioni: questa
è la ricetta di Altrove.
In un mondo dove tutto va veloce, Altrove prende il suo tempo: le sue radici sono veneziane
ed il nome stesso nasce dalla sensazione di sentirsi da qualche altra parte - sia nel tempo
che nello spazio. Le collezioni donna e uomo sono composte da un numero ristretto di capi,
e caratterizzate da un’accurata ricerca di forme.
Lo sviluppo della forma è al centro del processo creativo di Altrove, i tessuti diventano
“strumenti”, il mezzo attraverso cui essa si esprime. Nella ricerca della purezza dello stile,
le applicazioni e le decorazioni sono eliminate conferendo ai capi una sofisticata essenzialità.
Scelte costruttive quali la destrutturazione, dettagli come il taglio vivo, sono punti fermi
nella proposta di Altrove. Gli abiti sono definiti dalla modularità: offrire la possibilità
a chi li indossa di poter intervenire direttamente su di essi, invertendo il davanti col dietro,
modificando un’abbottonatura... il capo viene interpretato, si sceglie come portarlo,
lo si adatta al proprio modo di sentire. Sono abiti in movimento, una caratteristica
che consente di creare nuove geometrie e volumi inediti, conferendo unicità a chi li indossa.
Altrove è una storia di gusto non di moda.
Miriam ed Alessandra sono Altrove.