Matteo Ceschi – All the world’s a stage
Evento speciale di una serata che apre la rassegna teatrale EXPOinbArca inserita nel circuito della manifestazioni culturali di EXPOinCITTÀ.
Comunicato stampa
Evento speciale di una serata che apre la rassegna teatrale EXPOinbArca inserita nel circuito della manifestazioni culturali di EXPOinCITTÀ.
I 9 scatti del fotografo e giornalista Matteo Ceschi – catturati in alcune delle città italiane di più longeva tradizione teatrale e a Londra e Parigi, palcoscenici dei trionfi di molti attori e commediografi nostrani – si legano attraverso il titolo di ispirazione shakespeariana agli spettacoli ideati per l’occasione da LabArca di Anna Bonel, spettacoli che vedranno protagonista anche Enrico Bonavera. Il concept della mostra è affidato a Loretta Valtz Mannucci, professore universitario di Letteratura inglese e di Storia degli Stati Uniti, nota al grande pubblico per le sue collaborazioni con Radio Popolare e col Piccolo Teatro di Milano, che ha voluto abbinare a ciascuno scatto versi estrapolati dalle principali opere di William Shakespeare. La affianca il creativo Federico Ramponi.
Ad aumentare l’atmosfera partecipativa e un po’ da tournée teatrale, l’esibizione della giovane formazione folk-jazz-roots Eliconturbo Folk Ensemble.
All the world’s a stage/And all men and women merely players;/They have their exits and their entrances,/And one man in his time plays many parts (William Shakespeare, As You Like It: Act 2, Scene 7)
Matteo Ceschi allestisce un teatro nella mente di ogni persona che guarda le sue foto. Propone racconti del momento che passa. Ancorati, ma liberi. Evanescenti. Aperti alla Ragione, al gioco di intuizione e razionalità.
I precedenti sono tanti, nella cultura “alta” come in quella “bassa”, in secoli di tableaux vivants, di tuguri contadini medievali e sale da pranzo settecentesche straripanti di cristalli e porcellane, ricostruiti in musei, sulle scene, nei film degli anni Trenta come in Downton Abbey. Le cere di M.me Tussaud, i modellini degli scolari. Teatro della mente. Tarocchi distribuiti, interpretati, mescolati per centinaia di anni dal Primo ministro come dall’operaia. Ogni figura, un mondo di storie individuali. Reale e irreale come la vita. (Loretta Valtz Mannucci)
MATTEO CESCHI was born in Milan in 1974. After graduating in Political Science with a thesis in American history, he became a music journalist and has been writing since 2000 for several Italian and Swiss magazines. He has also published several academic articles (in English and Italian) and two books on show business and radical politics in modern American history. From 2001 to 2009 he was teaching assistant in United States History and Modern History at Statale University in Milan. He has taught History of journalism at a private Italian university in 2012-13. He started as a photographer with portraits of rock performers for his articles and developed an interest in buskers and then in street photography. He had his first individual exhibition, So Close/Così vicino, in September 2014 at Area 35 Art Factory in Milan.