Matteo Emery – Occhi chiusi

Informazioni Evento

Luogo
MUST GALLERY
Via Trevano 29 (6900) , Lugano, Switzerland
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Martedì e giovedì dalle 14.00 alle 18.00 Resto dei giorni su appuntamento

Vernissage
11/05/2017

ore 18

Artisti
Matteo Emery
Generi
arte contemporanea, personale

A oltre vent’anni dagli esiti pittorici e grafici su carta e dopo una lunga fase dedicata alla scultura, all’installazione e all’arte di stampo concettuale, Matteo Emery torna alle due dimensioni con una serie di opere che, per molti versi, riprendono il filo del suo precedente discorso creativo portando avanti una ricerca che ha saputo conservare nel tempo, pur nella diversità contenutistica, tracce evidenti di un vocabolario comune.

Comunicato stampa

MUST GALLERY inaugura giovedì 11 Maggio 2017 dalle ore 18.00 la mostra personale di MATTEO EMERY - OCCHICHIUSI.

A oltre vent’anni dagli esiti pittorici e grafici su carta e dopo una lunga fase dedicata alla scultura, all’installazione e all’arte di stampo concettuale, Matteo Emery torna alle due dimensioni con una serie di opere che, per molti versi, riprendono il filo del suo precedente discorso creativo portando avanti una ricerca che ha saputo conservare nel tempo, pur nella diversità contenutistica, tracce evidenti di un vocabolario comune.
Il linguaggio di Emery si è sempre contraddistinto per varietà e impegno sperimentale (in senso empirico e tecnologico), sottomettendo i medium di recupero di volta in volta utilizzati (camere d’aria di pneumatici, recipienti in alluminio, luci a led, chiodi.)
Le opere in X-Ray non fanno eccezione, e riprendono gran parte degli elementi passati delineandosi come tappa di un percorso di sincera coerenza espressiva. Innanzitutto dal punto di vista tecnico: nel reiterato impiego di materiali d’avanzo (le radiografie, sia umane sia animali) e di una cucitura manuale delle pellicole a plasmare una massa omogenea, nell’alterazione delle proporzioni, nella stratificazione delle superfici. Ma, soprattutto, è nella volontà di consegnare a una forma (in questo caso perfettamente riconoscibile nella sua esplicita identità organica) il compito di traghettarci in una dimensione interiore, spirituale, alternativa.
Come non assimilare la radiografia alla pellicola cinematografica nell’inquadratura, nella trasparenza, nell’effetto in negativo, nella possibilità di poter essere ricucite e incollate come durante il montaggio di una sequenza filmata? Matteo Emery tratta i diversi supporti in X-Ray di ogni singolo lavoro con l’abilità di un regista: li sovrappone, li assembla, li mescola in un’indagine che, attraverso il procedimento della narrazione, trasforma l’ispezione interiore in produzione artistica. In un film l’immagine diventa materia, la materia diventa sequenza e la sequenza diventa storia; nei lavori di Emery la materia diventa sequenza, la sequenza diventa forma e la forma racchiude la storia.
Il risultato raggiunto è particolarmente suggestivo nell’effetto e stratificato nel messaggio. Se la Creatura di Frankenstein era un’anima nobile dall’aspetto mostruoso, le Creature di Emery tornano a un’innocenza primigenia attraverso la perdita dell’identità corruttibile. L’apparenza è salva.

Barbara Paltenghi Malacrida

Matteo Emery, Lugano (CH) 1955

Solo Exhibitions
1981 Losanna e Ginevra, Galleria Rivolta
1983 Losanna e Ginevra, Galleria Rivolta
1986 Ginevra, Galleria Gallandat
1988 Ginevra, Galleria Bastions
1990 Sierre, Galleria FAC
1994 Sierre, Galleria FAC
1999 Locarno, Galleria Golder-Halm
2001 Losanna e Ginevra, Galleria Rivolta
2005 Montreux, Maison Visinand
2008 Chiasso, "involucri”, Galleria Mosaico, Biennale dell’immagine
2008 Stabio, "In-Out” , ai Bagni
2010 Magliaso, "1+1”, La Cantina, Muzzano, Officina Arte
2013 Montreux, Maison Visinand,
2014 Lugano, De Primi Fine Art (con Enzo Pelli)
2015 Como, Tecnologica (con Blito B.) Spazio Pedraglio
2016 Bergamo, Galleria Marelia
2016 Lugano, "love pressure", La Limonaia, Villa Saroli
2017 Lugano, occhichiusi, MUST GALLERY
Group Exhibitions
1980 Ginevra, "Le 7 juin”, Centro d'Arte Contemporanea
1981 Ginevra, "Media Mixtes”, Musée Rath
1982 Lisbona, "Artisti e cineasti vodesi”, Fond. Gulbenkian
1982 Parigi, "Biennale di Parigi" Grand Palais
1982 Norimberga, "Zeichnung Heute”
1982 Graz, "Trigon”
1982 Losanna, "Giovani vodesi", Musée Beaux-Arts
1982 La Haye "Galleria Nouvelles Images”
2003 Monte Carasso, "L'amore riflesso e l'ombra del colore”
2009 Monte Carasso, "100'000" I Sotteranei dell'Arte
2010 Magliaso, "Dedali" Officina Arte, con Cristina Emery
2011 Como, "Mantero" Cento anni di architettura
2012 Lugano, LIGHTness show 2012: 365 days project, Gallery Mya Lurgo
2012 Bergamo, "in statu nascenti”, Galleria Marelia, Arte Urbana con Mya
2013 Milano, “Time Machine”, microbo-net, circuiti dinamici
2013 Torre, "NYB", scultura contemporanea
2015 Venezia, "Imago Mundi", HELVETIA, Luciano Benetton Collection
2016 Lugano, light into heavy, MUST GALLERY
2017 Mendrisio, “Metamorfosi”, Museo d’arte