Matteo Mezzadri
A.T.O. (all things organic) e’ un progetto strutturato come un esperimento di “botanica socio-relazionale” e consiste proprio nel suo stesso svolgersi, mentre la forma finale dell’opera consiste nella rappresentazione visiva di tale processo.
Comunicato stampa
L’iniziativa rientra nel quadro de Il Mestiere delle Arti, un progetto triennale di formazione avanzata sostenuto dal Ministero della Gioventù e dalla Regione Emilia-Romagna – Assessorato al Progetto Giovani, ed attuato dal GA/ER (Associazione Giovani Artisti dell’Emilia-Romagna) e dal Comune di Ferrara. Ultima fase del programma è la realizzazione completa da parte di ciascun allievo-artista di una mostra personale: dalla concezione espositiva all’allestimento, fino alla comunicazione e gestione dell’evento.
La realizzazione del progetto è stata resa possibile grazie alla collaborazione dell’Università degli Studi di Ferrara nelle persone del Prof. Renato Gerdol, Prefetto dell’Orto Botanico, della Prof.ssa Simonetta Pancaldi, docente di Botanica, del Dott. Fabrizio Negrini, curatore dell’Orto Botanico, e del prof. Benedetto Sala, Presidente del Sistema Museale d’Ateneo. L’inaugurazione della mostra rientra nel programma della Notte dei Ricercatori 2011.
“Il progetto A.T.O. – spiega Matteo Mezzadri - è strutturato come una sorta di esperimento scientifico di “botanica socio-relazionale” in tre fasi. La prima, Race, milieu, moment: il contesto organico, è consistita in un viaggio dal Sud al Nord dell’Italia, nel corso del quale ho incontrato e conosciuto sette agricoltori che sono stati invitati a partecipare all’esperimento donando un sacco di terra dei loro campi. Nella seconda fase, L’opera d’arte come organismo vivente, i campioni raccolti sono stati collocati in un luogo specifico dell’Orto Botanico di Unife, dove nei quattro mesi successivi vengono documentate e catalogate le germinazioni sulla superficie di ogni sacco. Si ha modo così di osservare i processi organici generati dalla terra ricollocata in un contesto biologico, climatico e “sociale” molto diverso rispetto a quello di appartenenza e le influenze che il nuovo habitat ha sulla terra stessa. La terza e ultima fase del progetto (All things organic) inizierà il 23 settembre 2011, con l’allestimento dell’opera completa e la presentazione dei risultati dell’esperimento presso la Sala Mostre Temporanee di Palazzo Turchi di Bagno, uno spazio architettonico “aperto” e luminoso che si colloca, dal punto di vista materiale e concettuale, come diaframma tra il Palazzo dei Diamanti, il luogo dell’arte, e l’edificio universitario unito all’Orto Botanico, luoghi della scienza”.
“Negli ultimi anni l'Orto Botanico dell'Università degli Studi di Ferrara – afferma il Prof. Renato Gerdol - similmente ad altri Orti Botanici non solo universitari, sta affiancando alla sua tradizionale funzione didattico- scientifica un ruolo di supporto ad altri eventi culturali. In tale contesto, oltre a varie iniziative aperte alla cittadinanza quali mostre a carattere tematico e incontri diretti alla divulgazione dei saperi botanici, si inserisce questa prima esperienza di supporto a un progetto artistico. Il significato dell’iniziativa consiste soprattutto nel fatto che l’Orto Botanico ferrarese non si configura come un semplice luogo atto ad ospitare oggetti ed opere di ispirazione e produzione artistica, ma rappresenta l’adeguato interlocutore per un progetto artistico configurato come ‘esperimento relazionale’ su temi inerenti le Scienze Botaniche”.
La percezione dei luoghi, l’attraversamento fisico e mentale dello spazio, la poetica del viaggio come ricerca di contatto e contaminazione con l’altro da sé sono fattori costanti della ricerca artistica di Matteo Mezzadri. Un aspetto cruciale del progetto A.T.O. consiste proprio nel suo stesso svolgersi, mentre la forma finale dell’opera consiste nella rappresentazione visiva di tale processo nel suo farsi. Questa mostra si svolge in contemporanea a quella di Alberto Di Cesare, ancora in collaborazione con Il Mestiere delle Arti, allestita al Museo di Paleontologia e Preistoria “Piero Leonardi”, nello stesso Palazzo Turchi di Bagno.
Matteo Mezzadri (Parma,1973)vive e lavora a Parma.
Tra le mostre più recenti: The state of the Art, Accademia di Romania in Roma, Roma (2010), a cura di Luisa Conte; Il Mestiere delle Arti. Here We Are. Il luogo è sempre specifico, PAC (Padiglione d’Arte Contemporanea), Ferrara (2010), a cura di Martina Angelotti; Passato Remoto. Art Tension, i tempi dell’immaginazione, Appartamento Lago, Milano (2010), a cura di Arianna De Micheli; Digitalia, Centro Culturale Altinate/San Gaetano, Padova (2010), GAI - Progetto Giovani del Comune di Padova; Veritas, Palazzo Bentivoglio, Gualtieri (2010).