Matteo Nasini – Sparkling Matter
Art Forum Würth Capena è lieto di ospitare la performance “Sparkling Matter” dell’artista Matteo Nasini, evento a cura della Fondazione Mondo Digitale.
Comunicato stampa
Art Forum Würth Capena è lieto di ospitare la performance “Sparkling Matter” dell’artista Matteo Nasini, evento a cura della Fondazione Mondo Digitale.
Con il progetto “Sparkling Matter”, promosso dal Sistema Museale Territoriale MANEAT - Musei di Arte Natura Etnografia Archeologia del Territorio e in collaborazione con la Regione Lazio, l’artista Matteo Nasini si propone di dare forma all’attività cerebrale presente durante il sonno. Attraverso l’utilizzo di un elettroencefalografo raccoglie i dati provenienti dall’attività cerebrale, ogni elettrodo corrisponde ad un area del cervello e ne trasmette il movimento a un software che declina gli impulsi in suoni. Ogni area del cervello genera un suono diverso, la combinazione delle diverse aree dà vita ad una composizione. L'alternanza fra le varie fasi del sonno ha come effetto una composizione instabile costruita su silenzi e dissonanze che rispecchiano gli andamenti del cervello. È infatti l'universo irrazionale dell'inconscio del dormiente a creare l'organizzazione dei suoni.
Obiettivo dell’artista è di indagare gli stadi della coscienza, esplorare il sonno e i sogni, trasformare questa ricerca di tipo scientifico in una forma visualizzabile e udibile attraverso performance, installazioni sonore, sculture. Il pubblico potrà ascoltare in tempo reale le suggestive sonorità concepite dal sonno del dormiente ed entrare in un ambiente tridimensionale di luci e suoni generato da sinapsi e connessioni cerebrali.
In alcune occasioni, gli impulsi sono stati tradotti in sculture di ceramica grazie a un processo di stampa 3D: forme coniche e frastagliate che si presentano come la materializzazione del sonno bianche e lucide e appaiono a tutti gli effetti come l'irrazionale reiterato.
“Sparkling Matter” è il risultato della ricerca di Nasini tra suono, tecnologia e neuroscienza. Un lavoro poetico ed inclusivo che porta la firma dell’inconscio umano.
Matteo Nasini vive a lavora in Italia. Classe 1976, ha vinto il Talent Prize 2016.
La ricerca artistica di Matteo Nasini parte dallo studio del suono per concretizzarsi in forme fisiche che analizzano in profondità ed osservano la superficie della materia sonora e di quella plastica. Da questo ne deriva una pratica che si manifesta metodologicamente nelle installazioni sonore, nelle performance, nei lavori audiovisivi e nelle opere scultoree.
Ha mostrato i suoi lavori presso: Clima Gallery, Marsèlleria, Fluxia, Fonderia artistica Battaglia (Milano); Maxxi, Macro, Nomas Foundation, Operativa arte, La Galleria Nazionale, Pastificio Cerere, Auditorium Parco della Musica (Roma); Museo di Villa Croce (Genova); Villa Romana (Firenze); Orto Botanico (Palermo); Palazzo Fortuny (Venezia); Art O Rama, Damien Leclere (Marsiglia); EDF Foundation, Paris La Defance (Parigi); Espace le Carre, Palais des Beaux-Arts (Lille); La Panacee (Montpellier); IIC, Hammer Museum (Los Angeles); Marsèlleria (New York); Royal Museum of Worcester (Worcester); Rowing (Londra).
Art Forum Wurth ospita tuttora la mostra: “A.E.I.O.U. Da Klimt a Hausner a Wurm – L’arte austriaca nella Collezione Würth”. In esposizione un’ampia scelta tra dipinti, opere grafiche e sculture di più di trenta artisti, iniziando da Gustav Klimt, Oskar Kokoschka, Rudolf Ribarz, Carl Fahringer, passando per la vasta produzione artistica austriaca del XX secolo, con figure quali Friedensreich Hundertwasser, Rudolf Hausner, Hermann Nitsch, Arnulf Rainer, Alfred Haberpointner, Alfred Hrdlicka, Peter Pongratz, fino ad arrivare agli esponenti più giovani come Erwin Wurm, Markus Redl e Markus Hofer. L’arte austriaca gode di una posizione privilegiata all’interno della Collezione Würth, rappresentando ad oggi la raccolta più vasta di opere di artisti austriaci al di fuori dell’Austria custodita da una collezione privata.