Matteo Negri – Multiplicity
Quarta esposizione del programma di mostre proposto dalla galleria genovese ABC-ARTE, in partnership con MARYLING, e curato da Ivan Quaroni: si tratta di Multiplicity, mostra personale dell’artista Matteo Negri.
Comunicato stampa
Mercoledì 2 dicembre dalle ore 18.30, inaugurerà la quarta esposizione del programma di mostre proposto dalla galleria genovese ABC-ARTE, in partnership con MARYLING, e curato da Ivan Quaroni: si tratta di Multiplicity, mostra personale dell’artista Matteo Negri che resterà aperta fino al 29 Dicembre, all’interno del multipurpose space di Piazza Gae Aulenti 1, Milano.
Durante il vernissage sarà possibile incontrare l’artista e sarà presentato il catalogo della mostra.
Matteo Negri appartiene ad una generazione di artisti esteticamente post-ideologica, cui le categorie figurative ed astratte devono apparire vecchie e fruste. E, in effetti, nel suo lavoro, suggestioni iconiche e aniconiche s’intrecciano e si alternano senza soluzione di continuità. Con spirito di détournement, insieme ludico e analitico, ad esempio Negri ha trasformato il celebre lingotto danese LEGO in un lemma plastico funzionale, un modulo che gli consente di articolare un’ampia gamma di applicazioni, in una varietà di materiali che vanno dalla plastica al metallo, dalla resina alla ceramica.
In mostra, i lavori Kamigami box rappresentano l’ultima evoluzione in chiave sperimentale di questo concetto e introducono, rispetto alle formulazioni precedenti, un nuovo schema percettivo, dove il modello compositivo ispirato alle strutture ortogonali di Piet Mondrian è replicato all’infinito attraverso l’inserzione di pareti specchianti. Recuperando, concettualmente, un termine della lingua giapponese (Kamigami) che indica la divinità (o lo spirito) nelle sue accezioni di pluralità, ripetizione, infinitezza, Matteo Negri perviene a un modello di rappresentazione iterativa che ricorda i diagrammi mantraici e mandalici o le geometrie replicative dei frattali.
Un esempio sono le stampe di foto scattate con una macchina Polaroid all’interno dei Kamigami box, che poi vengono digitalmente rielaborate attraverso la reduplicazione simmetrica dei soggetti. Tutte le fotografie sono stampate su supporti di alluminio per riprodurre la qualità luministica delle superfici specchianti dei cubi. Negri usa un processo di stampa che esclude il bianco e che, quindi, radicalizza i contrasti cromatici, così da intervenire pittoricamente su ogni foto con colori solitamente usati per dipingere lastre e oggetti di vetro. I colori per vetro, posti a contatto con la lastra metallica, esasperano gli effetti di luce, senza peraltro alterare la struttura dell’immagine, che continua a dare l’impressione di un paesaggio urbano caleidoscopico e moltiplicato.
I lavori di Matteo Negri sono presenti in importanti collezioni asiatiche, europee e statunitensi. Le sue macro-sculture sono state presentate all'interno del tessuto urbano di città come Parigi, Londra, Hong Kong e Genova. Alcune delle mostre di Matteo Negri, in programma per il 2016 prevedono in Italia, la realizzazione di una personale presso Casa Testori a Novate Milanese, ed una successiva personale presso ABC-ARTE a Genova.