Mattia Bosco – Petra genetrix

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA LORENZO VATALARO
Piazza San Simpliciano 7 20121 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
25/01/2018

ore 18

Artisti
Mattia Bosco
Generi
arte contemporanea, personale

La Galleria Lorenzo Vatalaro, con la collaborazione di Amaranta Pedrani, ha il piacere di presentare “Petra genetrix”, mostra personale di Mattia Bosco incentrata su un nucleo di sculture che sono il frutto di un lavoro che si è venuto approfondendo negli ultimi due anni.

Comunicato stampa

La Galleria Lorenzo Vatalaro ha il piacere di presentare "Petra genetrix", mostra personale di Mattia Bosco incentrata su un nucleo di sculture che sono il frutto di un lavoro che si è venuto approfondendo negli ultimi due anni.
Tutte le sculture di questo ciclo hanno come titolo "Sezione aurea", intesa non in riferimento alla matematica proporzione ma come metafora della luce : " I frammenti scintillanti di mica dorata, dispersi e in filigrana nella pietra, si coagulano in lamine cicatrizzando la superficie scoperta, radunandosi in sezioni auree".
"L'oro è luce allo stato solido", dice l'artista, che contemporaneamente considera la pietra "tempo allo stato solido", il cui dna è lo stesso dell'origine di tutte le cose. La forma si configura come un itinerario dell'uomo dentro la pietra, un addentrarsi nella sua stratigrafia e nel libro del mondo di cui ogni pietra è un frammento. "L'azione dello scolpire – dice Bosco - il lavoro a togliere, non si realizza come rimozione del superfluo ma come adattamento a un luogo, che dispone i suoi piani là dove vi è una predisposizione ad accoglierli, che sceglie le zone più favorevoli perché la materia non sia un ostacolo, ma un vento in proprio favore. La forma è un portare alla luce ciò che è affiorante, una messa a fuoco di un immagine che trapela come brace sotto la cenere. Basta soffiare via la superficie e la forma si ravviva. Non serve bruciare tutto, il fuoco deve restare circoscritto per essere amico. Non serve radere al suolo tutto, far guerra alla pietra, ustionarne la bellezza con propositi di conquista. Si tratta piuttosto di generare possibilità di convivenza, di aprirsi una radura nella pietra, e non di deforestarla perché abbia un immagine, la nostra immagine. Io preferisco farmi strada dove si prefigura una via.
La forma, così intesa, abita la materia come l'uomo la sua casa, e come forse l'uomo potrebbe vivere in questo meraviglioso pianeta.