Mattia Preti – San Luca dipinge la Madonna con il Bambino

Informazioni Evento

Luogo
ACCADEMIA NAZIONALE DI SAN LUCA - PALAZZO CARPEGNA
Piazza Dell'accademia Di San Luca 77, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
14/12/2013

ore 17

Patrocini

Promosso da
Accademia Nazionale di San Luca; Ambasciata di Malta in Italia; Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Promozione Sistema Paese; Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina; Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova; Istituto Italiano di Cultura a La Valletta; Università della Calabria; Assessorato alla cultura della Regione Calabria; Fondazione italo-maltese "Montecristo"

Artisti
Mattia Preti
Curatori
Sante Guido, Giuseppe Mantella
Generi
arte antica, personale

Per celebrare il “IV centenario della nascita di Mattia Preti” l’Accademia Nazionale di San Luca espone nel Salone d’onore il dipinto raffigurante San Luca dipinge la Madonna con il Bambino, proveniente dalla chiesa di San Francesco d’Assisi a La Valletta.

Comunicato stampa

Per celebrare il "IV centenario della nascita di Mattia Preti" l'Accademia Nazionale di San Luca espone nel Salone d'onore il dipinto raffigurante San Luca dipinge la Madonna con il Bambino, proveniente dalla chiesa di San Francesco d'Assisi a La Valletta.
L'opera fu appositamente realizzata per l'altare dedicato a San Luca in occasione dell’istituzione nel 1671 della Confraternita dei pittori, scultori ed indoratori, in riferimento ideale con la romana Accademia di San Luca, appare particolarmente significativo poiché costituisce uno dei rarissimi lavori firmati e datati dall'artista. In basso a destra, infatti, insieme allo stemma del pittore quale cavaliere di Malta, si legge: F(ra') M(atthia) P(reti) F(ecit) - 1671. Il dipinto, che secondo la tradizione riconosce nell’Evangelista il “patrono dei pittori” e gli attribuisce una serie di icone mariane, appare ricco di riferimenti simbolici: dal bue, emblema del Santo, alla figura del putto che gli porge la penna e l’inchiostro in ricordo del suo Vangelo. Sul fondo, oltre alla figura di san Carlo Borromeo in adorazione, è la statua della ninfa Igea, figlia di Esculapio e personificazione della salute, a ricordare che Luca, prima di seguire Cristo, esercitava la professione di medico. Il tema iconografico venne più volte utilizzato dal pittore sebbene mai, come in questo caso, con così grande ricchezza di figure e articolazione della scena. Appositamente restaurato per l'occasione, il dipinto appare più scuro rispetto alla produzione delle grandi pale d'altare degli anni Sessanta e Settanta che il "Cavalier calabrese" produsse per molte chiese maltesi tra le quali la Chiesa Conventuale dell'Ordine di San Giovanni Battista a La Valletta (oggi St. John Co-Cathedral). Gli interventi conservativi che si sono avvicendati nel tempo avevano purtroppo rimosso molte delle velature finali e delle luci che dovevano impreziosire la composizione, perdita a cui non è stato possibile porre rimedio.
L'evento è realizzato con il contributo Ente del Turismo Maltese, GasanMamo Insurance Limited, Island Insurance Brokers Limited. Il dipinto è stato gentilmente concesso dai Frati Francescani Minori di Malta.
L'opera sarà in mostra nel Salone d'Onore dell'Accademia Nazionale di San Luca fino al 15 febbraio 2014. L'esposizione del dipinto proseguirà presso il Palazzo Arcivescovile di Crotone e il Museo diocesano "Aurelio Sorrentino" di Reggio Calabria.

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L'ACCADEMIA NAZIONALE
DI SAN LUCA
"L'Accademia Nazionale di San Luca ha lo scopo di promuovere le arti e l’architettura, di onorare il merito di artisti e studiosi, eleggendoli nel Corpo accademico, di adoperarsi per la valorizzazione e la promozione delle arti e dell’architettura italiane." [Statuto 2005, art.1]
Il primo degli Statuti, voluto da Federico Zuccari, risale al 1593 e nel corso del Seicento, l'Accademia ha assunto come simbolo l'immagine di San Luca evangelista, pittore e protettore degli artisti.
Dal 1705 l'Accademia adotta come proprio emblema un triangolo equilatero, costituito da pennello, stecca e compasso, per esprimere la pari dignità ed unità delle tre arti: pittura, scultura ed architettura, sotto l'egida del disegno, come ribadito dal motto oraziano "aequa potestas" che lo accompagna. Nei secoli l'emblema accademico, pur sostanzialmente invariato, assume forme diverse fino alla trasformazione, nel 1934, con l'adozione di un medaglione con l'immagine di San Luca che dipinge, ancora oggi simbolo dell'istituzione accademica al pari del triangolo equilatero.
Il corpo accademico è articolato secondo le tre classi di pittura, scultura ed architettura ed è costituito complessivamente da novanta Accademici Nazionali, trenta Accademici Stranieri, trentasei Accademici Cultori, ventiquattro Accademici Benemeriti.

L'Accademia di San Luca, assunto il titolo di Insigne e Pontificia nel XIX secolo, diventa dal 1872 Accademia Reale e, dal 1948, Nazionale.
Seguendo la tradizione dell'Accademia, in base a quanto ribadito anche dagli ultimi statuti, l'Istituzione promuove diverse attività culturali finalizzate alla valorizzazione delle belle arti. Nell'ambito di tali iniziative vengono curati la pubblicazione di volumi relativi all'Accademia e alla sua storia e l'allestimento di mostre negli spazi espositivi. Le opere delle collezioni accademiche (dipinti, sculture, disegni ed altro) sono restaurate e concesse in prestito in occasione di mostre nazionali ed internazionali.
Le sale accademiche sono utilizzate anche per la presentazione di libri e per lo svolgimento di conferenze e convegni. Particolare attenzione viene rivolta dall'Accademia ai giovani artisti e ai giovani studiosi mediante il conferimento di premi e borse di studio.

L'Accademia pubblica un Annuario e, ogni sei mesi, un Notiziario nel quale vengono sinteticamente illustrate le attività più recenti o di prossima realizzazione.