Maura Banfo – Il tempo dei luoghi
L’installazione che Maura Banfo presenterà presso l’Aula Magna del Liceo Artistico di Carrara parte da una riflessione e da un progetto, quello del NIDO, che l’artista torinese ha intrapreso da tempo, elaborandolo a diverse scale di grandezza e ambientandolo in diversi scenari.
Comunicato stampa
Inaugura venerdì 8 luglio alle ore 18, a Carrara presso l’Aula Magna del Liceo Artistico in Via Verdi, la mostra ll tempo dei luoghi di Maura Banfo.
L’esposizione, a cura di Luciano Massari, è prodotta dall’ Assessorato alla Cultura e patrocinata dalla Regione Toscana, nell’ambito di Carrara Marble Weeks 2016, organizzata dal Comune di Carrara.
Per l’occasione sarà pubblicato un catalogo con testo critico di Francesca Franco e intervista all’artista di Enrica Faccioli.
L’installazione che Maura Banfo presenterà presso l’Aula Magna del Liceo Artistico di Carrara parte da una riflessione e da un progetto, quello del NIDO, che l’artista torinese ha intrapreso da tempo, elaborandolo a diverse scale di grandezza e ambientandolo in diversi scenari. Il nido è metafora della casa, della relazione e della cura, laddove per cura si intende un "prendersi cura" in modo da “ridare forma”, da “accompagnare la forma” (un corpo trova nel proprio nido la forma di sé, si plasma, si arrotola, prende forma in maniera “gentile”).
A Carrara Banfo si confronta con un’architettura incombente (la sala ottagonale del Liceo Artistico) ma l’annulla con un intervento teatrale, in cui il grande Nido di resina concentra su di sé tutta l’attenzione tramite l’uso di un faro, restituendo allo spettatore uno spazio intimo, territorio della scoperta e dell’affermazione della propria identità. L’artista, nell’operare all’interno dello spazio assegnatole, mette in moto un processo creativo che agisce per decostruzione, per annullamento di una forma geometrica “forte” alla quale si sostituisce una figura morbida e intricata come luogo in cui ci si libera di un “abito” mentale per tornare a un’archetipica idea di “abitare”.
“Il Nido- spiega l’artista- è la proiezione del concetto di casa, l’involucro che in qualche modo ognuno di noi si porta appresso, attraverso la propria memoria. I luoghi vivono nel tempo, gli spazi si trasformano e si plasmano con il vissuto del momento. “Il tempo dei luoghi” vuole sottolineare proprio come un posto possa mutare in base alla fruizione che ne viene fatta. In questo caso mi sono relazionata con uno spazio che nel tempo ha cambiato funzione, ma che è nato come Convitto in cui alloggiavano gli studenti giunti in città. In questo contesto il NIDO, immagine abitativa per eccellenza, ne racconta la storia e la memoria. Intimità e maestosità si confrontano in punta di piedi, nel silenzio di un luogo che invita quasi alla meditazione restituendo un rapporto dimensionale con ciò che ci circonda.”
L’installazione realizzata nell’Aula Magna, con il suo carattere “teatrale”, è un palcoscenico, uno spazio intimo da difendere ma che inevitabilmente resta connesso con uno spazio esterno: è’ proprio attraverso l’immensità che i due spazi, quello dell’intimità e quello del mondo, diventano consonanti.
Maura Banfo Torino 1969
Dopo anni d’irrequietezza “vagabonda” ad esplorare il mondo, Maura Banfo trova nella sua città natale il proprio “nido” dove inizia alla fine degli anni novanta una ricerca attraverso la fotografia come linguaggio predominante.
Il lavoro di Maura Banfo dalla metà degli anni Novanta a oggi, ha segnato delle tappe importanti nel sistema dell’arte contemporanea italiana, con uno sguardo e una presenza significativa anche in ambito internazionale.
Il suo percorso è caratterizzato da una coerenza interna che raramente si riscontra nell’opera degli artisti italiani della sua generazione. La forza del suo lavoro sta nel mantenere ben riconoscibile la propria impronta creativa e la propria poetica, ma in una continua scoperta di nuove sfaccettature e punti di vista. Lo stesso discorso vale per i media utilizzati: sebbene prevalga una preferenza per la fotografia, lavora con padronanza anche con il video, il disegno e la scultura.
Le sue opere sono presenti in molte collezioni private e pubbliche (la Gam Galleria d’arte moderna e contemporanea di Torino, il Castello di Racconigi, l’Unicredit Private Banking, il Museo della Fotografia di Cinisello Balsamo, l’Istituto Garuzzo per le arti visive, la Fondazione Castello di Rivara).
Ha partecipato a varie mostre sia in Italia che all’Estero.
A marzo 2014 è stata l’unica artista italiana in residenza alla Fondation pour l’art la Napoule (Mandelieu-Cannes, France).
Tra le ultime esposizioni:
Milano, Careof, “Io vedo, Io guardo”, a cura di A. Cattani
Castello di Fombio, “NO PLACE”, a cura di I. Caldirola
Milano, Frigoriferi Milanesi. “Writers”, a cura di A. C. Russo e P. Gaglianò
Santa Croce (PI), Villa Pacchiani, “Premio Santa Croce”, a cura di I. Mariotti.
Castelnuoco Calcea (AT), Fortezza, “ArtSite”, a cura di D.M. Papa.
Poppi (AR), Castello di Poppi, “Deposito D’Arte #0”, progetto di Natalia Carrus, a cura di A. Stillo.
Imola, Novella Guerra, “Cenacoli: Maura Banfo/Pietro Gaglianò”, a cura di A. Cattani.
Shangai, SPSI Art Museum, “Contemporary Visions”, curated by A. Demma, conceived by IGAV
Carrara, Blu Corner Project, “il poeta dell’aria”, a cura di A. C. Russo/P. Gaglianò
Verbania, Villa Giulia, “Landscape”, a cura di G. Curto
Rivara (Torino) Castello di Rivara, “Museo di Arte Italiana – 1985-2015- Maura Banfo “La Torre dei Sogni”,
testo di D.M. Papa.
Torino, Salone Del Libro, “il poeta dell’aria”, a cura di A.C. Russo/P. Gaglianò.
Milano, Assab One, The Wall (archives)#10, a cura di P. Gaglianò.
Milano, Spazioborgogno, "Visioni Contemporanee - Esperienze di confine tra realtà e immaginazione”, a cura di A. Demma, in collaborazione con IGAV (Istituto Garuzzo per le Arti Visive).
Bologna, Spazio Indipendente, “Hey fratello! C’è una strada senza fine da scoprire”, a cura di D. Bramante/A. Cuoco.
Monaco (Fr), Yacht Club De Monaco, “Con_Temporary”, a cura di P. Magni
Imola, Novella Guerra, “Rebirth-day 2014 - Io vedo, io guardo”, a cura di A. Cattani/R. Quattrone
Pergola (Pu), Sponge Arte Contemporanea, The Wall (archives)#9, a cura di P. Gaglianò.
Valenza, Museo del Gioiello Villa Scalcabarozzi, “Preziosa Opera”, a cura di by D.M. Papa
Marsiglia (Fr), “Ateliers d’artistes”, a cura di Chateau de Servieres.
Capri, La Certosa, “Visioni Contemporanee nella Certosa – Artisti Italiani a Capri”, a cura di A. Demma, IGAV project.
Torino, Palazzo Madama, “L'immagine della Natività dal medioevo all'arte contemporanea”, a cura di E. Pagella/G. Curto.
Mandelieu La Napoule (Cannes), Fondation pour l’art Clews-La Napoule, Spring Residence
Shangai, Festival Internazionale della Televisione di Shanghai, “The one minutes”, a cura di IGAV/ A. Demma.
Napoli, Castel Sant’ Elmo, NA.TO, a cura di A .Demma, in collaborazione con IGAV
Saluzzo (CN), La Castiglia, "Maura Banfo/Filippo Centenari – Saluti da…Saluzzo", a cura di A. Demma, IGAV project.
Torino, Marena Rooms Gallery, " In un palmo di mano", a cura di G. Serusi.
Torino, Made in Turin, Palazzo Birago, a cura di Azimut
Salerno, Galleria Leggermente Fuori Fuoco, "Saluti da…Salerno", a cura di A. Demma.
Firenze, "Home", Galleria Alessandro Bagnai.