Maurizio Bottarelli – In bilico tra veduta e visione
Una mostra personale che indaga e declina il paesaggio dell’artista tra crolli e ricostruzione, stratificazioni culturali e materiche.
Comunicato stampa
Alla presenza dell’artista, martedì 06 giugno 2017 alle ore 18.00, CUBO inaugura In bilico tra veduta e visione. Maurizio Bottarelli, una mostra personale che indaga e declina il paesaggio dell’artista tra crolli e ricostruzione, stratificazioni culturali e materiche: “Laghi in strano, inquieto fermento; tempeste d’acqua, di gelo, di vento; gorghi di luce e d’ombra; sono i paesi che Maurizio Bottarelli presenta oggi, tornando ad un modo che è il suo, da lungo tempo prediletto, dopo una sosta che l’ha visto ripensare ad un altro tema antico della sua pittura, quello delle Teste. Paesi sono, ancora, che fra crolli e riemersioni si fanno, insieme, specchi ansiosi di realtà e trepidi velari dell'anima. Paesi, ancora una volta, in bilico fra veduta e visione.” Questo quanto scrive nel testo in catalogo Fabrizio D’Amico, voce tra le più autorevoli del panorama critico nazionale.
In mostra la serie inedita di paesaggi, realizzata in esclusiva dal maestro Bottarelli per gli Spazi di CUBO, sarà affiancata dalle opere provenienti dal Patrimonio Unipol Gruppo; una rara coppia rappresentante due palme, soggetto realizzato negli anni ‘90 durante il soggiorno che lo ha portato ad insegnare in California e una coppia di significative opere dedicate ai paesaggi dell’Australia e della Tasmania. E se l’opera “copertina”, a detta dello stesso Bottarelli, è certamente tra le più riuscite della serie Australia, in mostra sarà presente l’opera presentata a Lucerna nella personale del 2006, Tasmania, la stessa mostra il cui testo del catalogo testimonia l’amicizia con il direttore d’orchestra ungherese Sir Georg Solti, tra i massimi Maestri del ‘900, che Bottarelli conobbe agli inizi degli anni settanta, periodo in cui viveva a Londra, incontro che sarà poi l’inizio di un ininterrotto rapporto di stima e di frequentazione con Sir Georg Solti stesso e Lady Valerie Solti.
Ancora una volta, come nella mostra del 2011, Paesaggi. Trascrizioni della distanza, a cura di Claudio Cerritelli “nei dipinti di questa esposizione, non vi è nulla che possa far pensare all’esigenza di descrivere le proprietà visibili del paesaggio, la natura ha infatti perso i suoi contorni, atmosfere dilatate sfuggono alla codificazione delle forme, nuovi fondamenti di cui il pittore ha fatto tesoro nei meccanismi di invenzione del colore”.
All’interno della mostra sarà visibile “Trittico”, un video realizzato da Luigi Zanolio utile a ricostruire tre momenti significativi del percorso artistico di Bottarelli che vanno dal 1996 al 2002 e le cui immagini raccontano le fasi esecutive di tre opere importanti della sua carriera.
Si ringrazia Patrizia Raimondi per i contributi e la collaborazione.
Il progetto espositivo, visitabile dal 06 giugno al 26 agosto 2017, è arricchito da un’Applicazione multimediale costruita ad hoc che permette di ampliare in modo intuitivo e autonomo i contenuti inerenti la mostra.
BIOGRAFIA
Maurizio Bottarelli
Nato a Fidenza nel 1943, si diploma all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1965.
Dal 1969 insegna pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna e all’Accademia di Brera, Milano. Soggiorna a Londra nel 1971/72 e nel 1975/76, grazie a una borsa di studio del British Council, insegna al Brighton Polytechnic e al Goldsmith College of Art. Nel 1992 è in Austria su invito dell’Atelier Der Stadt im Salzburger Künstlerhaus. Durante l’autunno del 1996 la E.A.P. (Education Abroad Program) lo invita per una serie di incontri presso le varie sedi dell’Università della California, Università dove nell’estate del 1998 insegna Painting presso l’Arts Studio della U.C.S.B. Santa Barbara. Nel 2000 è stato invitato dalla Monash University in Australia, come Artist in Residence. Nel 2004 è invitato dal dipartimento Art Practice della Università di Berkeley e contemporaneamente tiene, con la collaborazione dell’Italian Studies della UCB, una conferenza sul proprio lavoro all’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco. Dal Novembre del 2005 è Honorary Senior Research Fellow of the Department of Fine Arts della Monash University di Melbourne ed è stato inoltre invitato per il 2006/2007 con una mostra personale sul tema del rapporto tra paesaggio e musica presso la Victoria University di Wellington in Nuova Zelanda. Dagli inizi degli anni sessanta è presente nel panorama artistico italiano ed estero con mostre personali e collettive.