Maurizio Donzelli – Imenigma
Maurizio Donzelli espone in questa mostra un nuovo ciclo di opere, molte delle quali realizzate appositamente per la galleria romana di Giacomo Guidi, suddivise in diverse modalità e tecniche, che consentono un approccio completo alla sua attività artistica: dai disegni realizzati con l’acquerello, ai Mirrors, fino ai recenti arazzi.
Comunicato stampa
Lunedí 26 Maggio 2014 la galleria Giacomo Guidi di Roma presenterà la mostra personale di Maurizio Donzelli intitolata imenigma a cura di Alberto Dambruoso.
Maurizio Donzelli espone in questa mostra un nuovo ciclo di opere, molte delle quali realizzate appositamente per la galleria romana di Giacomo Guidi, suddivise in diverse modalità e tecniche, che consentono un approccio completo alla sua attività artistica: dai disegni realizzati con l’acquerello, ai Mirrors, fino ai recenti arazzi.
Negli acquerelli prende vita un segno mobile, fluttuante, che si espande sovrapponendosi a se stesso lungo tutta la superficie del foglio, facendo perdere così allo spettatore ogni idea di centralità dell’opera; in altri soggetti i disegni sembrano comporsi di forma-colore, di gocce di colore puro, che si condensano concentrandosi sulla carta, generando nell’accostamento tra l’una e l’altra forma, nuove e inedite immagini.
Il ciclo di opere intitolato Mirrors è tra i più celebri dell’artista. I Mirrors potrebbero essere definiti come degli involucri di segni e forme resi cangianti dai filtri di lenti prismatiche, che trasformano continuamente la loro natura originaria a seconda del punto di osservazione dello spettatore, quest’ultimo invitato dall’artista a partecipare attivamente alla continua ridefinizione dell’opera. Infine gli arazzi realizzati nelle Fiandre rappresentano uno dei suoi ultimi progetti artistici, in cui il disegno produce immagini talmente visionarie e ancestrali da lasciarci sorpresi e affascinati; si tratta d’immagini misteriose, sfuggenti, seducenti e stranianti allo stesso momento, o per usare un neologismo: immagini imenigmatiche.
Già partendo dal titolo stesso scelto per l’esposizione si coglie un’indicazione importante essendo imenigma l’anagramma della parola immagine. Imenigma ci invita a porre la nostra attenzione sul potere di rivelazione delle immagini, sulla loro natura enigmatica, anche attraverso l’ineluttabilità dell’osservatore nella definizione e nell’interpretazione dell’opera. La tendenza di queste opere a suscitare dei processi di trasformazione ci richiama alla mente il motto solve et coagula tanto caro agli alchimisti.
Ma soprattutto le opere di Maurizio Donzelli oscillando costantemente tra la regola e il caos, tra l’impossibile e il tangibile, con grande profondità di linguaggio, ci fanno riflettere e sognare allo stesso tempo.
Il catalogo intitolato Maurizio Donzelli /Imenigma, che accompagna l’esposizione, è pubblicato da Giacomo Guidi con testi del curatore Alberto Dambruoso e di Maurizio Donzelli. Maurizio Donzelli ha al suo attivo ha numerose mostre e pubblicazioni di cui brevemente ricordiamo Spettacolo di Niente, 2003, Mazzotta, stampato in occasione della sua omonima mostra presso la Calcografia Nazionale di Roma curata da Luigi Ficacci; Lo Sguardo Del Disegnatore, edizioni l’Obliquo; Metamorfosi, Mousse publishing 2012 stampato per la sua mostra personale presso Palazzo Fortuny a Venezia curata da Andrea Viliani.
Le opere di Maurizio Donzelli sono accolte in numerose collezioni pubbliche e private sia italiane sia estere e ha insegnato per sette anni Teoria Della Percezione, Psicologia Del Colore, presso l’Accademia Naba di Brescia. Si sono occupati del suo lavoro alcuni critici e studiosi d’arte tra i quali: Vito Calabretta, Mariuccia Casadio, Alberto Dambruoso, Annette Dixon, Enrico De Pascale, Rachele Ferrario, Luigi Ficacci, Aldo Iori, Fausto Lorenzi, Angela Madesani, Mauro Panzera, Maria Perosino, Roberto Pinto, Francesco Poli, Cloe Piccoli, Francesco Tedeschi, Valerio Terraroli, Paola Tognon, Tommaso Trini, Andrea Viliani.