Maurizio Galimberti – Dadaismo sotto traccia
I ready made di Maurizio Galimberti somigliano ad un diario in cui ogni capitolo si apre come una finestra sul tempo passato, lì dove la fotografia è solo il punto di partenza per introdurre successivi livelli di comunicazione.
Comunicato stampa
"Di sicuro, ci sarà sempre chi guarderà solo la tecnica
e si chiederà 'come',
mentre altri di natura più curiosa
si chiederanno 'perché' "
Man Ray
“Dadaismo sotto traccia”
Dada EastGallery, un nuovo progetto di Valentina Galimberti, apre i battenti il 7 marzo nella sede di via Varese 12, con opere di Maurizio Galimberti.
Un progetto interamente dedicato al dadaismo.
Questo progetto segna le coordinate di un viaggio che, sul doppio binario della memoria e della realtà, conduce verso un intimo e personale immaginario visivo.
Tutto parte da una dichiarazione poetica e le immagini si susseguono mantenendo il ritmo dei sogni e dei ricordi che, come impressioni emotive, si stagliano nell’istante di una polaroid.
I ready made di Maurizio Galimberti somigliano ad un diario in cui ogni capitolo si apre come una finestra sul tempo passato, lì dove la fotografia è solo il punto di partenza per introdurre successivi livelli di comunicazione.
Ecco allora che le immagini, con il contributo fondamentale delle parole, s’intrecciano in una rete di corrispondenze che affiorano nel ricordo di un incontro, di un paesaggio o di un momento vissuto con particolare intensità.
A volte sono attimi colti come vere e proprie illuminazioni, sovrapposizioni di immagini o composizioni di oggetti, esattamente come ready made dadaisti, eppure l’intento rimane lo stesso: seguire il furore creativo, farsi occhio invisibile ed esprimere le pulsioni e le sensazioni più profonde.
Qui l’atto fotografico, proprio attraverso l’istantaneità di uno scatto, si rivela utile ad esprimere un pensiero e a comunicarne l’essenza.
In queste fotografie la scelta della tecnica è alla base del pensiero artistico dell’autore, dove la ricerca sul linguaggio trova espressione in quel come, che agli inizi del Novecento, con le Avanguardie storiche, rivoluzionò non solo il mondo della fotografia ma la stessa idea di arte.
Colto dall’ispirazione di un dadaismo sotto traccia, Maurizio Galimberti si lascia conquistare dallo stupore e dalla meraviglia che generano l’opera d’arte, fino ad intraprendere un viaggio a ritroso nel tempo, nei ricordi, nelle immagini e nei sentimenti.