Maurizio Galimberti – Istanti di Storia

Informazioni Evento

Luogo
MOCA - CENTRO PER LE NUOVE CULTURE
Via Moretto 78 , Brescia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

martedì-domenica, 15.00-19.00. La biglietteria chiude un’ora prima

Vernissage
24/06/2023
Biglietti

Intero: € 5,00; Ridotto: € 4,00 (bambini di età inferiore ai 7 anni, adulti sopra i 65 anni e studenti); Gruppi: € 5,00; Scuole: € 4,00. Con il biglietto d'ingresso è possibile visitare tutte le esposizioni allestite al Mo.Ca.: Brescia Photo Festival mostre temporanee e la sezione di fotografia Bresciana.

Editori
SKIRA
Artisti
Maurizio Galimberti
Uffici stampa
CLP
Generi
fotografia, personale

Il Mo. Ca. – Centro delle nuove culture di Brescia ospita la mostra di Maurizio Galimberti (Como, 1956), autore italiano tra i più conosciuti e celebrati del panorama artistico italiano e internazionale.

Comunicato stampa

Dal 24 giugno al 27 agosto 2023, il Mo. Ca. – Centro delle nuove culture di Brescia ospita la mostra di Maurizio Galimberti (Como, 1956), autore italiano tra i più conosciuti e celebrati del panorama artistico italiano e internazionale.

L’esposizione presenta nella sua interezza la serie fotografica dal titolo Istanti di Storia, che ripercorre le vicende del Novecento, attraverso episodi epocali come la guerra in Vietnam, l’attentato alle Twin Towers, la pandemia di Covid-19 e i suoi protagonisti quali Giovanni Paolo II, Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta e altri: quaranta opere di grande formato costituite da assemblaggi di istantanee che ripropongono le immagini più iconiche degli ultimi decenni, attraverso cui l'artista rilegge la memoria collettiva.

Il ciclo è stato interamente prodotto da Paolo Ludovici e fa parte del fondo LUCHI Collection.

Nelle sue opere Galimberti seleziona fotografie di altri autori, le riprende più volte da prospettive differenti, le scompone e le ricompone "a mosaico", reiterando così la loro valenza simbolica, come a volerne sottolineare la forza e il potere evocativo, che "vale più di mille parole".

“Nel vasto panorama di coloro che oggi fanno fotografia, o credono di farlo - sottolinea Renato Corsini, curatore artistico di Brescia Photo Festival -, essere immediatamente riconoscibili è un merito di non poco conto. Maurizio Galimberti ci riesce: “questo è un Galimberti” è la costante che accompagna i commenti di chi vede, e guarda, una sua opera, ancor prima di leggerne l'autore. Avere uno stile proprio che ti identifica in mezzo ad una produzione ormai diventata bulimica è segno di raggiunta maturità creativa e colta capacità di mettere bene in evidenza tutti gli elementi che costituiscono la propria fotografia. "

“Il progetto - ricorda Maurizio Galimberti - nasce da confronto con Paolo Ludovici, che ha prodotto l’intero lavoro e ha prestato tutte le opere esposte, con il quale condivido una sincera amicizia e una complicità progettuale capace di rinnovarsi ogni giorno”.

Catalogo Skira.

Note biografiche

Maurizio Galimberti (Como, 1956) è attivo sulla scena artistica internazionale da più di trent’anni; è conosciuto in tutto il mondo, oltre che per la caratteristica poetica dei suoi progetti, anche per i ritratti di star come Lady Gaga, Robert De Niro, Johnny Depp e Umberto Eco e per aver realizzato pubblicazioni e mostre site specific su New York, Parigi, Milano, Roma e Venezia. È stato testimonial mondiale di Polaroid International e oggi è considerato dalla critica più un instant artist che non esclusivamente un fotografo.

La rassegna è una delle iniziative della VI edizione del Brescia Photo Festival, promosso da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, in collaborazione con il Ma.Co.f - Centro della Fotografia Italiana, con la curatela artistica di Renato Corsini; il festival propone una serie di iniziative presentate nelle più prestigiose sedi espositive della città e che, nell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, ruotano appunto attorno al tema Capitale e alle aree d’azione su cui si costruisce il relativo programma; in particolare, la cultura come cura, che reinterpreta la tradizione vocazione alla solidarietà della società bresciana; la città natura, per ridisegnare le relazioni in vista di una coesistenza sostenibile; la città dei tesori nascosti, per ripensare il rapporto con il patrimonio esistente.