Maurizio Godot Villani – Da Fuori
Presso la Pinacoteca Casimiro Ottone dei Musei Civici Luigi Barni, nel Castello Sforzesco, verrà allestita l’esposizione Da fuori. Chiamato a interpretare il tema della mostra è l’artista Maurizio Godot Villani con una personale che sarà anche occasione per esporre significative opere del suo percorso.
Comunicato stampa
Dal 28 febbraio al 26 marzo 2015 arriva a Vigevano l’arte contemporanea.
Presso la Pinacoteca Casimiro Ottone dei Musei Civici Luigi Barni, nel Castello Sforzesco, verrà allestita l’esposizione Da fuori.
Chiamato a interpretare il tema della mostra è l’artista Maurizio Godot Villani con una personale che sarà anche occasione per esporre significative opere del suo percorso.
Gli spazi dedicati alla mostra sono quelli di Saladieci, recentemente restaurati.
Con il patrocinio del Comune di Vigevano e della Provincia di Pavia, la mostra è curata dallo storico dell’arte Silvia Ferrari Lilienau con la collaborazione del giornalista Simone Zeni.
Il progetto, coordinato dalla Coop. Soc. Gli Aironi, è stato reso possibile grazie al contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano e al prezioso supporto del Leo Club Vigevano, dello Studio d’Architettura Aldo Baletti, dell’Associazione Culturale Beaubart e di Digyland Design.
Dalla mostra nascerà anche un catalogo, pubblicato da Altravista Edizioni, mentre il periodico free-press di viaggi e cultura On The Road sarà media-partner.
LA MOSTRA INAUGURERÀ SABATO 28 FEBBRAIO ALLE ORE 16. LA STAMPA E LA CITTADINANZA TUTTA SONO INVITATE PRESSO LA PINACOTECA CIVICA CASIMIRO OTTONE (MUSEI CIVICI LUIGI BARNI, CASTELLO SFORZESCO, VIGEVANO)
«Lo sguardo esterno – da fuori – è tratto saliente del contemporaneo. Lo è perché muoversi con frequenza colloca in una posizione disgiunta in senso emotivo e culturale rispetto alla realtà che si osserva. In forma disimpegnata e temporanea se si è viaggiatori per un tempo ridotto, potenzialmente ininfluente rispetto al nostro modo di vivere, e tuttavia già in grado di suscitare riflessioni là dove ci si renda recettivi alle differenze.
Ben più problematico se invece dipende da una condizione di oggettiva estraneità – diversi lingua, costumi, abitudini, modalità di relazione –, nel momento in cui si sperimenta l'altrove in modo più radicale, sino a toccare punte di drammaticità nella condizione dei migranti.
L’artista chiamato a interpretare il tema della mostra personale è Maurizio Godot Villani che vive in viaggio, più spesso per mare che sulla terraferma. Godot scivola ovunque, da sempre, essendo nato a Salerno, avendo vissuto per certo tempo in Lombardia ed essendosi poi stanziato in Toscana, ma con un’attività parallela all’arte che lo impegna in frequenti spostamenti per mare.
Si tratta dunque di un artista il cui quotidiano – prima ancora del linguaggio artistico – è segnato dall’estraneità, perché la vita prosegue altrove o perché si sta esplorando.
Vi è poi il suo codice espressivo, che è reinterpretativo del reale, al punto da farsi quasi – ogni volta in virtù di dinamiche proprie – surreale, aprendo cioè a una dimensione che reinventa secondo esigenze appunto esterne rispetto alla fonte di ispirazione.
Risponde così allo spunto ideativo per una duplice pertinenza, che amplifica il risultato potenziale: l’instabilità del suo risiedere, e la rilettura del dato, che destabilizza la percezione consueta aprendo a ulteriori interpretazioni».
Silvia Ferrari Lilienau
L’ARTISTA
Maurizio Godot Villani
si divide tra la ricerca artistica e il mare, ora concentrandosi sull’una, ora sull’altro, senza mai rinunciare a uno dei due estremi della sua oscillazione.
Espone dal 1980. Partito dalla poetica dell’objet trouvé, è poi approdato a racconti fotografici che a quella poetica si ricollegano pur nella rarefazione concettuale. L’esperienza più recente cuce tra loro le due fasi creative, vedendolo impegnato in assemblaggi di immagini e oggetti.
Ha base in Toscana, ma è più spesso in viaggio che stanziale.
Silvia Ferrari Lilienau
è storico dell’arte che coniuga la didattica alla divulgazione alta (Arte del Novecento, Mondadori)me alla critica (Nuova Meta, Ars Key, Pizza Magazine). Nel 2003 è borsista alla Getty Research Library di Los Angeles per suoi studi sul Secondo Futurismo. Dal gennaio 2013 è direttore artistico della Civica Scuola di Pittura AR.VI.MA di Pavia. Vive tra Pavia e Vienna ed è membro del Comitato Bruno Cassinari.
Simone Zeni
Collabora come consulente ufficio stampa per diverse realtà nell’ambito della cultura e dei viaggi tra cui Cultura Corsara e Wild Places Safaris di Benedetta Mazzini. Come giornalista scrive di arte (Artribune, Wu Magazine), design (Wired.it, Business People) e viaggi (Partiamo). È responsabile Narrativa del periodico internazionale Pizza Magazine.