Maurizio Pilò – EntratƎ
Presso lo spazio espositivo Pallavicini 22 Art Gallery saranno esposte 19 opere paesaggistiche nelle quali lo sguardo attento dell’artista traccia una nuova visione di ciò che egli vede grazie ad una sensibilità particolarmente analitica.
Comunicato stampa
Sabato 29 gennaio 2022 alle ore 18:00, presso lo spazio espositivo Pallavicini22 Art Gallery in Viale Giorgio Pallavicini 22 a Ravenna, inaugura “EntratƎ”, una personale di Maurizio Pilò patrocinata dal Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura e dall’ Accademia di Belle Arti di Ravenna. La mostra rimarrà allestita fino a mercoledì 16 febbraio 2022 e sarà aperta al pubblico tutti i giorni dalle 17:00 alle 20:00. Sarà possibile visitare la mostra anche in altri orari, contattando l’indirizzo mail [email protected]. Per accogliere i visitatori in sicurezza, l’ingresso in Pallavicini 22 Art Gallery sarà regolato in conformità alle disposizioni ministeriali.
La mostra
Presso lo spazio espositivo Pallavicini 22 Art Gallery saranno esposte 19 opere paesaggistiche nelle quali lo sguardo attento dell’artista traccia una nuova visione di ciò che egli vede grazie ad una sensibilità particolarmente analitica.
“EntratƎ” è un gradito invito, appunto, ad entrare nel suo universo più intimo dove, in una lunga serie di paesaggi, prende forma e sostanza la sua vita ed abilità di artista. Questi paesaggi sono il frutto della frammentazione, e poi ricostruzione, non solo del proprio vissuto poetico interiore ma anche di quello più razionale e pratico dato, anche, dalla sua grande esperienza lavorativa di grafico, impaginatore, fotografo ed infine pittore.
L’Artista
Maurizio Pilò nasce a Faenza il primo maggio del 1957. Dopo il Diploma al Liceo Artistico di Ravenna frequenta l’Accademia di Belle Arti di Ravenna. Segue i corsi di Umberto Folli, Tono Zancanaro, Remo Muratore, Paolo Racagni, Vittorio D'Augusta, Eugenio Carmi e Gabriele Partisani. Conclude gli studi con una tesi dal titolo “Segno naturale, segno artificiale”, relatore il Prof. Claudio Spadoni.
A metà degli anni novanta stabilisce il suo studio a Santa Maria in Fabriago, piccolo borgo nella campagna romagnola vicino al fiume Santerno e iniziano le sue prime mostre di pittura.
Ha tenuto molte mostre collettive e personali.
Hanno scritto di lui: Giulio Guberti, Danilo Montanari, Angelamaria Golfarelli, Gino Gianuizzi, Raffaele Quattrone, Alberto Gross, Aldo Savini, Nicola Cavallini, Luca Donelli.