Maurizio Romani – Xlorisonia: Il Respiro dei Fiori
“Il Respiro dei Fiori – Xlorisonia” mette in mostra l’ultima inedita maniera della pittura di Maurizio Romani, attraverso composizioni floreali irreali, cerchi floreali che si librano nell’aria, evanescenti, delicati, ma non silenziosi, tanto che ne possiamo ascoltare il respiro e il fragore.
Comunicato stampa
Dal 2 al 14 Aprile, presso le sale espositive del MUSEO VENANZO CROCETTI, sarà in mostra “Xlorisonia: Il Respiro dei Fiori”, la personale del pittore e incisore Maurizio Romani.
L’esposizione organizzata dal MUSEO VENANZO CROCETTI con il contributo del MIC e promossa dall’Associazione Endeca Agitatore Culturale è a cura di Rosalba Rossi, con testi critici di Agnese Monaldi, Carla Ortolani, allestimento di Francesca Amadio e progetto grafico di Franco Mercuri.
Sabato 2 Aprile, l’inaugurazione della mostra avrà inizio alle ore 17:30 e sarà accompagnata da un benvenuto delle Cantine Bossanova di Controguerra (TE) e del Forno Sammarco di San Marco in Lamis (FG).
“Il Respiro dei Fiori - Xlorisonia” mette in mostra l’ultima inedita maniera della pittura di Maurizio Romani, attraverso composizioni floreali irreali, cerchi floreali che si librano nell’aria, evanescenti, delicati, ma non silenziosi, tanto che ne possiamo ascoltare il respiro e il fragore. Infiorescenze aggrovigliate di fiori ammassati, ma mai ammutoliti, l’uno accanto all’altro con disposizioni irreali, improbabili e delicate, rivelano la metafora della condizione umana. Racchiudono il duplice concetto di vita, di avvizzimento della stessa e restituiscono una costante idea di dissolvimento, di toni cangianti destinati a precipitare. Attraverso un viaggio introspettivo autentico, le composizioni di fiori di Maurizio Romani vogliono esprimere l’esigenza consapevole di avere a disposizione qualcosa che trascenda l’apparente grigia materialità dell’esistenza e ci avvii ai tesori mentali e spirituali di cui l’uomo è portatore. Così, “Xlorisonia” squarcia la spessa nebbia che blocca il dialogo tra psiche e corpo, dando ispirazione al cambiamento. Questi voli di fiori rivelano nessi e corrispondenze, perché per Maurizio Romani esistere è combattere ciò che ci nega.
Maurizio Romani è pittore e incisore. Nato a Roteglia (Reggio Emilia) nel 1955, vive e lavora in Abruzzo tra Giulianova e Campodino di Sant’Omero (TE) dove, immerso nella campagna abruzzese, si trova il suo laboratorio artistico.
Dagli anni degli esordi, l’artista si è evoluto in diverse direzioni, attraverso varie tecniche e generi pittorici. Molto apprezzato per le sue nature morte, caratterizzate da una superba perfezione tecnica e da un intenso lirismo, Romani si è, però, dedicato anche alla pittura sacra, sia con latecnica a olio, sia attraverso disegni a grafite su carta, dedicati al Cantico dei Cantici e presentati con una mostra itinerante approdata anche a Urbino alla Bottega Giovanni Santi, casa natale di Raffaello. Lo studio dell’arte figurativa dal dopoguerra a oggi lo hanno spinto a flettere il suo linguaggio nel genere del paesaggio, in cui si è cimentato con l’incisione: un paesaggio che non è una veduta, ma un soggetto di invenzione in cui la luce tersa arriva quasi a smaterializzare quanto rappresentato. Nel 2009, al Museo d’Arte dello Splendore di Giulianova, ha esposto la personale “Istanze Trascendenti”, con dipinti di grande formato in cui c’è una figurazione altamente poetica di un universo senza confini. Tra le ultime personali ricordiamo “Al Di Là Del Reale”, promossa dal comune di Casalgrande (RE) e “Apparizione Nella Mia Stanza”, in occasione dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, progetto Padiglione Italia della 54a Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, a cura di Vittorio Sgarbi. Nel 2020 alcuni dei suoi lavori sono entrati nel circuito dell’Art in Embassies, un ufficio all’interno del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti che promuove la diplomazia culturale attraverso mostre, collezioni permanenti e scambi di artisti.
MUSEO VENANZO CROCETTI, via Cassia nr. 492 - 00189 ROMA:
Il Museo Crocetti è una istituzione museale dedicata alla memoria dello scultore Venanzo Crocetti. Uno spazio ampio ed elegante che sorge nello stesso luogo dove l’artista Crocetti abitò ed ebbe il suo studio. Il Museo conserva un gran numero di opere dello scultore, esposte in cinque sale, su due piani; nel piano centrale un vasto salone ospita conferenze e rassegne di prestigio di artisti contemporanei e dell’arte moderna internazionale; nel piano interrato è situata una cappella corredata da statue, bassorilievi marmorei, candelabri ed un Crocifisso realizzati dallo stesso Crocetti.
Sempre nella parte centrale è visibile lo studio di Crocetti contenente sculture, cavalletti, gessi, disegni, luogo di grande fascino ed interesse. Il Museo si apre con una splendida porta in bronzo che presenta rilievi sul tema del lavoro dell’uomo di forte impatto emotivo.