Mauro Molinari – Luci della città
L’identificazione della società contemporanea globalizzata, inquadrata e inscatolata nella forma del Condominium (titolo della precedente mostra dell’autore), spersonalizzante e minacciosa, prende ora invece l’aspetto di una città specifica, la madre delle città, ovvero Roma Caput Mundi, consolante e fagocitante insieme, protagonista di grandi tele (Luci di Roma…Colosseo).
Comunicato stampa
L’identificazione della società contemporanea globalizzata, inquadrata e inscatolata nella forma del Condominium (titolo della precedente mostra dell’autore), spersonalizzante e minacciosa, prende ora invece l’aspetto di una città specifica, la madre delle città, ovvero Roma Caput Mundi, consolante e fagocitante insieme, protagonista di grandi tele (Luci di Roma…Colosseo). Ancora di più questa volta i personaggi si spostano dall’interno all’esterno, ovvero l’uomo recluso si trasforma ora in un Gulliver che si auto analizza, come incombente personaggio di un teatrino di marionette. Osserva le figure di ominidi come fossero farfalle o coleotteri spillati su un album, pupazzi animati (Casa del Jazz). L’azione e il movimento sulla scena sono meno minacciosi e aggressivi, la postura più leggera e fluttuante perché le figure, come folletti, si spostano quali acrobati di un circo più giocoso e terreno. A soppesare il tutto la nostra grande madre Mamma Roma, che assorbe e incorpora ogni cosa come maitresse infinita, incessante, millenaria guardona di accadimenti e miracoli (Roma). Come la meraviglia di questa pittura, fatta di azione e colore quale mai prima d’ora. La mente di Mauro Molinari elabora e sviluppa da anni un percorso lineare e sempre più riflessivo sulla realtà in trasformazione. Gli spazi contratti e dilatati, i suoi profili simbolici e quasi totemici, sono sempre più vivi e parlanti, tra un po’ usciranno dalla dimensione del quadro per muoversi tra noi, o forse lo sono già…in mezzo a noi.
Gianfranco Evangelista