Max Ferrigno – Bad Girl
Max Ferrigno classe 1977, nato a Casal Monferrato (Piemonte) ma da diversi anni palermitano d’adozione, noto per il suo stile unico, fatto da una commistione di suggestioni nipponiche, estetica manga e cinema, presenta la sua ultima collezione che prende il nome di “Bad Girl”.
Comunicato stampa
Sarà inaugurata sabato 28 gennaio alle ore 17:00, la personale di Max Ferrigno, allestita presso villa Cattolica a cura di Laura Francesca Di Trapani. Contestualmente si presenterà anche il libro : “MAX FERRIGNO - mise-en-scène di un artista dispettoso” edito da Serradifalco Editore e scritto da Laura Francesca Di Trapani. A presentare il volume alla presenza dell'autrice e dell'artista Danilo Maniscalco.
Max Ferrigno classe 1977, nato a Casal Monferrato (Piemonte) ma da diversi anni palermitano d’adozione, noto per il suo stile unico, fatto da una commistione di suggestioni nipponiche, estetica manga e cinema, presenta la sua ultima collezione che prende il nome di “Bad Girl”.
Nel lavoro di Ferrigno i personaggi dei cartoons, o le camgirl, o i protagonisti di saghe cinematografiche famose seducono lo spettatore, avvolgendolo in atmosfere colorate (decisamente dark nella prima parentesi pop surrealism e poi dai toni da sorbetto patinato), indossando una maschera che l’osservatore più attento e curioso farà cadere per scoprire il linguaggio cifrato e simbolico.La mostra è già stata esposta lo scorso luglio a Venezia a Palazzo Revedin Pisani e a dicembre a Catania presso Palazzo Asmundo di Gisira.
“La rappresentazione del femminile, preponderante nella ricerca di Ferrigno, trova in Bad Girl il suo ultimo capitolo” - spiega la curatrice Laura Francesca Di Trapani - “sono donne eroine che sovvertono le regole, vestite di quella sensualità mai volgare, ma semmai vicina all’immagine da lolita. La narrazione vive una fase di maggiore maturità, dialogando sempre più con quell’aspetto cinematografico a lui tanto caro”.
“Con BadGirl inizia una nuova fase, che si lega concettualmente e soprattutto iconograficamente alle Camgirl “– spiega Max Ferrigno - “Una collezione sperimentale dove avevo già abbandonato momentaneamente l’anatomia manga, per lavorare su un canone realistico. L’immaginario continua ad essere una piena celebrazione di questa icona femminile, che governa il mio mondo. Con uno sguardo alla letteratura giapponese che deriva dal revenge movie nipponico di fine anni 70 ed inizi anni 80. La mia musa è cazzuta, intelligente, forte, vendicativa, una donna capace di governare il potere. Da Lady Snowblood a Beatrix Kiddo, insomma la Donna che Vince su tutto”.
Sinossi.
Un volume narrativo e fotografico scritto dalla curatrice e storica dell’arte Laura Francesca di Trapani che racconta l’artista New Pop di origine piemontese MAX FERRIGNO e il suo percorso di ricerca, in capitoli che scandiscono le diverse fasi legate alla creatività dell’artista. Un libro che è frutto di un dialogo sincero tra l’autrice e l’artista che ripercorre gli ultimi dieci anni di carriera di MAX FERRIGNO tra scelte di vita personale ed evoluzione artistica. Dalla fascinazione per l’opera di Murakami che gli regala una nuova e decisiva visione pittorica, “iniziandolo” a quella che negli anni si affermerà come percorso artistico, alle suggestioni nipponiche di un universo basato su una cultura dell’effimero mediato però da uno sguardo occidentale, nutrendosi dalla riemersione di quella cultura televisiva e fumettistica (anime) anni 80 decisamente pop.