Max Marra – Materici equilibri

  • ROCCA

Informazioni Evento

Luogo
ROCCA
Piazza Braccio Fortebraccio , Umbertide, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

10,30/12,30 – 16,30/18,30; lunedì chiuso.

Vernissage
25/07/2015
Patrocini

promossa dal Comune di Umbertide con la collaborazione della Galleria Luca Tommasi Arte Contemporanea di Milano

Editori
SILVANA EDITORIALE
Artisti
Max Marra
Curatori
Giorgio Bonomi
Generi
arte contemporanea, personale

Pittore e scultore, si presenta con un percorso artistico che, pur con i necessari sviluppi, si offre omogeneo e rigoroso.

Comunicato stampa

Continua fino al 30 agosto la mostra di Max Marra Materici equilibri, promossa dal Comune di Umbertide con la collaborazione della Galleria Luca Tommasi Arte Contemporanea di Milano,
nei suggestivi spazi della Rocca di Umbertide a pochi chilometri da Perugia, curata da Giorgio Bonomi.
Max Marra, nato in Calabria nel 1950, ma da molti anni residente a Monza, è un artista che ha operato in Italia e all’estero. Pittore e scultore, si presenta con un percorso artistico che, pur con i necessari sviluppi, si offre omogeneo e rigoroso.
Ad Umbertide l’artista espone lavori recenti, tutti monocromi con una prevalenza di “bianchi”, uno dei colori d’affezione di Marra. Le opere sono “materiche”, cioè dalla superficie piana emergono, estroflesse e aggettanti, delle forme o degli intrecci di materiali plastici, sempre ordinati e regolati. Infatti Marra, dal giovanile informale, si è sempre più indirizzato verso un’arte “disciplinata”, “equilibrata”: la materia e il colore che potevano apparire gestuali e passionali, ora nei loro ritmi ed equilibri si dimostrano “pacificati” e “severi”.
Fra i colori, oltre al bianco, Marra predilige il blu, il giallo, il rosso e il nero: quest’ultimo è un’antica memoria visiva dei depositi di carbone nelle stazioni delle Ferrovie dello Stato di cui il padre dell’artista era un funzionario; ed ancora possiamo trovare un’altra “memoria dell’infanzia” nelle cuciture che costruiscono le forme compositive sulla superficie, infatti queste, oltre ad un richiamo al Burri dei “sacchi”, testimoniano il ricordo delle reti da pescatore che l’adolescente Marra vedeva sulla riviera calabrese della sua Paola.
La mostra, articolata su tutti i piani della Rocca, presenta una trentina di opere, anche di grande dimensione, e si pone, dopo la recente grande antologica al Museo d’Arte Contemporanea di Sofia in Bulgaria, come tappa importante nel percorso artistico dell’artista.
Accompagna la mostra un Catalogo edito da Silvana, con un testo del curatore, Giorgio Bonomi.