Max Papeschi – The best is yet to come
Un percorso espositivo che comprenderà tutte le sue opere più note, alcune riproposte in versione gigantesca, il nuovo progetto installativo Welcome to North Korea e la proiezione di video darte e del video musicale realizzato insieme a Maurizio Temporin per il singolo Its all DEVO di Gerald Casale.
Comunicato stampa
Otto anni di scandali, polemiche, successi mediatici e shows surreali, più di 50 mostre personali in tutto il mondo, una svastica gigante appesa sulla facciata di un palazzo, un video porno trasformato in opera darte, un matrimonio riparatore con la star della Disney, la vendita allasta di sua madre, unautobiografia grottesca pubblicata da Mondadori e la finta investitura ad ambasciatore della propaganda socio-culturale della Corea del Nord: tutto questo (e non solo) è Max Papeschi.
Votato alla sconsacrazione sistematica dei simulacri assolutisti di ogni genere, anche dello stesso anticonvenzionalismo dellarte contemporanea, con schiettezza comunicativa e ironico egocentrismo Papeschi festeggia il suo compleanno artistico con la mostra The Best Is Yet To Come! in collaborazione con Fondazione Maimeri, presso il M.A.C. di Milano, martedì 15 novembre 2016.
Un percorso espositivo che comprenderà tutte le sue opere più note, alcune riproposte in versione gigantesca, il nuovo progetto installativo Welcome to North Korea e la proiezione di video darte e del video musicale realizzato insieme a Maurizio Temporin per il singolo Its all DEVO di Gerald Casale. La star dei Devo, che sarà ospite donore alla serata dapertura, è oltretutto curatore della mostra insieme a Silvia Basta di Fondazione Maimeri, mentre la parte operativa dellevento è affidata a Flavia Vago, già project manager di Welcome to North Korea.
Per loccasione verrà edito da Fondazione Maimeri un catalogo antologico, distribuito gratuitamente durante il vernissage.
Vedremo il meglio di Papeschi, sicuri che il meglio debba ancora venire!
Working with the infamous Italian artist Max Papeschi was an exciting collaboration as satisfying as my early DEVO days.
Gerald Casale