Maya Kopitzeva – I colori della luce
Maya Kopitzeva è considerata una dei principali rappresentanti della Scuola di pittura di Leningrado e tra i più brillanti coloristi post-impressionisti russi della seconda metà del XX secolo.
Comunicato stampa
Maya Kopitzeva è considerata una dei principali rappresentanti della Scuola di pittura di Leningrado e tra i più brillanti coloristi post-impressionisti russi della seconda metà del XX secolo.
Nata nel 1924 in Georgia, ma cresciuta e formatasi a San Pietroburgo, Maya Kopitzeva vive un periodo particolarmente significativo del suo percorso artistico a Samarcanda in Uzbekistan, dove era stata trasferita l’Accademia durante la II guerra mondiale. Le insolite condizioni di vita, la singolarità e la bellezza dell’architettura uzbeka rimasero senza dubbio impresse nella memoria della giovane pittrice, così come il soggiorno presso la dacia accademica vicino a Volochek nella regione di Tver’ (1953), dove iniziò l’autentica fioritura del suo talento pittorico. Nelle sue opere, infatti, si rintracciano sia il senso dei colori e delle decorazioni dell’arte islamica assimilati a Samarcanda sia l’eco di una natura incontaminata e viva conosciuta durante la permanenza alla dacia dei pittori.
E “vivissime” sono paradossalmente le sue nature morte, protagoniste della mostra, perché non rientrano nelle anguste cornici del genere. Mai sceniche e di tale potenza pittorica e poetica da suscitare, nonostante il rigore compositivo celato dietro un’apparente casualità, impressioni sensoriali di particolare vitalità. Lo spettatore rimane colpito dall’originalità complessiva della composizione e dagli accostamenti di colori decisi, rafforzati da spesse pennellate dinamiche.
Tra i numerosi riconoscimenti ufficiali, nel 2001 viene insignita del titolo di Artista Emerito della Federazione Russa.
Il museo e centro espositivo “Peterburgskiy Khudozhnik” di San Pietroburgo ha dedicato un’importante e ampia retrospettiva a Maya Kopitzeva dal 20 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021.