Mbu-69 – Una questione di stile

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA LA TELACCIA
Corso Inghilterra 51 10138 , Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

venerdì, sabato e domenica 10:30-12:30/16:00-19:00

Vernissage
07/02/2020

ore 18

Artisti
MBU-69
Curatori
Francesco Mutti
Generi
arte contemporanea, personale

La Galleria d’Arte Malinpensa by La Telaccia incontra il percorso di uno degli artisti pop italiani più accattivante degli ultimi anni.

Comunicato stampa

Con grande entusiasmo, la Galleria d’Arte Malinpensa by La Telaccia incontra il percorso di uno degli artisti pop italiani più accattivante degli ultimi anni: dal 7 al 9 febbraio 2020, la storica galleria torinese apre infatti le proprie sale a un’arte contemporanea fresca e frizzante con il progetto UNA QUESTIONE DI STILE, one sgot event a cura di Francesco Mutti del fantomatico artista italiano MBU-69. Tra i più talentuosi esponenti della corrente Neo Pop internazionale, MBU-69 ha dalla sua una scelta espressiva unica che si fonda sulle molteplici possibilità neo-narrative e artistiche possedute dall'illustrazione occidentale di grande firma. Con i lavori selezionati dalla sua produzione e quelli realizzati ad hoc per la Galleria d’Arte Malinpensa by La Telaccia, MBU-69 reinterpreta i grandi maestri del disegno italiano, da Guido Crepax a Milo Manara, da Sergio Zaniboni a Tiziano Sclavi, da Fernando Fusco a Luciana e Angela Giussani, da Magnus a Mauro Boselli, Stefano Casini e molti altri. Grandi lavori tratti da edizioni speciali e dalla collezione privata dell'artista che egli seziona, sacrificandola senza possibilità di appello, con diligente sapienza: da TEX e Dylan Dog a Nathan Never e Diabolik; ma anche interventi su strisce storiche di Batman e Superman nonché sull'eccellenza del fumetto erotico italiano, con celebri brani tratti da Valentina e Miele. Scene piccanti celate dietro il mito dell'eroe, donne bellissime e dal fascino assoluto e uomini figli di un'epoca senza timori, simbolo di un'Italia che aveva in sé il germoglio del cambiamento.

A questo contesto, MBU-69 applica la propria inconfondibile firma, un nuovo e sovversivo taglio narrativo che si sviluppa mediante la complessa tecnica del ri-collage: cioè la riconfigurazione di ciascuna tavola originaria in bianco e nero come tessuto strutturale imprescindibile e indipendente dal passato, basata sulla propria identità di collezionista in tal senso e forgiata su una personale riflessione sul sacrificio (MBU-69 non utilizza fotocopie ma solo i propri originali storici, compiendo una selezione invasiva che è irreversibile). A ciò si aggiunge l'inserzione della singolarità del colore primario come puro suggerimento orientativo nello sviluppo letterario della nuova storia; mentre alla fine legatura è consegnato il simbolo di aggregante materico e, dunque, culturale oltre che avvallo statico delle intere composizioni.

Le opere resteranno negli spazi della galleria di Torino per una tre giorni del tutto eccezionale: tre giorni nei quali la forza espressiva nuova e dirompente di MBU-69 farà saltare tutti gli schemi, tra uno sguardo allo stile italiano più puro e uno al sottile confine segnato dalla dimensione erotica dei propri protagonisti.
La Galleria d’Arte Malinpensa by La Telaccia, attiva fin dal 1972 per merito di Giuliana Papadia e oggi diretta assieme alla figlia Monia Malinpensa, rappresenta una delle realtà storiche della città di Torino per quanto riguarda l’arte contemporanea. Costantemente presente a fiere ed expo d’arte nazionali e internazionali, è promotrice ufficiale della “Biennale Internazionale d’Arte” di Montecarlo-Principato di Monaco, con il patrocinio dell’Ambasciata Italiana. Da sempre scrupolosamente impegnata e selettiva nella ricerca di nuovi artisti emergenti, mette esperienza e serietà a disposizione dei propri collezionisti, attraverso progetti espositivi di qualità sia artistica che culturale, per un investimento assistito che prosegua negli anni. Tra le più longeve gallerie italiane, ha sede nel quartiere Cit Turin del capoluogo piemontese, in uno spazio organizzato secondo tre livelli espositivi, contemporanei e multifunzionali, progettati dallo Studio di Architettura Geo Arch di Andrea Cicconi e Pierpaolo Peirolo.