Memento Mori
Una nuova tappa espositiva tra arte, architettura, antichità e contemporaneo alla scoperta del meraviglioso Borgo di Ponzano Romano e ai suoi incantevoli scorci naturalistici.
Comunicato stampa
Il PRAC Centro per l’Arte Contemporanea del Comune di Ponzano Romano giunge a un anno di attività ed è lieto di annunciare il giorno domenica 13 novembre alle ore 10.00 l’apertura della nuova stagione espositiva con una mostra itinerante Memento Mori a cura di Graziano Menolascina.
Una nuova tappa espositiva tra arte, architettura, antichità e contemporaneo alla scoperta del meraviglioso Borgo di Ponzano Romano e ai suoi incantevoli scorci naturalistici. Un vero e proprio itinerario, che vede protagoniste le opere degli artisti Giuseppe Gallo, Paolo Grassino, Myriam Laplante, Felice Levini, Artan (Shalsi) Leonardo Petrucci, Sergio Ragalzi, Pietro Ruffo, Arcangelo Sassolino, Marco Tirelli, Sandra Vásquez de la Horra, Joel Peter Witkin.
Un racconto ispirato alla famosa frase che trova le sue origini nell’antica Roma, “ricordati che sei un uomo” proprio quando i generali trionfanti e vincitori di teatri bellici tornavano a casa, correndo il grande rischio di diventare superbi e lasciarsi andare dalle manie di grandezza. Concetto che divenne famoso nella pittura cristiana popolare, in particolare nel periodo storico della Controriforma. Infatti il memento mori iniziò così ad essere raffigurato con un teschio, il quale veniva costantemente accostato alla raffigurazione della natura morta.
Il loro percorso non ha limiti geografici e culturali ma insieme creano un illusorio teatro globale dell’arte. Un viaggio immaginifico che prende forma da visioni estatiche comuni, associazioni spaventose e collegamenti irrazionali fra realtà fisiche tangibili e reazioni emotive incontrollate, il tutto immerso in un contesto magico di forme oniriche e di psichedeliche e sconcertanti allucinazioni. opere multiformi, incentrate su una sorprendente e inaspettata trasformazione drammatica, che da formazioni gestuali, sfociano in figure misteriose, bizzarri slittamenti di senso ed associazioni in continua mutazione. E’ una scena misteriosa, uno spazio specifico, incredibilmente poetico, enigmatico, in cui accadono fatti sorprendenti, un palcoscenico sul quale compaiono figure, fantasmi del presente e del passato. Un circolo magico, oscuro dove il colore nero prevale, ricco di allusioni e riferimenti, luoghi lontani dove si verificano eventi. Qui si manifestano atti caotici e casuali, come caos originario, in una lotta incessante senza differenze.
Un pretesto, la tematica, per stimolare e dare libera reinterpretazione agli artisti, differenti di generazione nazionalità ed estrazione culturale, insieme per dare vita, attraverso le loro opere, a molteplici letture e dialoghi, creando un ponte che unisce il mondo antico a quello contemporaneo.
Le sale di Palazzo Liberati accoglieranno installazioni e opere site-specific di Giuseppe Gallo, Myriam Laplante, Leonardo Petrucci, Pietro Ruffo, Arcangelo Sassolino, Marco Tirelli, Sandra Vásquez de la Horra e Joel Peter Witkin. La Chiesa di Santa Maria ad Nives allestita con una grande installazione di Paolo Grassino. Inoltre Piazza Salvo d’acquisto ospiterà una scultura di ben dieci metri realizzata da Sergio Ragalzi.