Meraviglioso….
Meraviglioso….ma come non ti accorgi di quanto il mondo sia meraviglioso.. Ispirandosi al noto brano di Domenico Modugno, il leit motiv che ha guidato la selezione delle opere è la meraviglia.
Comunicato stampa
Dal 10 giungo al 10 Luglio la Fondazione VOLUME! Presenta una rassegna di video
arte, che per cinque settimane vedrà i lavori di cinque artisti inserirsi negli spazi
di via San Francesco di Sales, per indagare le varie declinazioni di questo
complesso linguaggio e le sue molteplici potenzialità.
In questa ottica, sono stati invitati, Ruth Proctor, Rä di Martino, Luca Trevisani,
Luca Manes e Assaf Shoshan, che si susseguiranno nella programmazione ogni
martedì.
Ispirandosi al noto brano di Domenico Modugno, il leit motiv che ha guidato la
selezione delle opere è la meraviglia, intesa sia come capacità di osservare la
realtà con stupore, passione e ironia, sia come volontà di denunciare o porre
l'attenzione su dettagli poco visibili.
Ruth Proctor artista londinese, aprirà dal 10 al 12 giugno il programma della
rassegna con tre video, uno dei quali realizzato appositamente per la mostra,
intitolato Something wonderful will happen.. Ironia e citazioni, dalle atmosfere
legate all'estetica anni '20, attraversano la produzione dell'artista sin dai suoi
esordi. Il video, come materia che esprime al meglio l'idea di movimento continuo
è scelto per dare perfetta forma alle performance che l'artista cattura su pellicola.
Seguirà dal 17 al 19 giugno Rä di Martino, artista che gioca col mezzo
cinematografico, scomponendone le dinamiche e mettendone in discussione non
solo il linguaggio ma anche i meccanismi che internamente lo costituiscono.
Preponderante in tutte le sue opere è il tentativo di dare al tempo un ritmo
personale, sospendendolo e dilatandone talvolta la dimensione, in un
immaginario che supera ogni definizione.
Dal 24 al 26 giugno Luca Trevisani presenta un corpus di video realizzati nel corso degli ultimi anni, dal forte carattere scultoreo. Questo lavoro affronta tematiche
come la trasformazione della materia e il rapporto con la natura, vista come
flusso di eventi governati da una processualità osmotica e complessa. Attingendo
dalle fonti più inaspettate, come testi scientifici, letteratura e storia ne restituisce i
meccanismi attraverso la potenza e la spettacolarità delle immagini.
Dal 1 al 3 luglio sarà la volta di Luca Manes, Il cui lavoro mescola le peculiarità
linguistiche della fotografia e del video, evidenziando le forme di rappresentazione
del tempo e dello spazio.
Entrambi i lavori esposti riflettono su questo dualismo anche attraverso la
rielaborazione di tecniche utilizzate dai pionieri del cinema. Uno sguardo che da
forma a livelli e strati più complessi della semplice percezione della realtà e dello
spazio-tempo.
Dall'8 al 10 luglio chiuderà la rassegna Assaf Shoshan. fotografo e videomaker
israeliano, trapiantato in Francia e attualmente in residenza a Villa Medici.
Il suo lavoro racconta storie di persone che vivono al confine, ritraendo situazioni
di difficoltà con intenti non propriamente documentaristici. L'artista parte dalla
sua stessa storia per riportare atmosfere in grado di suscitare una naturale
immedesimazione e di stimolare una più ampia riflessione socio-politica .