Mes amis les peintres philosophes
Lavori di piccolo formato, disegni e alcuni multipli compongono questa collezione d’artista (anonimo), costruita negli anni, ove opere acquistate si sommano ad opere donate, o ricevute in «baratto», di artisti famosi o neno noti, che hanno operato complessivamente dagli inizi del XX secolo ad oggi.
Comunicato stampa
Joseph Beuys, Alighiero Boetti, Giuseppe Chiari, Claudio Cintoli, Gianluca Cosci, Dadamaino, Pierluigi Freisa, Lucio Fontana, Emilio Isgrò, Yves Klein, Richard Long, Urs Luthi, René Magritte, Fabio Mauri, Nino Migliori, Giancarlo Norese, Marcello Pecchioli, Chiara Pergola, Carol Rama, Mimmo Rotella, Lucio Saffaro, Emilio Tadini, Tato, Franco Vaccari, Ben Vautier, Luigi Veronesi.
Lavori di piccolo formato, disegni e alcuni multipli compongono questa collezione dartista (anonimo), costruita negli anni, ove opere acquistate si sommano ad opere donate, o ricevute in «baratto», di artisti famosi o neno noti, che hanno operato complessivamente dagli inizi del XX secolo ad oggi. Il titolo della mostra riprende unespressione di Charle Baudelaire, che in una lettera (datata lunedì 23 dicembre 1861, e in seguito pubblicata in Correspondance, ed. La Pléïade) scriveva tra laltro: «Je prépare un gros travail qui sappellera Les Peintres philosophes, Les Peintres qui pensent, ou quelque chose d'approchant». Tale definizione è un poco il filo rosso che unisce questi accostamenti.