Metamorfosi. Percorsi oltre la forma
Marignana Arte presenta un nuovo progetto nello spazio principale della galleria mettendo in relazione i lavori di quattro artisti rappresentati che si confrontano sul tema della metamorfosi.
Comunicato stampa
Metamorfosi. Percorsi oltre la forma
Artisti: fuse*, Yojiro Imasaka, Silvia Infranco, Giulio Malinverni
Dall’ 11 marzo al 6 maggio 2023
Vernissage sabato 11 marzo ore 18.00
Galleria Marignana Arte
Dorsoduro, 141, Rio Terà dei Catecumeni, Venezia
Marignana Arte presenta un nuovo progetto nello spazio principale della galleria mettendo in relazione i lavori di quattro artisti rappresentati (fuse*, Yojiro Imasaka, Silvia Infranco, Giulio Malinverni) che si confrontano sul tema della metamorfosi.
Il termine metamorfosi indica letteralmente tutto ciò che va oltre la propria forma. Tale concetto assume significati molto diversi in base al contesto in cui viene usato. È decisamente più specifico se applicato in campo scientifico, dove riguarda precisi cambiamenti di strutture organiche dovute ai processi evolutivi che li determinano. Ma la categoria di metamorfosi viene spesso usata in contesti estranei alle leggi della biologia o della botanica: nell'arte, nella letteratura, ma anche nel discorso comune indica, ad esempio, la profonda trasformazione che un essere umano o un'intera cultura possono vivere. Le metamorfosi studiate dalle scienze sono processi che seguono leggi specifiche, mentre le metamorfosi espresse dalle arti sono libere perché non sono dettate da leggi naturali, ma dal libero volere dell'artista. Ma se nel mondo classico e medievale la metamorfosi è sempre legata a una volontà divina e sacra e nella modernità alla sfera individuale e intima del soggetto, nelle opere in mostra la trasformazione non riguarda più il sacro e neppure la pura soggettività, ma investe invece il problema della tecnica e della relazione tra uomo, arte e natura.
Mentre Yojiro Imasaka cerca di fissare l'immagine di una natura ancora preservata dalle violente trasformazioni indotte dalla tecnica umana, i fuse* pongono la tecnica come strumento d'analisi e di espressione estetica delle continue trasformazioni della realtà. Il problema della tecnica in relazione alla metamorfosi è anche al centro della ricerca di Giulio Malinverni, che riflettendo sulla relazione tra luce e materia nel fare pittorico, mostra la dimensione onirica del divenire, un tipo di trasformazione che dalla realtà dei sensi si rivolge alle infinite possibilità dell'immaginazione. I lavori di Silvia Infranco, nei quali l'uso della cera “travalica il tempo” o “sospende e preserva” una superficie dal proprio vissuto, si situano esattamente tra i due poli del discorso, mostrando al tempo stesso l'ineluttabile movimento che trasforma il reale e lo sforzo artistico di fissare e proteggere l'elemento materiale dal suo divenire.
La mostra sarà accompagnata da un testo critico di Carlo Sala.