Meteorite in Giardino 12

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE MERZ
Via Limone 24, Torino, Italia
Date
Dal al
Vernissage
14/06/2019

ore 21.30

Curatori
Maria Centonze, Willy Merz
Generi
arte contemporanea, performance - happening, musica, concerto
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La dodicesima edizione della rassegna di arte visiva e musica “Meteorite in Giardino” a cura di Maria Centonze e Willy Merz comprende, a partire dal 14 giugno, quattro appuntamenti che si svolgono negli spazi esterni della Fondazione Merz.

Comunicato stampa

La dodicesima edizione della rassegna di arte visiva e musica “Meteorite in Giardino” a cura di Maria Centonze e Willy Merz comprende, a partire dal 14 giugno, quattro appuntamenti che si svolgono negli spazi esterni della Fondazione Merz.

Il ciclo di eventi, che prende nome dal titolo di un’opera di Mario Merz del 1976, vede quest’anno protagonisti prestigiosi artisti visivi e importanti interpreti musicali.

La prima serata, 14 giugno, vede protagonisti l’artista Michele Tiberio e i musicisti Sergio Azzolini, Diego Chenna, Diego Cantalupi e Francesco Galligioni.

L’opera di Michele Tiberio Indivisibile sei dall’ombra, a meno che di notte, a meno che sott’acqua è un’installazione e un orologio solare, un dispositivo millenario che permette di misurare e contemplare il fluire del tempo. L’artista, ispirandosi al romanzo Moby Dick di Herman Melville, riflette in maniera intima sulla solitudine, sull’incertezza del viaggio, sullo scorrere del tempo, e sui cambiamenti che queste esperienze possono provocare nel profondo dell’animo umano.

Il programma musicale segnerà anch’esso lo scorrere del tempo, attraverso stili ed epoche musicali diversi, dal Barocco alla musica contemporanea. Un viaggio affidato ad eccellenze del panorama europeo, per scoprire uno strumento, il fagotto, dalle grandi possibilità espressive e dalle ricche sfaccettature non così conosciute nel panorama concertistico.

L’appuntamento del 19 giugno è interamente dedicato all’artista e musicista Alessandro Librio che esegue una performance dal vivo, connessa all’installazione video-sonora Zefir-0 per pattini a rotelle, quartetto d’archi e vento. Il lavoro è l’esito di una ricerca portata avanti dall’artista dal 2012 e volta a studiare la possibile interazione tra suono e natura. I pattini a rotelle microfonati e gli strumenti ad arco (2 violini, 1 viola e 1 violoncello), suonati tramite la velocità e pressione del vento, avranno quattro accordature differenti pensate appositamente per l'esecuzione della partitura, eseguita all'interno di una pista da pattinaggio professionale, anch'essa microfonata.

La serata del 27 giugno è affidata agli artisti Invernomuto, duo composto da Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi, con una sessione di Black Med, un progetto di ricerca in fieri e una piattaforma online creata dagli artisti.

Punto di partenza dell’intero lavoro è il Mar Mediterraneo, un tempo percepito come un’entità capace di aprire a scambi e comunicazioni, e diventato oggi lo scenario di accesi contrasti geopolitici, zona critica, campo di battaglia tra identità sempre più complesse. Basandosi sulla reinterpretazione della studiosa Alessandra Di Maio della teoria del “Black Atlantic” e applicata al Mediterraneo, Black Med prova a intercettare le traiettorie sonore che ne attraversano l’area.

La sessione di questa serata è composta da un DJ set e una serie di slide proiettate e contenenti spunti teorici e approfondimenti dei brani suonati; esplora diverse possibilità di movimento del suono, toccando argomenti quali l’utilizzo alternativo delle tecnologie, migrazioni, periferie e comunicazione inter-specie.

Protagonisti dell’ultimo appuntamento, 4 luglio, sono l’artista di origine cilena, Hernán Pitto Bellocchio con l’installazione Host Specific e i musicisti Enrico Bronzi, violoncello e Francesca Sperandeo, pianoforte.

L’opera di Hernán Pitto Bellocchio rievoca elementi naturali, e in particolare le foreste del sud del Cile con i suoi alberi millenari.

L’installazione è costituita da un moltiplicarsi di fili d’acciaio che generano una rete di infinite comunicazioni, con una struttura che riprende la forma di una pianta rampicante nell'aria.

In questo modo l’opera diventa una sorta di organismo di fibre delicate tra la terra e il cielo, un apparato radicale che si appropria progressivamente degli ambienti esterni della Fondazione.

Immerso tra le connessioni dell’opera di Pitto Bellocchio, Enrico Bronzi, violoncellista da tempo presente nelle più importanti scene musicali, cerca di condurre il pubblico, insieme al pianoforte di Francesca Sperandeo, attraverso le trame musicali di due opere fondamentali, quali le Sonate di Debussy e Prokofev.

PROGRAMMA

14 giugno ore 21.30

Michele Tiberio “Indivisibile sei dall’ombra, a meno che di notte, a meno che sott’acqua”

Sergio Azzolini, fagotto – Diego Chenna, fagotto - Diego Cantalupi, tiorba – Francesco Galligioni, violoncello

19 giugno ore 21.30

Alessandro Librio “Zefir-0”

27 giugno ore 21.30

Invernomuto “Black Med”

4 luglio ore 21.30

Hernán Pitto Bellocchio “Host specific”

Enrico Bronzi, violoncello - Francesca Sperandeo, pianoforte