Miao. Costumi e gioielli dalla Cina del Sud
In occasione della ricorrenza dei 700 anni dalla morte di Marco Polo, il Museo d’Arte Orientale di Venezia dedica una mostra alle popolazioni miao della Cina.
Comunicato stampa
Dal 16 dicembre 2023 al 28 aprile 2024
il Museo di Arte Orientale di Venezia ospiterà la mostra
Miao. Costumi e gioielli dalla Cina del Sud
La presentazione alla stampa è in programma
venerdì 15 dicembre 2023 alle 12:00
al Museo di Arte Orientale di Venezia
Inaugurazione venerdì 15 dicembre, dalle 18:00 alle 20:00
Entrata libera fino ad esaurimento dei posti disponibili
Con la partecipazione straordinaria della cantante lirica Dafne Tian Hui
Apertura al pubblico dal 16 dicembre 2023
Miao. Costumi e gioielli dalla Cina del Sud
A cura di Marta Boscolo Marchi
Museo d’Arte Orientale di Venezia, 16 dicembre 2023 – 28 aprile 2024
In occasione della ricorrenza dei 700 anni dalla morte di Marco Polo, il Museo d’Arte Orientale di Venezia dedica una mostra alle popolazioni miao della Cina. Nel 1270 Marco Polo aveva visitato le province di Yunnan e “Cugiu” (probabilmente il Guizhou), annotando le peculiarità delle popolazioni che vi erano stanziate.
Ancora oggi i miao e gli altri gruppi minoritari, riconosciuti dal governo cinese sin dai primi anni Cinquanta, mantengono con orgoglio la propria lingua, la propria cultura e la propria identità.
I miao esprimono al meglio le loro abilità artigiane nella realizzazione di tessuti e dei ricami, dove applicano tecniche antichissime come la calandratura, la tintura a riserva, la produzione del feltro di seta. Questo patrimonio, che non è solo materiale ma è costituito anche da saperi di un tempo remoto, si tramanda di generazione in generazione e riflette la Weltanschauung di queste popolazioni, la loro estetica e i loro valori.
Motivi decorativi come la farfalla, madre mitologica, il fantastico uccello che covò le uova da lei deposte, che diedero vita ai primi miao, il drago, creatura benevola, nelle sue diverse forme, raccontano il culto degli antenati e la ricca tradizione orale di miti, leggende e storie.
Il lungo lavoro di raccolta e coltivazione delle materie prime necessarie, i laboriosi procedimenti di tessitura, tintura, apprettatura, plissettatura, confezionamento dei capi svelano un sistema di vita sopravvissuto nel tempo in un fragile equilibrio, oggi costantemente minacciato dall’espansione del turismo.
Grazie al generoso prestito di Franco Passarello, instancabile collezionista di tessili provenienti da tutto il mondo, e della Società Geografica Italiana, che ha inviato alcuni preziosissimi album illustrati che gli imperatori della dinastia Qing (1644-1911) avevano commissionato per conoscere le popolazioni dei territori più lontani, è possibile presentare al più vasto pubblico i tratti salienti di una cultura complessa e multiforme.
La mostra è interamente sostenuta dalla Direzione regionale Musei Veneto e ha il patrocinio dell’Istituto Confucio di Venezia e della Società Geografica Italiana.