Michael Fliri / William E. Jones
Due mostre personali: AniManiMism di Michael Fliri e Holes in the Historical Record di William E. Jones.
Comunicato stampa
Michael Fliri
AniManiMism
via Stradella 1–4
magine rimossa dal mittente. Michael Fliri, AniManiMism, 2017
Michael Fliri, My private fog II, 2017
Siamo felici di annunciare AniManiMism, terza personale di Michael Fliri in galleria. La sede di via Stradella 4 ospiterà la video installazione a quattro canali che dà il titolo alla mostra, realizzata ed esposta in occasione della grande mostra personale dell'artista al Cultuurcentrum Mechelen in Belgio, nel 2017. In questo lavoro Fliri raggiunge una grande forza poetica ed evocativa legata alla metamorfosi: le mani, muovendo una maschera realizzata in materiale trasparente, creano un gioco di ombre proiettate su un telo. Di fronte a questa “danza” lo spettatore è testimone delle infinite possibilità di creazione di immagini. La metamorfosi è protagonista anche della nuova serie fotografica My Private Fog II, esposta nello spazio di via Stradella 1. L'artista prosegue così lo sviluppo del tema dell’incontro volto-maschera, dei suoi mutamenti e delle nuove possibili creazioni che questa unione può generare. Il respiro dell’artista, infatti, modificando il livello di trasparenza della maschera, diminuisce esponenzialmente la visibilità del volto stesso creando un’immagine che, memore dei paesaggi che contraddistinguono il luogo di nascita e di residenza dell’artista, il Sud Tirolo, allude ad altre forme, come cristalli, ghiacciai e pendii rocciosi innevati.
William E. Jones
Holes in the Historical Record
via Stradella 7
magine rimossa dal mittente. William E. Jones, Triptych of Killed Group
William E. Jones, Triptych of Killed Group Portraits (Carl Mydans), 2018 (dettaglio)
Nello stesso periodo di mostra William E. Jones presenterà Holes in the Historical Record, la sua terza personale in galleria. Per realizzare il video e le fotografie in mostra, Jones si è servito dell’enorme quantità di immagini custodite dalla Library of Congress di Washington. La mostra, infatti, è incentrata sui "killed negatives" (negativi uccisi) della Farm Security Administration. Tra il 1935 e il 1944 questa agenzia federale americana si occupò anche della documentazione fotografica della recessione agricola dilagante negli USA. A capo dell'iniziativa era Roy E. Stryker, che decideva quali fotografie fossero adatte alla pubblicazione, e distruggeva con un foro quelle ritenute sconvenienti o difettose. Tra i fotografi coinvolti nel progetto spiccano i nomi di Ben Shahn, Walker Evans e Dorothea Lange, le cui fotografie "uccise" da Stryker sono rimaste ignote per decenni. Una selezione di scatti di questi grandi fotografi (il cui nome compare nei titoli delle opere) è presentata da Jones nel video e nei dittici e trittici seguendo un criterio formale/estetico o tematico. In questa nuova mostra, come già nelle due precedenti del 2010 e del 2015, il punto di partenza è la ricerca e lo studio delle fonti contraddistinte da un acuto senso critico e dall’alto valore intellettuale.