Michael Kenna – Abruzzo
Le sue fotografie misteriose, spesso realizzate all’alba o nelle ore buie della notte, si concentrano soprattutto sulla interazione tra il paesaggio naturale e le opere dell’uomo.
Comunicato stampa
Michael Kenna
Considerato il fotografo di paesaggio più importante della sua generazione, Michael Kenna osserva il nostro mondo in un modo del tutto fuori dal comune da più di 45 anni. Le sue fotografie misteriose, spesso realizzate all'alba o nelle ore buie della notte, si concentrano soprattutto sulla interazione tra il paesaggio naturale e le opere dell'uomo. Kenna è sia un fotografo diurno che notturno, affascinato dalle ore del giorno in cui la luce è nel suo punto più duttile. Con esposizioni notturne che durano fino a dodici ore, le sue fotografie spesso registrano particolari che l'occhio umano non è in grado di percepire.
Kenna è particolarmente famoso per la dimensione intima della sua fotografia e il suo meticoloso stile di stampa personale. Lavora con mezzi fotografici tradizionali, non digitali. Stampe artigianali in bianco e nero squisitamente lavorate a mano, riflettono un senso di raffinatezza, di rispetto per la storia e un’originalità approfondita. Le fotografie di Kenna sono state esposte in mostra in più di settecento gallerie e musei di tutto il mondo, e sono incluse in collezioni permanenti di celebri istituzioni come: The BibliothèqueNationale, Parigi; Il MetropolitanMuseum of Photography, Tokyo; La National Gallery, Washington, D.C .; Il Museo d'Arte di Shanghai e il Victoria and Albert Museum di Londra.
Sul lavoro di Kenna sono stati pubblicati oltre cinquanta cataloghi di mostre e monografie, tra cui: Michael Kenna – Una Retrospettiva Ventennale (Treville, 1994 e Nazraeli Press, 2000); Impossibile dimenticare (Marval e Nazraeli Press, 2001); Giappone (Nazraeli Stampa e Treville Edizioni, 2003); Retrospettiva Due (Nazraeli, e Treville Edizioni, 2004); Michael Kenna - Una Retrospettiva (BnF, 2009); Immagini del Settimo Giorno (Skira, 2010); La Cina (Poste e Telecom Press, 2014); Francia (Nazraeli Press 2014); Forme del Giappone (Prestel - Random House, 2015).
Nel 2001 Kenna è stato nominato Cavaliere dell'Ordine delle Arti e delle Lettere dal Ministero della Cultura in Francia. Nato a Widnes, in Inghilterra nel 1953, attualmente vive a Seattle, Washington, USA, e continua a fotografare in tutto il mondo.
L’Abruzzo visto da Michael Kenna
L’Abruzzo è conosciuto come “regione verde d’Europa”, per via del suo sistema di parchi e riserve naturali che tutela più di un terzo del proprio territorio; presenta uno dei più alti indici di biodiversità in Europa ed è tra le aree floristicamente più ricche nel mondo. Michael Kenna è stato notevolmente colpito dalla magnificenza dell’Abruzzo, dalla sua diversità paesaggistica e dall’intrigante stile di vita che ancora si coglie in vaste aree della regione, dove il rapporto tra l’uomo e la natura sembra riaffiorare da un lontano passato. Qui lui ha trovato un'identità culturale che altrove, in gran parte, si sta perdendo sotto i colpi della globalizzazione e della comunicazione istantanea. Kenna ha fotografato rovine medievali, antichi borghi e un paesaggio ricco di coltivazioni tradizionali; ha vagato attraverso luoghi sereni e poetici in cui è ancora possibile fermarsi a meditare, godendo della bellezza rigenerante del silenzio, mentre si coglie il senso della storia trasmesso da questi paesaggi.
Il patrimonio culturale abruzzese, unito agli impressionanti scenari naturali, si presta oggi come in passato ad evocare suggestioni romantiche, tanto da aver storicamente attirato molti artisti internazionali del paesaggio, soprattutto nel XIX secolo. Tra coloro che sono venuti in Abruzzo vi sono pittori di spicco come i francesi Jean Joseph Xavier Bidauld (1758-1846) e Jean BaptisteCamilleCorot (1796-1875), il tedesco Jakob PhilippHackert (1737-1807) e lo svizzero Abraham Louis RodolpheDucros (1748-1810), tutti molto noti negli ambienti del Grand Tour. Tuttavia, è stato il pittore di paesaggio inglese Edward Lear (1812-1888) che ha lasciato una delle più importanti testimonianze sui paesaggi romantici della regione. In seguito, anche MauritsCornelis Escher (1898-1972) ha realizzato famosi paesaggi del posto. Michael Kenna dunque si inserisce perfettamente in questo ricco filone storico di celebri paesaggisti internazionali che hanno lavorato in Abruzzo.
Le tematiche delle opere di Kenna
Spesso il lavoro di Kenna evoca le suggestioni del Romanticismo. Per esempio, nelle sue fotografie di paesaggi rurali storici si ravvisa un'aura di malinconia, che accompagna i ricordi del passato. Le sue immagini di rovine suscitano i sentimenti dello scorrere del tempo, dei legami in continua evoluzione tra storia e natura. Suggestioni romantiche si potrebbero provare nell’osservare le sue sublimi visioni di montagne selvagge, che svelano un "orrore dilettevole": cieli tempestosi, cime innevate e ciuffi turbolenti in infiniti mari di nuvole, danno un brivido di pericolo, sia pur senza un rischio reale. Queste immagini servono a farci sentire piccoli e fragili rispetto alla magnificenza della natura e ci trasmettono una sensazione equivoca di piacere e paura. Sublime è lo sguardo sulla natura infinita e possente, ma pacifica, nella sua fotografia “Distant Mountains”. I castelli medievali ed i borghi pittoreschi avvolti nelle nebbie, circondati da atmosfere vaporose, sovrastati da cieli agitati da nuvole minacciose, creano anch’essi un legame tra il Romanticismo e la realtà. I borghi arroccati sulle montagne o adagiati sui versanti delle colline, ricoperti di olivi, colpiscono per il loro armonico rapporto con la natura circostante e il loro aspetto antico. Spesso questi insediamenti sono millenari, come nel caso di Loreto Aprutino la cui storia risale a più di duemila anni.
Gli alberi sono tra i protagonisti preferiti di Kenna e in questo lavoro ci offre sorprendenti visioni dalle rigorose geometrie concepite dall'uomo che ridisegnano il paesaggio, quali file di alberi, di pali e di strutture balneari.
Kenna è affascinato dalle astrazioni interessanti, dalle composizioni grafiche e dai soggetti con potenzialità visive ed evocative, fornendo una rappresentazione del soggetto scevra da intenti descrittivi, ma rivolta a una sua comprensione emotiva rivelata attraverso i sentimenti e le sensazioni.
Infatti, la sua missione sembra essere di riconoscere e apprezzare lo spirito di un paesaggio, per poi presentarlo nel carattere poetico del suo linguaggio fotografico. Yvonne Meyer-Lohr scrive che "Espansività. Immobilità. Vuoto. Spazio. Sviluppo. Cambiamento. Generosità. Riduzione. Semplicità. Forma" sono aspetti cruciali dell’espressione artistica di Kenna. A favore del vuoto, aggiunge che "La semplicità e la chiarezza sono creati da spazi vuoti. Essi forniscono la libertà di tempo necessaria per essere in grado di assorbire una vasta gamma di pensieri e sentimenti ... Ciò offre lo spazio per la propria immaginazione, per la grazia e la bellezza delle piccole cose, per il rivelarsi di ciò che sta nel mezzo. Nelle sue fotografie, Michael Kenna crea pienezza dal vuoto, lui rende visibile l'invisibile".
Un esempio di questo modo di lavorare è dato dall'immagine di Kenna del "Trabocco Punta Le Morge", dove la linea dell'orizzonte che separa il mare dal cielo è invisibile, offrendo una visione surreale del luogo, con il trabocco che sembra essere sospeso nel vuoto, come in un sogno.
Spesso, le composizioni di Kenna mostrano un paesaggio che dialoga con un cielo movimentato, dove si notano particolari avvenimenti, come ad esempio un tramonto lunare o una curiosa formazione di nubi. Queste fotografie sono generalmente realizzate all'alba o al tramonto, tra le fasi della luce e del buio, del giorno e della notte, con l’utilizzo di lunghi tempi di esposizione. In questo modo Kenna cattura effetti visivi che l'occhio umano non può cogliere.
L'Abruzzo ritratto da Kenna è una terra di sentimenti primari, in cui si scoprono molti valori di Kenna. La maggior parte di questi paesaggi ci lascia con un senso della storia e vaghi ricordi del passato. Forse le nubi scure e minacciose che si agitano su di essi e le atmosfere vagamente cupe riscontrabili in molti di questi gioielli paesaggistici, lasciano intendere anche un senso di preoccupazione dell’autore per il futuro. Il passato è sicuramente molto importante per Kenna, è una fonte di nutrimento e non è casuale la sua scelta del monòcromo come forma di espressione artistica; insiste ancora nel fare piccole stampe, fatte a mano, ai sali d'argento e l'articolazione della scala tonale cromatica rappresenta più che un’allusione al lavoro pittorialista del passato.
Kenna ci offre vedute dell’Abruzzo che sono già state molto fotografate e dipinte, ma le sue interpretazioni poetiche personali apportano nuove emozioni e sensazioni ai suoi soggetti. Ruth Bernhard ha scritto nel 1991, "Le fotografie di Michael sono isole di serenità e di silenzio in un mondo rumoroso e caotico ... Le sue stampe sono squisitamente seducenti, esperienze spirituali, simili alla poesia o alla musica ... Colpiscono accordi cupi inoltre contengono una luce mistica che è allo stesso tempo malinconica e luminosa ... ". Molti anni dopo, queste stesse parole potrebbero essere utilizzate per descrivere giustamente l’ultimo lavoro di Michael Kenna sull’Abruzzo.
Vincenzo de Pompeis
Marzo, 2017
Tratto dal libro “Abruzzo. Photographs by Michael Kenna”, edito da Nazraely Press; edizione giapponese della Shuppan – Kyodosha.
La mostra
ABRUZZO
Fotografie di Michael Kenna
8 luglio – 8 settembre 2017
A CURA DI Vincenzo de Pompeis
PROMOSSA DA Fondazione dei Musei Civici di Loreto Aprutino
PATROCINIO Comune di Loreto Aprutino
SEDE Palazzo Casamarte, Via del Baio, Loreto Aprutino (PE)
ORARI dal martedì alla domenica, ore 10.00-13.00 e 18.00-21.00
È possibile effettuare visite fuori dell’orario di apertura per gruppi, su prenotazione.
BIGLIETTO € 10,00(Il biglietto, oltre alla mostra di MichalKenna, include l’ingresso al Museo Acerbo delle Ceramiche di Castelli e al Museo dell’Olio).
I bambini fino a 8 anni entrano gratuitamente.
BIGLIETTO RIDOTTO€ 7,00(da 8 a 23 anni - over 65 – gruppi superiori a 10 persone)
I Musei Civici di Loreto Aprutino sono convenzionati con il Touring Club Italiano, con il FAI, con l'Archeoclub d'Italia e con EURO26, pertanto i loro Associati hanno diritto all'ingresso con biglietto ridotto, previa presentazione della tessera valida per l'anno in corso.
INAUGURAZIONE: 8 luglio
ore 18.00apertura di mostra e musei
ore 20.00book signing - Michael Kenna
Il lavoro Abruzzo di Michael Kenna è stato eseguito nel 2015 e 2016; sono stati percorsi 5.700 Km attraverso i paesaggi delle quattro province abruzzesi e realizzate immagini che spaziano dai picchi prossimi ai 3000 mt, dei rilievi più alti della Penisola fino alla costa dei trabocchi, passando attraverso un mosaico paesaggistico tra i più ricchi d’Italia.
La mostra presenta più di 80 fotografie in bianco e nero, dispostelungo un percorso espositivo suddiviso in 4 sezioni:paesaggio rurale, costa, montagna e borghi e castelli. Nella sala introduttiva Michael Kenna viene presentato e inquadrato nel filone storico di artisti internazionali che hanno visitato e ritratto il paesaggio abruzzese.
Ottantadue anni dopo le stampe dell’olandese M.C. Escher,Abruzzo è il primo grande lavoro di un artista internazionale sul paesaggio abruzzese.La mostra presenta alcune tra le sue immagini a più forte impatto emotivo realizzate in Italia e la sua primaproduzione interamente dedicata ad una regione del Paese.
www.abruzzomichaelkenna.it
https://www.facebook.com/Fondazione-dei-Musei-Civici-di-Loreto-Aprutino-101203460477465/
Il libro
Abruzzo di Michael Kenna
Bilingue (italiano/inglese), cartonatocon custodia, 30x32 cm, 80 pagine.La monografia è pubblicata in concomitanza con la mostra. Stampato in bicromia, Abruzzopresenta 65 immagini inedite. Il volume è a cura di Vincenzo de Pompeis.
Stampato in 2.500 copie. Edito da Nazraeli Press. Una edizione giapponese è pubblicata in contemporanea da Shuppan-Kyodosha.
Il curatore
Vincenzo de Pompeis è Presidente della Fondazione dei Musei Civici di Loreto Aprutino. Ha lavorato per anni nell’industria della cinematografia naturalistica internazionale, collaborando alla realizzazione di documentari prodotti per varie emittenti straniere. Nel corso della sua attività di direzione di istituzioni museali regionali, ha curato numerose mostre per diversi musei, tra cui l’Hermitage, i Musei Capitolini ed il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza. È autore di più di trenta pubblicazioni in molteplici settori di ricerca.
Come Presidente della Fondazione dei Musei Civici di Loreto, in collaborazione con altri curatori, ha ideato nel 2012 “Loretoview”, primo festival di fotografia di paesaggio in Italia,
Lo spazio
Il palazzo Casamarte rappresenta una delle residenze nobiliari più significative di Loreto Aprutino, nonché un’emergenza di sicuro rilievo nel novero dell’architettura civile abruzzese tra ‘700 e ‘800.
Appartenente ai baroni Casamarte, casato venuto dalla Corsica in Abruzzo alla fine del ‘700 a seguito delle campagne napoleoniche (ma di origine sorrentina), il palazzo subisce sulla metà del secolo XIX una radicale trasformazione in chiave neoclassica tramite l’accorpamento di edifici preesistenti, frutto dell’intervento dell’architetto ed ingegnere Francesco Valentini (1824-1888), al quale si deve il ridisegno di altri palazzi insistenti sulla via del Baio, come palazzo Valentini e palazzo Acerbo.