Michael Rotondi – 20 anni
La mostra Michael Rotondi 20anni si sviluppa su una frase sentita spesso dall’artista nelle conversazioni tra curatori e artisti, “L’artista per essere tale deve durare per lo meno vent’anni”.
Comunicato stampa
MICHAEL ROTONDI
20anni
solo show
presente pubblicazione a tiratura limitata a 100 copie firmate.
Inaugurazione Venerdì 5 Maggio 2023 h.18:00
dal 5 al 31 Maggio 2023
MERC @ ONE
spazio popolare con-temporaneo
Via Buontalenti n.83/83 A
Livorno
Mostra aperta dal Martedì al Sabato dalle h.16:30 alle h.19:30.
Il Venerdì dalle h.10 alle h.13 e dalle h.15:30 alle h.19:30.
Domenica e Lunedì su appuntamento.
Con la collaborazione curatoriale di Mercemarcia
il contributo del The Cage
Col Patrocinio Dell’Assessorato alla Cultura e Del Comune di Livorno.
Avevo solo vent'anni
Avevo solo vent'anni
Avevo solo vent'anni
Io quando avevo vent'anni ero uno stronzo
(The Zen Circus)
La mostra Michael Rotondi 20anni si sviluppa su una frase sentita spesso dall'artista
nelle conversazioni tra curatori e artisti, "L'artista per essere tale deve durare per lo
meno vent'anni".
Tra le gallerie di Milano, i bar, i vernissage, all'estero, in trasferta, in viaggio, a quelle tante cene tra il 2007 e il 2022 con breve pausa del lockdown. Tra le chiacchiere, le discussioni sui lavori, la propria ricerca, i cocktail e le birrette, questa frase si è stigmatizzata dentro di lui diventando elemento di riflessione e concept di espressione.
Rotondi vede questi 20 anni del lavoro di un artista come una forma di resistenza al tempo che corre, e resilienza agli eventi che, come una forte onda d'urto, travolgono la vita minando continuamente proprio a quel "fare" arte.
L'Italia, la cultura, la resistenza. Da quando inizia il suo percorso nell'arte visiva tanti sono stati gli artisti e le artiste conosciuti. Tanti sono scomparsi, molti fanno altro o hanno rinunciato per troppe pressioni, troppe delusioni. Alcuni, con l'ossessione di fare strategia,
si sono ritrovati con nulla, per poi sparire lo stesso, anche dopo traguardi importanti, come la partecipazione a biennali. Il morso della vita addosso, la comparsa sul mercato dell’artista intraprendente, imprenditore di sé, il mainstream, l'artist star. Un cammino torbido, tra finti amici, ladri e stregoni. Ma anche un posto dove trovare i propri simili, creare rapporti, sinergie ed amori che durano per sempre.
La consapevolezza di quello che si è e dove portare la propria ricerca.
Insomma 20 anni di carriera.
Nel 2003 a Livorno la prima personale dal nome "Uh-60" e nel 2023 una celebrazione dell'arte, della propria ricerca, della riconciliazione con la propria città, la provincia cronica di cui parlano i Baustelle, e la volontà di donare al centro di Livorno uno spazio temporaneo che riporti la cultura in una zona piegata dalla crisi.
Piazza Cavallotti, dove il Mercato delle Vettovaglie, storico mercato coperto costruito a fine '800, è quell'edificio sempre operativo che si affaccia sul Fosso Reale.
Una zona con una storia fortissima:
lo studio che nel 1909 avrebbe affittato Modigliani scolpendo quelle teste che si racconta fossero state buttate nel fosso, e dove nel 1984 quello stesso quadrante fù teatro della famosa storia della beffa.
Sempre in via Buontalenti Rotondi affitta per un mese un vecchio negozio su più piani dove costruisce una mostra da zero, occupandosi di allestire, comunicare, scrivere, autofinanziandosi, pur di portare la sua esperienza in mezzo ad un quartiere dai mille odori dove tutti passano e sono passati, dove la mattina è vivo e la sera è deserto, buio, con tanti spazi sfitti.
Questa esperienza diventa un nuovo tassello nella ricerca dell'artista che narra continuamente di memorie personali e collettive, dedicandosi al rapporto tra le diverse forme espressive, ragionando sull'intimità dell'essere umano. Per l'occasione esporrà un'installazione dei suoi ultimi lavori su carta da pacchi, verrà anche allestita una zona dello spazio con video fatti nel tempo, spesso frutto di laboratori didattici multimediali
e creati a più mani.
Un percorso trasversale che medita sullo spazio espositivo come unico habitat espressivo dove far convivere diverse esperienze. La passione per il disegno in bianco e nero e la contaminazione musicale, sempre presente nella sua ricerca.
Durante il mese di permanenza, nella zona del Mercato Coperto di Livorno, Rotondi inviterà amici musicisti, scrittori ed artisti ad interagire con le sue opere organizzando eventi in divenire.
Un progetto in progress dove il processo è già parte della mostra. Tutto sinonimo di work in progress e site specific. Cresciuto negli anni '90 ritorna all'origine partendo dal sistema indipendente e dell'autoproduzione dove lo spazio espositivo non convenzionale è un'epifania.
Sulla sua pagina instagram aggiornerà in tempo reale gli eventi che promuoverà all'interno della mostra strada facendo.
Michael Rotondi Nasce a Bari nel 1977; dopo tanti anni di militanza a Milano adesso vive e lavora a Livorno, dove è cresciuto. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Firenze, partecipa a numerose mostre collettive e personali. Tra le collettive si ricordano: Biennale di Praga, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Biennale Italia-Cina, Biennale di Teheran, Premio Cairo al Palazzo Reale di Milano, Manifesta 12 Palermo, PAV Torino; ha esposto anche a Berlino, Valona, New York, Londra.
Tra le personali si segnalano mostre a Mumbai, India; Varsavia, Museo MAC di Lissone ed una grande mostra pubblica a Napoli di cui la pubblicazione edita per Iemme Edizioni porta il nome di "Ca piogg' dint' 'o cor' ". È stato finalista al Premio Arte Laguna e al Premio Cairo. Ha alle spalle diverse pubblicazioni personali e collettive. Col gruppo Wurmkos ha fatto una performance al Museo del '900 di Milano per il progetto MIAbito. Ha curato diverse mostre di giovani artisti e lavori come il progetto itinerante sul disegno da cui è nato un libro "Sto disegnando !!!". Ha collaborato con numerosi spazi indipendenti e curato animazioni e video per diversi gruppi musicali e cantautori volti all'autoproduzione e al circuito indipendente. Ha scritto per riviste indipendenti sull’arte visiva e la musica.
instagram: www.instagram.com/mycallrounds/