Michalis Pichler – Exposition littéraire autour de Mallarmé
Exposition littéraire ruota intorno alla ri-lettura e ri-scrittura del mallarmiano Un Coup de Dés jamais n’abolira le Hasard, rivisitando con vari media un’icona dell’avanguardia.
Comunicato stampa
Kunstverein Milano ha il piacere di presentare Exposition littéraire autour de Mallarmé, prima personale italiana di Michalis Pichler. Il titolo richiama quello che nel 1969 Marcel Broodthaers diede alla sua mostra al Wide White Space di Anversa (Belgio). Exposition littéraire ruota intorno alla ri-lettura e ri-scrittura del mallarmiano Un Coup de Dés jamais n'abolira le Hasard, rivisitando con vari media un’icona dell’avanguardia. In mostra anche il film Une Seconde d'Éternité, e un angolo di lettura, dedicato ai “greatest hits”.
L’opera di Michalis Pichler Un Coup de Dés jamais n'abolira le Hasard. SCULPTURE è una copia fedele dell’edizione del 1914 della poesia di Stéphane Mallarmé, dove però tutte le parole sono state tagliate al laser, seguendo la disposizione tipografica di Mallarmé. Girando le pagine, i tagli generano giochi di ombre.
La versione di Pichler entra in dialogo con le edizioni di Broodthaers e di Mallarmé, che scrisse Un Coup de Dés jamais n'abolira le Hasard. POÈME nel 1897, e vide la sua poesia pubblicata dalla rivista Cosmopolis. Egli lasciò moltissime note sulla composizione tipografica, ma le sue istruzioni furono seguite solo 16 anni dopo la sua morte, nel 1914. Nel 1969 Marcel Broodthaers riprese l’opera in tre variazioni di Un Coup de Dés jamais n'abolira le Hasard. IMAGE, sostituendo le parole con strisce nere. Una versione in vetro di Un Coup de Dés jamais n'abolira le Hasard. SCULPTURE di Pichler, è presentata in mostra come installazione spaziale, o libro-da-attraversare, sebbene privo di testo. Grazie alla sua “strategica illegibilità” (Craig Dworkin) essa sembra affermare quello che Jacques Derrida chiamerebbe "un testo, e cioè, una leggibilità senza significato”.
C’è anche una pianola che suona una composizione vagamente aleatoria. La pianola a-cavallo-del-secolo sta effettivamente suonando Un Coup de Dés jamais n'abolira le Hasard. MUSIQUE: è la musica creata dal movimento di un ‘tracker roll’ di 288 mm sui versi-spazi-vuoti ritagliati da Pichler.
Un angolo di lettura presenta una serie di libri prodotti nel contesto della seria di opere sotto il label“greatest hits”. Secondo Pichler, "se un’opera parafrasa un predecessore storico o contemporaneo specifico nel titolo, nello stile e/o contenuto, questa tecnica è ciò che chiamerei un “greatest hit”" Predecessori illustri includono Charles Baudelaire, Mel Bochner, Marcel Broodthaers, Ulises Carrion, Katsushika Hokusai, Stéphane Mallarmé, Monsanto Company, Gabriel Dante Rossetti, Ed Ruscha, Seth Siegelaub, Gertrude Stein, Max Stirner e il The New York Times. I “greatest hits” sono stati presentati lo scorso anno da Printed Matter, Inc. Uno dei “greatest hits” di Pichler in mostra è una pellicola 8mm, Une Seconde d'Éternité. Nel 1970 Marcel Broodthaers presentò il film Une Seconde d‘Eternité (D’après une idée de Charles Baudelaire), una pellicola 35mm, dove scrisse le sue iniziali “MB” in 24 frames, così da formare un secondo. Pichler ha riversato gli stessi frames in una 8mm, dove per fare un secondo bastano 18 frames. Nel risultato finale si legge “MP” – le iniziali di Pichler – seppure nella scrittura di Broodthaers.
In Coup de Dés (collection), Pichler riunisce in mostra un gran numero di edizioni dell’opera iconica di Mallarmé e altre edizioni storiche e contemporanee, comprese le appropriazioni di altri autori quali Jérémie Bennequin, Bernard Chiavelli, Jim Clinefelter, Mario Diacono, Cerith Wyn Evans, Ernest Fraenkel, Elsworth Kelly, Michael Maranda, Guido Molinari, Aurelie Noury e Eric Zboya. La collezione comprende anche un gruppo di pubblicazioni varie (Backgammon tutorials, pulp ficiton, e libri militari) che presentano la frase “Coup de Dés” in copertina, senza riferimento esplicito a Mallarmé. Coup de Dés (collection) è in divenire e aperta a proposte.
Accompagna la mostra la pubblicazione delle Dichiariazioni sull’appropriazione, traduzione italiana degli Statements on Appropriation e il ‘flipbook’ Une Seconde d'Éternité, pubblicato per l’occasione da Kunstverein Publishing e greatest hits; la grafica è a cura di Zirkumflex, Berlino.
Michalis Pichler si è formato come scultore sul sito conservativo dell’Acropolis Monuments di Atene. Ha conseguito la laurea in Architettura alla Technical University di Berlino e si è diplomato in Belle Arti alla Art School Berlin-Weissensee. È co-fondatore e organizzatore di Miss Read: The Berlin Art Book Fair e di Conceptual Poetics Day. Lavora come artista concettuale, poeta, editore, sul confine immaginario tra arte visiva e letteratura. Maggiori informazioni qui.
Una monografia del lavoro di Pichler dal titolo MICHALIS PICHLER: Thirteen years: The materialization of ideas è stata pubblicata nel 2015 per Printed Matter, Inc. in collaborazione con Spector Books.
Kunstverein Milano è un'associazione culturale itinerante per la presentazione, la ricerca e la produzione di arte contemporanea. Fondata nel 2010, fa parte di una rete internazionale di “Kunstvereins in franchise” con sede ad Amsterdam, New York e Toronto, ed è diretto da Katia Anguelova, Alessandra Poggianti e Andrea Wiarda.
Con la collaborazione di:
Exposition littéraire è gentilmente ospitata da Il Lazzaretto, una giovane e dinamica Associazione Culturale di Milano che ha come scopo principale quello di generare idee, aggregare persone e creare opportunità di lavoro in ambito culturale.
Kunstverein Milano ringrazia per la preziosa collaborazione: Zirkumflex, Berlin, Mariella Guzzoni, Il Lazzaretto, Elsa Acierno, Michele Giulini e tutti membri e amici di Kunstverein