Michela Martello – Just Love
Grandi tele che scendono dal soffitto in una sinuosa striscia continua accolgono i visitatori e li invitano ad un percorso che può essere svolto senza una visione preferenziale.
Comunicato stampa
Michela Martello (nata a Grosseto nel 1965)
Artista multidisciplinare la cui ricerca è influenzata da fonti tradizionali e contemporanee. Dal 1996 vive e lavora a New York, dove collabora spesso con Pen & Brush, un'associazione che sostiene il lavoro delle donne nell'arte letteraria e visiva. Le opere della Martello sono umanistiche, accessibili e costantemente caratterizzate dall'uso del simbolismo. Riunisce le influenze tradizionali e contemporanee di una varietà di tecniche, media, temi e culture per creare un'arte che raggiunge un linguaggio estetico universale che fonde i secoli e supera i confini culturali.
Ha esposto le sue opere in diverse istituzioni pubbliche e gallerie private internazionali, tra cui ricordiamo: Weight of Happiness (Tibet House Museum, NY, 2014); Transcending Tibet (Trace Fondation, NY, 2015); Domesticity Revisited (Pen&Brush, NY, 2015); Time Zone (MAAM, Roma, 2015); Overlap-Life tapestries (A.I.R. gallery, Brooklyn, 2017) Super SHE (Galleria Giovanni Bonelli, Milano, 2018). Progetti di arte pubblica: The Wave Walk (La Mer, 2017); WoodenWallsProject (Asbury park NJ 2016/17/18); Solo-Future is Goddess (Pen&Brush, NY, 2017); Ingombri L'Altro Altrove, (Museo MACRO Roma, 2019) ; Art Point, (Museum Of Modern Art Tainan, Taiwan, 2020 ); Eternal Swoon, in collaborazione con Pen+Brush e Monmouth Arts (Wooden Walls Public Art Project, Asbury Park, NJ, 2022), (Tristate Italian Art Prize, Italian Embassy, NYC,SpringBreakArtShow Fair, The Camp gallery, NYC, 2023), (JUST LOVE, Pen + Brush, NYC, Galleria Giovanni Bonelli, Milan
LOVE, Tsenpo Museum, Tibet, China, 2024)
La Galleria Giovanni Bonelli di Milano è lieta di ospitare nei propri spazi la seconda personale dell’artista newyorkese di adozione Michela Martello. La nuova mostra, intitolata “JUST LOVE”, si sviluppa nello spazio espositivo secondo un allestimento immersivo e avvolgente che invita lo spettatore ad entrare fisicamente in un altro mondo, diverso da quello oltre la soglia della galleria. Grandi tele che scendono dal soffitto in una sinuosa striscia continua accolgono i visitatori e li invitano ad un percorso che può essere svolto senza una visione preferenziale, infatti, grazie allo speciale materiale in fibra leggerissima -che ricorda la carta di riso-, gli interventi pittorici possono essere apprezzati su entrambi i lati delle tele con un effetto “ghost painting” estremamente intrigante e armonioso.
“(...) Accanto a questo mondo, dove noi viviamo, ce n’è sempre un altro. Fino a un certo punto possiamo anche entrarci e- se siamo molto attenti- tornare indietro sani e salvi. Ma superato un certo limite, è impossibile venirne fuori. (...)”
Haruki Murakami, Kafka sulla spiaggia