Michelangelo Frammartino – Alberi
Una cineistallazione che gioca con il passato e con il presente.
Attraverso la macchina da presa, trasforma in realtà qualcosa che era sprofondato nella dimensione non materiale della memoria.
Comunicato stampa
Molti anni fa nel paese di Satriano di Lucania alcuni uomini usavano
ricoprirsi d’edera fino a diventare irriconoscibili, erano i romiti,
uomini – albero, espressione di un antico culto arboreo, risalente
al Medioevo. Camminavano con un bastone, al quale era legato un
ramo di pungitopo o di ginestra e bussavano alle porte delle case per
ricevere elemosina.
ALBERI è una cineistallazione che gioca con il passato e con il presente.
Attraverso la macchina da presa, trasforma in realtà qualcosa che era
sprofondato nella dimensione non materiale della memoria.
Dal passato al presente, dalla finzione alla realtà, dall’invisibile al
visibile, dalla memoria al cinema, ALBERI rompe la dimensione del
tempo, dando vita a un ciclo infinito.