Michelangelo Pistoletto – Color and Light. The Lastest Works
Galleria Continua ha il piacere di presentare nei suoi spazi espositivi di Roma, all’interno del prestigioso albergo The St. Regis Rome, “COLOR AND LIGHT, THE LASTEST WORKS”, una nuova mostra di Michelangelo Pistoletto.
Comunicato stampa
Galleria Continua ha il piacere di presentare nei suoi spazi espositivi di Roma, all’interno del prestigioso albergo The St. Regis Rome, “COLOR AND LIGHT, THE LASTEST WORKS”, una nuova mostra di Michelangelo Pistoletto. Questa personale costituisce una delle tappe di un grande progetto che attraverserà il mondo coinvolgendo le otto sedi di Galleria Continua, ognuna delle quali ospiterà una mostra dell'artista durante tutto il 2023, anno del 90° compleanno del Maestro. Si tratta di un progetto intercontinentale, teso a mettere in luce l’arte di Pistoletto in ogni sua declinazione, dalla genesi a oggi. Sarà il racconto di un percorso attraverso le epoche: i momenti salienti della sua carriera e la lunga collaborazione con la galleria. Galleria Continua lo celebra come uno dei più importanti esponenti dell'Arte Povera e dell'arte contemporanea con un susseguirsi di personali su scala mondiale: dal 27 maggio a Galleria Continua / San Gimignano; dal 27 maggio a Galleria Continua / Cuba; dal 3 giugno a Galleria Continua / Les Moulins; dal 23 giugno a Galleria Continua / Roma; dal 23 giugno a Galleria Continua / Paris; dal 28 ottobre a Galleria Continua / São Paulo; dal 15 novembre a Galleria Continua / Beijing e dal 18 novembre a Galleria Continua / Dubai.
La mostra che Michelangelo Pistoletto presenta a Roma raccoglie un nucleo di nuove opere comprese nel ciclo “Color and Light”. Iniziata nel 2014, “Color and Light” promuove i concetti sviluppati dall'artista nel gruppo intitolato “Black and Light” (al quale lavora dal 2007) e tocca temi che attraversano l'intera sua opera.
Nel lavoro di Michelangelo Pistoletto, gli specchi costituiscono un’immagine del mondo, tanto degli uomini e della società quanto dello spazio-tempo. “Mi sembra chiaro che lo spazio in cui si attua questa riflessione non è né limitato né esclusivamente individuale, ma è lo spazio cosmico della totalità e quindi di tutti,” afferma l’artista e prosegue, “Rompere lo specchio equivale ad arrestare il prolungamento dello spazio e del tempo, e dunque della realtà. Così come avviene con l’immagine fotografica fissata su i “Quadri specchianti”.
In questo ciclo Pistoletto introduce nello specchio chiaro e nello specchio scuro un nuovo elemento, la juta. Questo materiale riconnette la superficie specchiante alla tela suo primo periodo quando iniziò come pittore usando una tela di juta dipinta. Queste ultime opere sono il perfetto equilibrio tra l’inizio dell’attività e dell’esperienza che l’artista ha acquisito attraverso i decenni della sua carriera artistica.
In “Color and Light” la rottura controllata dello specchio crea una visione contemporanea della natura virtuale delle immagini riflesse e della corporeità della materia. Di questa serie Pistoletto ha detto: “È un lavoro di specchi rotti ma in maniera ordinata. In uno specchio sono compresi i disegni prodotti dalle rotture dello specchio stesso e questi disegni formano un puzzle. Il grande specchio è rotto e ogni pezzo assume una propria individualità. La figura universale dello specchio si divide e moltiplica con la rottura e il taglio divenendo un innumerevole quantità di figure singole ogni frammento di specchio può essere considerato come una persona che è parte del grande specchio, cioè della società . La società è come un grande specchio”.
Protagonista del rinnovamento dell’arte italiana e internazionale nei cruciali anni ’60, instancabile sperimentatore delle potenzialità espressive dei materiali più eterogenei, in un sincretismo che riunisce il classico e il contemporaneo in una sintesi inedita tra ragione e poesia, a Michelangelo Pistoletto lo scorso maggio è stato conferito il titolo di Accademico d’Onore da parte dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. In un estratto della motivazione del premio si legge: “Pistoletto ha ribadito il valore più caro a una comunità accademica, quello della formazione dei giovani artisti e della trasmissione collettiva di valori che siano, al tempo stesso, creativi e civili, che cioè pongano al centro dell’azione artistica e culturale una positiva trasformazione della società e il destino stesso della Terra”.
Michelangelo Pistoletto nasce a Biella nel 1933. Inizia a esporre nel 1955 e nel 1960 tiene la sua prima personale alla Galleria Galatea di Torino. La sua prima produzione pittorica è caratterizzata da una ricerca sull’autoritratto. Nel biennio 1961-1962 approda alla realizzazione dei Quadri specchianti, che includono direttamente nell’opera la presenza dello spettatore, la dimensione reale del tempo e riaprono inoltre la prospettiva, rovesciando quella rinascimentale chiusa dalle avanguardie del XX secolo. Con questi lavori Pistoletto raggiunge in breve riconoscimento e successo internazionali, che lo portano a realizzare, già nel corso degli anni Sessanta, mostre personali in prestigiose gallerie e musei in Europa e negli Stati Uniti. I “Quadri specchianti” costituiranno la base della sua successiva produzione artistica e riflessione teorica.
Tra il 1965 e il 1966 produce un insieme di lavori intitolati “Oggetti in meno”, considerati basilari per la nascita dell’Arte Povera, movimento artistico di cui Pistoletto è animatore e protagonista. A partire dal 1967 realizza, fuori dai tradizionali spazi espositivi, azioni che rappresentano le prime manifestazioni di quella “collaborazione creativa” che Pistoletto svilupperà nel corso dei decenni successivi, mettendo in relazione artisti provenienti da diverse discipline e settori sempre più ampi della società. Tra il 1975 e il 1976 realizza nella Galleria Stein di Torino un ciclo di dodici mostre consecutive, Le Stanze, il primo di una serie di complessi lavori articolati nell’arco di un anno, chiamati “continenti di tempo”, come “Anno Bianco” (1989) e “Tartaruga Felice” (1992).
Nel 1978 tiene una mostra nel corso della quale presenta due fondamentali direzioni della sua futura ricerca e produzione artistica: “Divisione e moltiplicazione dello specchio” e “L’arte assume la religione”. All’inizio degli anni Ottanta realizza una serie di sculture in poliuretano rigido, tradotte in marmo per la mostra personale del 1984 al Forte di Belvedere di Firenze. Dal 1985 al 1989 crea la serie di volumi “scuri” denominata Arte dello squallore. Nel corso degli anni Novanta, con Progetto Arte e con la creazione a Biella di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto e dell’Università delle Idee, mette l’arte in relazione attiva con i diversi ambiti del tessuto sociale al fine di ispirare e produrre una trasformazione responsabile della società. Nel 2003 è insignito del Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia. Nel 2004 l’Università di Torino gli conferisce la laurea honoris causa in Scienze Politiche. In tale occasione l’artista annuncia quella che costituisce la fase più recente del suo lavoro, denominata Terzo Paradiso. Nel 2007 riceve a Gerusalemme il Wolf Foundation Prize in Arts, “per la sua carriera costantemente creativa come artista, educatore e attivatore, la cui instancabile intelligenza ha dato origine a forme d’arte premonitrici che contribuiscono ad una nuova comprensione del mondo”.
Nel 2010 è autore del saggio Il Terzo Paradiso, pubblicato in italiano, inglese, francese e tedesco. Nel 2012 si fa promotore del Rebirth-day, prima giornata universale della rinascita, festeggiata ogni anno il 21 dicembre con iniziative realizzate in tutto il mondo. Nel 2013 il Museo del Louvre di Parigi ospita la sua mostra personale “Michelangelo Pistoletto, année un - le paradis sur terre”. In questo stesso anno riceve a Tokyo il Praemium Imperiale per la pittura.
Nel maggio del 2015 la Universidad de las Artes de L’Avana gli conferisce la laurea honoris causa. Nello stesso anno realizza un’opera di grandi dimensioni, intitolata “Rebirth”, collocata nel parco del Palazzo delle Nazioni di Ginevra sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.
Nel 2017 viene pubblicato il suo testo Ominiteismo e Demopraxia. Manifesto per una rigenerazione della società.
Nel 2021 viene inaugurato a Cittadellarte l’Universario, spazio espositivo in cui l’artista presenta le sue più recenti ricerche, e nel dicembre del 2022 è pubblicato il suo ultimo libro, La formula della creazione, in cui ripercorre i passi fondamentali e l’evoluzione del suo intero percorso artistico e della sua riflessione teorica.
Galleria Continua ha sede all'interno del prestigioso hotel The St. Regis Rome, con il quale dal 2018 ha presentato lavori di artisti internazionali del calibro di Loris Cecchini, Pascale Marthine Tayou, Sun Yuan & Peng Yu, Hans Op De Beeck, Ai Weiwei, per citarne alcuni. Insieme collaborano anche con Città dell’Arte Fondazione Pistoletto con la quale spesso ospitano workshops e talks per bambini in età scolare. Dal 2022 Galleria Continua è parte attiva di Arte di Vivere il festival dedicato a arte, musica e cucina per la città di Roma organizzato dal St. Regis Rome.