Michele Di Donato – Non Luoghi
Un “non-luogo” è la negazione stessa dello spazio, un luogo di passaggio privo di una sua identità. Sono stazioni o autogrill, spazi deserti costruiti solo per mettervi dentro materia umana. Michele Di Donato ce lo fa vedere sottovoce con una poesia in bianco e nero magicamente sospesa nel tempo.
Comunicato stampa
Dei versi “rubati” ad una canzone di Franco Battiato, “I treni di Tozeur” che mi sembrano di poter riuscire a tradurre in parole l'essenza di alcuni frames che portano il titolo di “Non-luogo”. A “dipingerli” con maestria l'occhio di Michele Di Donato.
La sua arte non si ferma, però, solo al semplice atto di fotografare e fissare i suoi “non-luoghi” in pochi frames: vi è molto di più, ma andiamo con ordine.
Un “non-luogo” è letteralmente la negazione stessa dello spazio. Di primo acchitto tutto ciò potrebbe passare per un gran bel paradosso ma non è del tutto così. Oggi, infatti, i “non-luoghi” sono luoghi di passaggio privi, nei fatti, di una loro identità.
I “non-luoghi” sono stazioni di treno o metropolitane, autogrill, sottopassaggi, a volte spiazzi deserti contornati da casermoni costruiti senza principi di bellezza o armonia, solo per mettervi dento “materia umana”. E già, qui l'uomo è stato completamente spogliato della sua materia, ora è solo una sagoma di sé stesso. E questo Di Donato ce lo fa vedere nei suoi frames con forza ma senza gridarlo. Lo fa sottovoce, senza giudizio, senza mezzi termini ma lasciando spazio a svariati sotto testi. (Anna Studiale)
MICHELE DI DONATO è nato nel '68 a San Severo (FG) in una famiglia dove si è sempre stati abituati a storicizzare i vari momenti di vita, le feste, le riunioni con delle immagini. Suo padre fotografava qualsiasi cosa con la sua Voigtlander VITO C e filmava in Super con una cinepresa Ricoh. A 9 anni ha ricevuto in regalo la mia prima macchina fotografica: una Diana F. e da allora non ha più smesso di fotografare e di cercare immagini nuove.
Ama la fotografia di reportage e quella concettuale, così come ama esprimersi in bianconero, più confacente a suo avviso al suo modo d'intendere l'immagine. Non disdegna l'uso del colore, sempre molto tenue, appena abbozzato, quando necessario.
Ha partecipato a numerosi concorsi fotografici, italiani e internazionali, ottenendo ottimi piazzamenti, gli ultimi dei quali sono:
FINALISTA, al SIENA INTERNATIONAL PHOTO AWARD 2015
FINALISTA al 5th TAIWAN INTERNATIONAL EXHIBITION OF PHOTOGRAPHY;
Honorable Mention per il portfolio “Sicilian People” al MOSCOW INTERNATIONAL FOTO AWARD 2015;
Vincitore al 16° CHINA INTERNATIONAL PHOTOGRAPHIC ART EXHIBITION nelle categorie “Documentary BW” e “ART” Colour
Vincitore al FIIPA International Awards 2016, categoria Storie, con il portfolio “Rapid Eye Movement”