Michele Farina – Terramorfosi
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Un progetto dell’artista Michele Farina a cura di Anastasia Pestinova, che esplora la tecnologia come un terreno fertile, capace di rigenerarsi e dare nuova vita a ciò che spesso consideriamo scarto.
Comunicato stampa
Dall’8 al 22 febbraio 2025, presso la Galleria Esposizioni di Palazzo Ghirlanda Silva (via Italia 27, Brugherio), si terrà la mostra “Terramorfosi”, un progetto dell’artista Michele Farina a cura di Anastasia Pestinova, che esplora la tecnologia come un terreno fertile, capace di rigenerarsi e dare nuova vita a ciò che spesso consideriamo scarto. L'evento includerà una performance di musica elettronica a cura di Lorenzo Lucchese programmata per il finissage di sabato 22 febbraio.
Esprime la propria soddisfazione il Vicesindaco e Assessore alle politiche culturali Mariele Benzi per la proposta artistica scelta dalla commissione giudicatrice: Siamo lieti di annunciare la prima mostra a Brugherio che fa uso e si rapporta con l’intelligenza artificiale. Durante questo periodo espositivo, le opere dell’artista Michele Farina “nasceranno” nello spazio della Galleria Esposizioni, offrendo al pubblico un’esperienza diretta dell’apporto dell’AI in ambito creativo. Al contempo suscitando i dovuti interrogativi su “cosa sia l’arte”, ma anche su “come si fa arte”. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a dare vita a questa bellissima iniziativa che si innesta cronologicamente con gli incontri dedicati alla AI della rassegna Leggere il Presente.
La curatrice Anastasia Pestinova evidenzia che la mostra è ispirata al concetto di “compost tecnologico” elaborato dalla filosofa e scienziata Donna Haraway, e indaga la trasformazione continua di dati, immagini e materiali attraverso una logica circolare. L’esposizione invita i visitatori a riflettere su come la tecnologia, lungi dall’essere uno strumento neutro, possa reinterpretare e decostruire la logica della natura.
Tra le opere principali, “Memorie tecnogeniche” mette insieme elementi naturali e artificiali per modellare un futuro in cui ciò che resta della vita biologica è solo un ricordo della macchina. “Stalagmiti” trasforma i movimenti dei visitatori in sculture 3D, realizzate con PLA compostabile, evocando una somiglianza con minerali naturali. Il cortometraggio “Creo”, articolato in cinque parti, esplora gli elementi naturali attraverso il morphing generativo, sottolineandone l’interconnessione.
Michele Farina (1995) è un artista e designer multidisciplinare il cui lavoro si distingue per un coinvolgimento profondo sia nei media tradizionali che in quelli digitali, combinando design generativo, modellazione parametrica ed espressione artistica. La sua pratica si caratterizza per l'interesse verso i pattern organici della natura e le potenzialità della tecnologia, temi che esplora spesso attraverso la stampa 3D, installazioni video e arte interattiva.
Per offrire un’esperienza completa al visitatore, sarà preparato un foglio sala con: testo critico, biografia sintetica dell’artista, descrizioni delle opere.