Michele Gabriele – The Vernal Age of Miry Mirrors
mostra personale di Michele Gabriele a cura di Treti Galaxie, art project fondato da Matteo Mottin e Ramona Ponzini.
Comunicato stampa
Il programma culturale di NAM si apre alla produzione di progetti espositivi di nuova concezione, con l’intento di sostenere il lavoro di curatori e artisti e di favorire l’apertura alla diversificazione dei linguaggi artistici, con un’attenzione sulle istanze urgenti del contemporaneo.
In questo contesto, NAM – Not A Museum presenta “The Vernal Age of Miry Mirrors”, personale di Michele Gabriele a cura di Treti Galaxie.
La mostra, ad ingresso libero, sarà visitabile dal 7 aprile al 7 maggio.
mercoledì-domenica, dalle 14:00 alle 20:00
presso Manifattura Tabacchi
(primo piano del B9, ingresso da via delle Cascine 35)
Opening giovedì 7 aprile, ore 18:00.
VISITE GUIDATE GRATUITE
I mediatori culturali saranno a disposizione per le visite guidate per le quali non è richiesta la prenotazione fino a 4 persone comprese.
Per le visite guidate per gruppi di o superiori a 5 persone è richiesta la prenotazione qui.
La mostra, curata da Treti Galaxie, art project nomadico fondato da Matteo Mottin e Ramona Ponzini, propone la recente serie di sculture dal titolo “‘I’m sitting here on the ground so I’ll remember it as a nice atmosphere’ or ‘The difficulties of a form to move away from the stereotypes it evokes’” in dialogo con una produzione di video inediti.
I filmati sono ispirati alle modalità attraverso le quali il nucleo del messaggio narrativo cinematografico viene espresso mediante ambientazioni e presentano paesaggi geometrici e porzioni di luoghi evocati oniricamente, a metà strada tra memoria filmica e sogno premonitore.
Le opere nascono dalla volontà di indagare il modo di osservare dell’essere umano, e sono frutto di una ricerca in parte ispirata dalla varietà di reazioni ai cambiamenti che hanno recentemente investito la società a livello globale. In “The Vernal Age of Miry Mirrors” l’artista impiega l’astrazione e la figurazione come strumenti per attivare, e allo stesso tempo confondere, i meccanismi mentali che sorgono nello spettatore che si trova di fronte a un evento inaspettato.
Secondo Michele Gabriele, infatti, in queste situazioni il cervello tende a decifrare la novità riportandola a qualcosa di già noto. In particolare di fronte a forme, oggetti o situazioni inedite e sconosciute, la mente adotta due strategie: nella prima identifica un dettaglio, anche minimo, riconducibile a qualcosa di familiare, che accoglie come centro di interesse, e da questo ne ricostruisce un’immagine totalmente soggettiva. Nella seconda, il cervello semplicemente ci impedisce di vedere la novità, bollandola come errore percettivo.