Michele Parisi / Bogdan Vladuta – Le voci della pittura sono le voci del silenzio

Informazioni Evento

Luogo
PAOLO MARIA DEANESI GALLERY
Vicolo dell'Adige 17-19 , Trento, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

mer-gio-ven 15.30-19.00; sab 10.30-12.30
altri giorni su appuntamento / other days on appointment

Vernissage
03/12/2022

ore 18

Artisti
Michele Parisi, Bogdan Vladuta
Curatori
Gabriele Salvaterra
Generi
arte contemporanea, doppia personale

Nello spazio della Paolo Maria Deanesi Gallery, Michele Parisi e Bogdan Vladuta mettono a confronto le loro “pitture archeologiche”, i loro “paesaggi di rovine”, così strettamente legati a un’idea di qualcosa che è trascorso e ha avuto fine.

Comunicato stampa

Di fronte alle immagini restituite come frammenti passati dalla storia, il potere della parola sembra infinitamente superiore nella sua capacità di ricostruire eventi e accadimenti che si sono ormai conclusi. Apparentemente così coinvolgente nell’inserirci immediatamente in una scena e in un evento, la rappresentazione figurativa non fa che reiterare enigmi e attimi di sospensione che difficilmente riusciamo a comprendere fino in fondo. Merleau-Ponty afferma infatti che un “testo di Eraclito ci illumina come nessuna statua in frammenti potrebbe mai fare, perché in esso la significazione è disposta diversamente, è concentrata diversamente, e perché nulla eguaglia la duttilità della parola”.
Nello spazio della Paolo Maria Deanesi Gallery, Michele Parisi e Bogdan Vladuta mettono a confronto le loro “pitture archeologiche”, i loro “paesaggi di rovine”, così strettamente legati a un’idea di qualcosa che è trascorso e ha avuto fine. In qualche modo, questo incontro tra due discorsi pittorici autonomi ma disponibili al dialogo reciproco sembra un tentativo per mettere alla prova nella pratica della visione l’assunto di Merleau-Ponty sopra riportato. L’immagine pittorica può davvero raccontarci qualcosa di pregnante sulla storia o le sue voci sono soltanto voci del silenzio in grado di ripetere come in un circolo la magia e la melanconia per qualcosa che abbiamo perso definitivamente?
La ricercata inattualità del discorso contemporaneo dei due artisti cela probabilmente la volontà di giocare con questo deficit dell’arte pittorica (e scultorea) per dare voce esattamente a questo mutismo, dare forma a una sospensione che immette direttamente nel mistero del tempo.
La bi-personale di Bogdan Vladuta e Michele Parisi le voci della pittura sono le voci del silenzio, curata da Gabriele Salvaterra, costituisce il primo appuntamento di Dialogues, un format della Paolo Maria Deanesi Gallery che intende mettere a confronto tra loro le diverse ricerche di artisti contemporanei.

Compared to the images recreated as past fragments from history, the power of words seems incredibly more powerful in the ability to reenact events and facts that are definitely finished. The figurative representation, apparently so captivating in putting ourselves in the middle of the scene, seems to be able only to replicate enigmas and mysteries that we can’t completely understand. Indeed, Merleau-Ponty says that “a text by Heraclitus shed light on our comprehension like no sculpture in fragments can ever do, because in the text the meaning is placed differently, it is concentrated in another way, and because nothing achieve the ductility of words”.
In the exhibition space of Paolo Maria Deanesi Gallery, Michele Parisi and Bogdan Vladuta mix their “archaeological painting”, their “landscapes of ruins”, so tied to something that passed by and came to an end. Somehow, this meeting between two discourses around painting – autonomous but available for a mutual dialogue – seems an attempt to check in the visual practice the affirmation by Merleau-Ponty, quoted before. The pictorial picture can really tell us something weighty about history or its voices are just voices of silence only able to repeat as in a circle the magic and the melancholy of something that we have lost forever?
The wanted outdatedness of the contemporary discourses of the two artists probably conceals the will to play with this weakness of pictorial (and sculptural) art to give voice to a muteness and give shape to a suspension that leads directly to the mystery of time.
The double-show of Bogdan Vladuta and Michele Parisi entitled the voices of painting are voices of silence, curated by Gabriele Salvaterra, is the first event of the series Dialogues, a new format by Paolo Maria Deanesi Gallery that aims for show together different researches of contemporary artists.