Michele Sovente – Cartuscelle
In linea con la sua vocazione, il nuovo spazio napoletano mette ancora l’accento sulla contaminazione disciplinare e lo fa con un evento che vede uno dei maggiori poeti contemporanei alle prese con la pittura.
Comunicato stampa
Dopo Sinonimi di Alberto Timossi, realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Architettura della “Federico II” di Napoli, in linea con la sua vocazione, Anywhere mette ancora l’accento sulla contaminazione disciplinare e lo fa con un evento che vede uno dei maggiori poeti contemporanei, scomparso purtroppo nel 2011, alle prese con la pittura. La mostra, assolutamente inedita, presenta un’accurata selezione di disegni e tecniche miste su carta tratte dal nutrito e variegato corpus documentale che il poeta, negli anni, aveva “immagazzinato” nella sua casa-studio. Sovente non pretendeva di essere un pittore, ma allo stesso tempo non dipingeva per hobby, le sue “cartuscelle”, era lui a chiamarle così, nascevano in quei momenti di solitudine e concentrazione di solito germinanti parole telluriche e pensieri lucidissimi. “Con tutte le sue sfumature, Michele Sovente attraversa appieno la nostra comprensione della verità. Svelando piccoli scorci di mondi impercettibili, corpuscoli che vorticano dentro il nostro subconscio, emozioni policrome e incostanti, infrasuoni evocati da una forte sensibilità all’infinito: troppe inestinguibili certezze abbandonate in quel maelstrom straordinario che è la mente umana”.
La mostra, curata da Marco Amore, è realizzata con la collaborazione delle associazioni “Michele Sovente” e ”Il diario del viaggiatore”.
Michele Sovente (Monte di Procida 1948 - Monte di Procida 2011) ha esordito col libro L'uomo al naturale edito da Vallecchi nel 1978 ed è stato a lungo docente all'Accademia di Belle Arti di Napoli. Ancora con Vallecchi, nel 1981, pubblica Contropar(ab)ola, mentre per Garzanti, nel 1990, realizza Per specula aenigmatis dal quale la Rai ha prodotto il radiodramma In corpore antiquo. Nel 1998 ha vinto il Premio Viareggio-Rèpaci col libro Cumae edito da Marsilio e negli anni successivi ha pubblicato Zolfo con Dante&Descartes (2004), poi Carbones (2002) e Bradisismo (2008) ancora con Garzanti. L’ultimo lavoro è la raccolta Superstiti, del 2010, di San Marco dei Giustiniani Editore. Nel 2001, nell’ambito del Premio Elsa Morante, Dacia Maraini gli ha assegnato un riconoscimento speciale per la sua attività poetica e nel 2010 ha ricevuto il Premio Napoli per la letteratura.