Michele Spanghero – Desmodrone
È la performance Desmodrone di Michele Spanghero a chiudere il secondo ciclo di mostre di Dolomiti Contemporanee, il laboratorio/residenza di arti visive sorto a luglio di quest’anno nell’area Sass Muss di Sospirolo, una zona a ridosso del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi in cui cemento e natura coesistono, scavalcando gli stereotipi della montagna che troppi hanno in testa.
Comunicato stampa
È la performance Desmodrone di Michele Spanghero a chiudere il secondo ciclo di mostre di Dolomiti Contemporanee, il laboratorio/residenza di arti visive sorto a luglio di quest'anno nell’area Sass Muss di Sospirolo, una zona a ridosso del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi in cui cemento e natura coesistono, scavalcando gli stereotipi della montagna che troppi hasnno in testa.
Il poderoso edificio industriale Schiara, sede della mostra Contractions, ospita ora una performance dell’artista goriziano, in cui il contrabbasso smette di essere lo strumento in cui nasce il suono per svolgere essenzialmente il ruolo di cassa armonica. In Desmodrone Spanghero porta al grado zero il gesto tecnico (l’esecuzione sullo strumento ad arco) e mostra allo spettatore come sia possibile utilizzare il legno e le corde, senza mai toccarle direttamente, agendo esclusivamente attraverso il mezzo in cui il suono si propaga: l’aria.
La performance nasce dalla diffusione nell’edificio di cemento di un suono sintetico, di alcune onde sinusoidali amplificate che eccitano l’aria e fanno suonare per simpatia lo strumento. Le vibrazioni del contrabbasso lasciato risuonare diventano quindi una sorta di segnale acustico che tende naturalmente a sovrapporsi con il suono iniziale, in una sorta di duetto, che porta all’effetto larsen. All’artista spetta il compito, esattamente come ad un direttore d’orchestra, di controllare le parti, di concertarle, di comprimerle e modularle in tempo reale servendosi del computer. La tessitura sonora così si dilata e si stratifica, rendendo udibile distintamente variazioni microtonali e battimenti armonici che l’acustica del luogo – caratterizzata da un eco marcato – ingigantiscono fino al parossismo.
Michele Spanghero (Gorizia, 1979) è artista sonoro e visivo. Ha esposto e si è esibito in gallerie e numerosi festival internazionali in Italia, Slovenia, Francia, Svizzera, Austria, Germania, Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia e Stati Uniti. Ha pubblicato dischi per le etichette Dedalus Records, headphonica, s3p, Clinical Archives, Palomar Records, Gruenrekorder e MiraLoop.