Micropassi
La mostra espone opere di piccolo formato, create dagli artisti, durante il percorso creativo, esprimendo il senso di un’ indagine sull’ umano, attraverso le capacità comunicative che possiede l’ estetica contemporanea.
Comunicato stampa
Carlo Cislaghi e Chiara Scarfo’ in Walkabout a Micropassi
>Il Walkabout è un lungo viaggio rituale che gli Aborigeni intraprendono a piedi, di tanto in tanto, nelle zone semidesertiche dell’Australia. Il termine veniva usato dai proprietari terrieri bianchi per indicare quegli schiavi o lavoratori che sparivano dalle loro proprietà, spesso per intere settimane. L’aborigeno era allora “andato in Walkabout”, e non c’era da preoccuparsi, perché a un certo punto sarebbe tornato. Ai proprietari terrieri bianchi non interessavano i motivi di queste partenze improvvise, i bisogni o i significati che si celavano dietro questa necessità di andare.
>Letteralmente, Walkabout, vuol dire “Cammina in giro”. Si cammina in giro nel bush australiano, si cammina in giro per le vie della città così come si cammina in giro per i sentieri della propria esistenza. Prima o poi si sente l’impulso di tralasciare gli strumenti del lavoro o i familiari, e partirsene. Nessuno sa dire perché. E, forse, lo scopriamo soltanto in cammino.
>
>
>Micropassi, aperta al pubblico, fino al5 10 2011, espone opere di piccolo formato, create dagli artisti, durante il percorso creativo, esprimendo il senso di un' indagine sull' umano, attraverso le capacità comunicative che possiede l' estetica contemporanea.
>Le ricerche condotte dagli artisti, mediante un linguaggio che coniuga l' immediatezza delle performances, alla profondità della sintesi dei materiali, utilizzati con valenze concettuali, provocano una riflessione sul tema dell' identità, tra coordinate culturale comuni e le tracce di un personale cammino esistenziale.
>
>giuseppe giovanni blando
>