Migrazioni (In)Volontarie
Nella nuova sede milanese IL PRISMA LIVE in via Adige 11, Il Prisma, società internazionale di architettura e design con Dna italiano, dà il via al palinsesto di talk “Migrazioni (In)Volontarie”.
Comunicato stampa
“Migrazioni (In)Volontarie” è il tema della ricerca 2024 de Il Prisma, società internazionale di architettura e design con Dna italiano che ha appena inaugurato “Il Prisma Live” in via Adige 11, a Milano, uno spazio che nasce per dare forma alla visione della società: “Design Human Life. “Non è solo un luogo di lavoro, ma spazio di condivisione e diffusione di cultura – sottolinea Stefano Carone, founder e managing partner de Il Prisma. – Qui raccogliamo gli spunti che osserviamo nel mondo e li elaboriamo per generare visioni e ispirazioni che arricchiscano la nostra riflessione progettuale. Il modo in cui le persone vivono e i luoghi in cui abitano sono sempre stati il fulcro della nostra attenzione. Crediamo che ogni cambiamento, per accadere, abbia bisogno di uno spazio adeguato ricco di vita, interazione e coinvolgimento”.
Il primo talk, in programma giovedì 22 febbraio alle ore 19.00, sarà moderato da Walter Mariotti (Direttore editoriale di Domus). Presenze fisse saranno il critico e curatore d’arte Luca Cantore D’Amore e l’artista Marco Nereo Rotelli, che – per Il Prisma Live – hanno elaborato un percorso espositivo attraverso l’installazione graduale, in crescendo, di opere di Rotelli che, a partire da ora e fino a fine anno, accompagneranno ed evocheranno le “Migrazioni (In)Volontarie”. L'obiettivo è quello di consentire all'arte di contaminare il processo di ricerca de Il Prisma e viceversa, al fine di creare e condividere nuova conoscenza.
“Migrazioni (In)Volontarie” è lo studio di come le diverse tipologie di spostamenti stiano modellando la contemporaneità e il prossimo futuro. Punto di partenza di questa indagine è comprendere il fenomeno della migrazione attraverso tutto lo spettro di motivazioni e condizioni che lo innescano e caratterizzano, indagandolo dal punto di vista dell’esperienza umana e delle trasformazioni urbane e di spazi costruiti, per arrivare a comprendere con più chiarezza gli humans per cui si progetta e si progetterà, e le opportunità di migliorare gli ambienti in cui vivranno, passeranno e si fermeranno.
Il percorso della ricerca sarà approfondito con il supporto di figure di spicco della cultura e del future thinking e indagato in diverse modalità: ricerca desk, ricerca sul campo, tavole rotonde, laboratori, arte contemporanea. Proprio l’arte avrà il compito di contaminare l’intero processo di ricerca e innovazione, guidando i progettisti de Il Prisma verso visioni e cortocircuiti inaspettati.
TALK 1: “Preserving Identities | Il senso dell’identità”
Molti sono i motivi che spingono ognuno di noi a migrare: lavoro, necessità, una vita migliore, un amore, una nuova avventura.
- Qual è il senso dell’identità per chi decide di partire, di restare e/o di accogliere chi arriva?
- Quali aspetti dell’identità individuale si preservano in questo viaggio? Perché? Che valore hanno?
Da queste domande si partirà per esplorare insieme il significato e l’impatto delle “Migrazioni (In)Volontarie” sull’individuo, le comunità e i luoghi protagonisti di questi spostamenti. L’intero percorso annuale sarà narrato in un reportage e sintetizzato in un progetto finale, espressione dello sguardo de Il Prisma sulla tematica delle Migrazioni (In)Volontarie e delle riflessioni sulle città per tutti i “migranti” che le abitano e le attraversano.
Giovedì 22 febbraio ore 19.00. Ingresso su invito
Ospiti e Speaker:
Walter Mariotti, Direttore editoriale di Domus: Moderatore
Luca Cantore D’Amore: Critico e curatore d’arte
Marco Nereo Rotelli: Artista
Intervengono:
Cosimo Accoto, Filosofo della trasformazione digitale, culture innovation advisor, è Research Affiliate al MIT e docente nel corso di laurea in Digital Education presso l’Università di Modena e Reggio Emilia (Unimore).
Valentina Sumini, Ingegnere e architetto, è Space Architect del MIT Media Lab. La sua attività di ricerca si è focalizzata sullo sviluppo di design e strutture volte a consentire la vita in condizioni estreme sia sulla Terra che in orbita, sulla Luna e Marte.
Emilio Previtali, Alpinista e scialpinista, ha partecipato a diverse spedizioni sugli 8.000 in Himalaya e in Karakorum e a triathlon di lunga distanza (è stato 31 volte finalista dell’Ironman in diverse parti del mondo).
Prossime date:
27 marzo “Crossing the Openings | Attraversare la soglia”
9 maggio “Harvesting Divergencies | Arricchirsi dalle divergenze”
MIGRAZIONI (IN)VOLONTARIE
a cura di Luca Cantore D’Amore
Il Prisma e Marco Nereo Rotelli intrecciano il loro percorso progettuale tra architettura e arte grazie a evidenze valoriali e identitarie che li accomunano nel loro cammino estetico e culturale: indagando traiettorie intellettuali per entrambi molto aderenti alla tematica scelta “Migrazioni (In)Volontarie”.
Nel corso dell’intero arco temporale in cui negli spazi de Il Prisma Live si esprimerà la ricerca e lo studio del tema grazie all’approccio umanistico al progetto dello Studio e all’espressività artistica di Marco Nereo Rotelli con la curatela di Luca Cantore D’Amore, durante ognuno degli appuntamenti condotti da Walter Mariotti e i suoi ospiti coinvolti nei talk, saranno rivelati, di volta in volta, diversi allestimenti artistici che accompagneranno il pubblico e gli ospiti dentro riflessioni e ragionamenti sul tema.
Nel primo dei talk sarà rivelata la prima opera: “Enigma umano”, una scultura dalle evocative forme antropomorfe, appoggiata su una porta (altro simbolo ricorrente dei lavori di Marco Nereo Rotelli) e impacchettata con tessuti e corde dalla cifra stilistica inequivocabile dell’artista conferendo un potente punto di vista alla prima delle tre declinazioni delle migrazioni (in)volontarie: il senso dell’identità. Nel migrante di Marco Nereo Rotelli, in quel viaggiatore, c’è la biografia di ognuno di noi dinanzi all’inevitabilità di alcune scelte, fino all’erosione delle differenze.
Nel secondo dei talk sarà rivelata la seconda opera: le “Porte dell’Oltre”, una serie di imponenti porte che Marco Nereo Rotelli ha realizzato per evidenziare il tema dell’altrove, del passaggio, ovvero, della capacità dell’uomo di varcare i confini – del mondo e di se stesso – per oltrepassare i limiti e tentare di ambire alla salvezza. In un cammino della vita sorprendente per cui, come diceva Eugenio Montale, “l’imprevisto è la sola speranza”. In questa occasione, la seconda declinazione dei talk sarà “attraversare le soglie”.
Nel terzo talk, invece, Marco Nereo Rotelli presenterà una vera e propria “vanitas contemporanea”. La serie di sculture in marmo, infatti, tra parola e forma, rappresenta la caducità dell’essere umano che, nel tempo che scorre e negli spostamenti che avvengono, non può trascurare il dato più incontrovertibile dell’appartenere alla propria specie: l’andare incontro a un destino per tutti identico, pur nelle divergenze identitarie inevitabili. L’arricchimento dell’uomo durante lo svolgersi dell’esistenza, non può non tener conto delle differenze e dell’arricchimento, appunto, che da esse se ne può trarre, senza violenze e discriminazioni. Dal verso di Alda Merini “la cattiveria è di coloro i quali non hanno capito che non siamo immortali”.
Sullo sfondo di tutti gli allestimenti che saranno presenti, infine, un fitto bosco di parole e poesie, realizzati da Marco Nereo Rotelli su tronchi d’albero, con il suo “blu sogno” e la sua danza del verbo, accompagnerà l’apparire di ognuna delle sculture e delle opere esposte. Un allestimento perenne, che omaggia e richiama quello della “Natura” e che racchiude il significato dell’intera attività delle iniziative: come in un perenne sussurro del pensiero per cui “anche gli alberi muoiono, ma i sogni restano”.