Miho Kajioka – And where did the peacocks go?
Nuova stagione artistica con un progetto di grande sensibilità, in cui bellezza e rovina convivono indissolubilmente, come in tutta la produzione artistica di Miho Kajioka.
Comunicato stampa
Nasce a Okayama, Giappone; a 18 anni si sposta in California, dove stuida al San Francisco Art Institute,
cominciando a lavorare prevalentemente come pittrice, piano piano si riavvicinerà alla fotografia. Dopo la
laurea in Belle Arti alla Concordia University, Montreal, Canada ritorna in Giappone e diventa una
giornalista.
"Sono stati il terremoto del 2011 e lo Tsunami a ricondurmi alla fotografia. Due mesi dopo il disastro,
mentre stavo girando un reportage nella città costiera di Kamaishi, dove 800 persone erano morte, Trovai delle rose sbocciate dietro le rovine di un palazzo.
Quella coesistenza di bellezza e rovina mi fece pensare ad una poesia:
In the spring, cherry blossoms,
In the summer the cuckoo,
In autumn the moon, and in Winter the snow, clear, cold.
Scritta dal monaco zen Dogen, la poesia descrive la delicata bellezza dello scorrere delle stagioni. Le rose
che vidi a Kamaishi erano sbocciate semplicemente perché era primavera. Il meraviglioso e semplice
esistere di quelle rose in mezzo alle rovine, mi toccò profondamente riportandomi alla fotografia.
La galleria T14 è felice di inaugurare la sua nuova stagione artistica con un progetto di grande sensibilità, in cui bellezza e rovina convivono indissolubilmente, come in tutta la produzione artistica di Miho Kajioka.
Una serie di immagini che ci raccontano di come sia cambiato il Giappone a seguito del terribile disastro di
Fukushima, suggerendoci allo stesso tempo un delicato messaggio di rinascita.