Milan City Art
Lo Spazio E con questa mostra vuole riportare l’attenzione su quello che sarebbe dovuto essere uno dei cardini di questo semestre espostivo: la celebrazione di una delle città più affascinanti e rappresentative d’Italia.
Comunicato stampa
Milan City Art
photo lines, artistic views
a cura di Alessandro Baito
Fiorenzo Bordin, Ivano Boselli, Massimo Bruna, Valentina Carrera,
Pina Chiarandà, Raffaele De Francesco, Susanna Serri
inaugurazione 2 maggio ore 17, dal 2 al 15 febbraio 2015
Orari: dal martedì al sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00, domenica dalle ore 11.00 alle ore 19.00. Ingresso libero
in allegato alcune immagini delle opere in mostra
MILAN CITY ART
In questi giorni non si fa altro che parlare di Milano e di una Esposizione Internazionale che dovrebbe essere promessa di una nuova prosperità, una promessa già in parte disillusa per gli scandali di cui si sono riempiti i telegiornali e le condizioni lavorative cui si sono dovuti piegare quelli che speravano in un semestre d'oro per le casse famigliari.
Lo Spazio E con questa mostra vuole riportare l'attenzione su quello che sarebbe dovuto essere uno dei cardini di questo semestre espostivo: la celebrazione di una delle città più affascinanti e rappresentative d'Italia.
Milano città storica, con i suoi famosi profili, dal Duomo alla Torre Velasca; Milano città del futuro, dal Portello e Piazzale Amendola con la nuovissima Torre Isozaki alla zona di Porta Garibaldi e Porta Nuova; Milano della moda patinata ma anche della capacità di rigenerarsi sempre grazie al genio trasformatore della sua popolazione cosmopolita.
Fotografie che parlano di una città in trasformazione ma ferma nei suoi ideali tradizionali di rigore e serietà, come nel caso di Fiorenzo Bordin e Susanna Serri. Suggestioni fotografiche che rimandano ad un'apertura sensitiva come nel caso di Pina Chiarandà, apertura che va oltre il limite del visibile con Valentina Carrera. Ivano Boselli esalta l'armonia curva delle architetture mentre Massimo Bruna le rende piatte con i suoi giocosi collage dove appaiano alcuni tra i simboli storici o commerciali di Milano. Oltre ogni diretto riferimento spaziale le tavole di Raffaele De Francesco, che descrivono una linea dell'orizzonte universale, dove si perde lo sguardo di ogni uomo in qualunque parte del mondo; eppure nei prossimi sei mesi, malgrado ogni critica, lo sguardo del mondo sarà sulla linea dell'orizzonte milanese.
Alessandro Baito
In collaborazione con
Zamenhof Art – Milano
Cooperativa Letteraria – Torino